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mercoledì 18 febbraio 2015

Fermato il presunto omicida di Mastrogiovanni. Appello di ANDDOS sulla "pericolosità delle conoscenze in chat"

Riceviamo e pubblichiamo: 

"CRONACA NERA. Appello di ANDDOS sulla pericolosità delle conoscenze in chat dopo il caso di omicidio a Latiano (Brindisi) con l'arresto ieri del presunto omicida.

Dopo l'omicidio in provincia di Brindisi ai danni di una persona Lgbt
Appello di ANDDOS sulla pericolosità delle conoscenze in chat


IN FOTO: I vertici dell'associazione ANDDOS. 

Il triste omicidio perpetrato contro Cosimo Mastrogioanni, avvenuto nel novembre scorso a Latiano (Brindisi), con l'arresto ieri del presunto autore dell'efferato delitto, conosciuto dalla vittima su internet secondo le indagini degli inquirenti, ripropone il problema della pericolosità proprio delle conoscenze in chat e della sicurezza dei posti dove condividere esperienze sessuali. La conoscenza tra la vittima e il presunto omicida risaliva a pochi giorni prima ed era avvenuta tramite siti di incontri per soli uomini. Un omicidio compiuto con estrema crudezza: le accuse nei confronti del 31enne marocchino arrestato sono, infatti, di omicidio aggravato, distruzione, soppressione e sottrazione di cadavere, vilipendio dello stesso, incendio e rapina.
L'Associazione Nazionale ANDDOS rivolge un appello a tutta la comunità lgbt per evitare situazioni pericolose che possano mettere a repentaglio la propria persona: tra gli obiettivi del proprio movimento, infatti, c'è quello di stimolare e supportare la creazione e lo sviluppo di ambienti e posti sicuri, capaci di aggregare persone, altrimenti spesso emarginate ed isolate socialmente, nei quali condividere esperienze, trovare accoglienza e protezione, manifestare appieno e senza alcun timore la propria dimensione sessuale ed affettiva e, attraverso il confronto e la socializzazione, trovare il coraggio di fare coming out e partecipare alla vita della comunità Lgbt.
Proprio per evitare il rischio di poter subire aggressioni o, comunque, per evitare di mettersi in situazioni di pericolo ai danni della propria persona, l'Associazione Nazionale ANDDOS raccomanda a tutta la comunità Lgbt di frequentare ambienti assolutamente sicuri come i propri circoli privati (sono ben 62 distribuiti in tutta Italia, ai quali sono iscritti oltre 116.000 soci) evitando così di portarsi a casa persone ambigue o comunque conosciute in chat.
“Voglio sottolineare che nei nostri circoli ricreativi e nei nostri club – spiega il Presidente Nazionale Mario Marco Canale – la sicurezza di chi li frequenta è garantita dall'iscrizione al momento dell'entrata, pertanto l'ingresso è riservato solamente agli associati. Rivolgiamo quindi un accorato appello a tutta la comunità Lgbt: non mettetevi in situazioni di pericolo incontrando sconosciuti in posti sperduti ed isolati, non ospitate persone sconosciute quando siete soli in casa”.
f.to Marco Tosarello".

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