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martedì 17 gennaio 2017

Al via la "Stagione Teatrale 2017", con il TPP

Riceviamo e pubblichiamo:

"Prenderà il via il 28 gennaio  la nuova stagione teatrale, musicale e di spettacolo che annualmente l'Amministrazione Comunale organizza  con il Teatro Pubblico Pugliese. Il cartellone 2017 offrirà  quattro spettacoli che cercheranno  di  soddisfare i diversi gusti del pubblico: teatro, musica e performance. Il programma verrà presentato al pubblico nella CONFERENZA STAMPA  che si terrà giovedì 19 gennaio, alle ore 18,00, nella Stanza del Sindaco presso la sede  Municipale.

Il primo spettacolo è previsto per il 28 gennaio con
STORIE DI ZHORAN - storie di zingari e violini
di Giuseppe Ciciriello; musiche a cura di Piero Santoro
con Giuseppe Ciciriello, Piero Santoro
ARMAMAXA
Alcuni dicono che gli Zingari sono i discendenti della stirpe di Caino padre dei suonatori di flauto e  tamburo, maledetti e costretti a viaggiare per il mondo, per l’eternità. Altri invece dicono che gli Zingari hanno fabbricato i chiodi della croce di Cristo per questo la loro genia è  maledetta e costretta a viaggiare per l’eternità. Molti pensano che gli Zingari sono costretti a viaggiare perche maledetti, ma maledetto da chi? Maledetti da dio o dagli Uomini, altri figli di Adamo? Chi maledice?  Chi odia? E perché ?
L’Esodo
Le tesi più accreditate fanno risalire l’inizio del lungo esodo degli Zingari al Medio Evo, quando l’intera popolazione di una zona dell’india nord occidentale cominciò la sua migrazione, per ragioni non accertate.
Da allora chiamati in diversi modi gli Zingari hanno continuato a viaggiare in un lungo e in largo per il mondo, per lo più scacciati, in un lungo e infinito esodo fatto di ricerca di possibilità, ma soprattutto di discriminazione, emarginazione e persecuzione, fino alla più atroce ed insensata barbarie della storia recente dell’uomo, quella dello sterminio nei campi di deportazione Nazisti.
La Memoria
La Memoria è il filo che ci lega a ciò che è stato, alla storia, al passato, ci permette di ricordare e non dimenticare.
Intorno alla metà del secolo scorso, durante l’olocausto nazista degli Ebrei, con il macabro pretesto della “pulizia Etnica”, migliaia di Zingari vennero uccisi nei campi di sterminio.
Nel culto del mito del Super uomo, della razza superiore, atroci barbarie vennero commesse sotto lo sguardo attonito del mondo.
Ma cos’è un uomo?  La Razza? Il pregiudizio?
Uno Zingaro, Zhoran (Giuseppe Ciciriello) con il suo violino  e il suo amico Borhat (Piero Santoro) alla fisarmonica, cercano di rispondere a queste domanda, raccontando storie, storie di Zingari e violini.

Seguirà, l'11 febbraio,  un omaggio a William Shakespeare con uno spettacolo che è al tempo stesso una lezione e una scherzosa conversazione ideata e condotta dall’ attore e presentatore Antonio Stornaiolo con la partecipazione di Vito Signorile.
PiùShakespearePerTutti
di Antonio Stornaiolo con Vito Signorile e Antonio Stornaiolo
Uno spettacolo leggero, ma mai superficiale che, con ironia ed uso di linguaggi giovanili e multimediali, racconta la figura del maggior drammaturgo occidentale. La caratteristica principale dell’azione teatrale si basa sul coinvolgimento degli studenti/spettatori che sin dall’ inizio e continuamente vengono incitati ad esprimere giudizi, prendere parte alla storia, rispondere a test sul tema, inviare twitt ed sms in diretta su quanto sta accadendo “qui ed ora” nel luogo deputato alla rappresentazione. Dunque un gioco teatrale, come nella miglior tradizione dell’improvvisazione scenica, che prende origine proprio dal teatro elisabettiano.
Chi era Shakespeare? Qual è il segreto della sua fortuna? Perché ancora oggi, ai tempi di Facebook e degli smartphone, le sue opere sono ancora così attuali? Qual è la differenza tra Tragedia e Commedia? Perché l’Amore e l’Odio sono così necessari alla narrazione? Queste alcune delle domande a cui si tenterà di dare risposta. Proponendo, nel contempo, giuste riflessioni sulla sua poetica, sulla coltivazione dei talenti e dei saperi, sulla necessità della parola per comunicare emozioni forti ed intense.
Infine, attraverso la narrazione di abitudini dell’epoca, come ad esempio l’usanza che alle donne non fosse permesso recitare e che i ruoli femminili fossero interpretati da uomini o che gli attori non meritassero la sepoltura all’ interno dei cimiteri, si tenterà anche di affrontare temi più importanti legati alla diversità, all’ accoglienza ed alla capacità di condividere luoghi e territori.

Il 4 marzo  sarà la volta di Pirandello:
2 MA NON 2 O DI UNO O DI NESSUNO
dalla novella di Pirandello
Compagnia del Sole -  con Antonella Carone, Simone Càstano, Antonio Marzolla, Dino Parrotta - regia Marinella Anaclerio
Pirandello in persona, nel suo studio, tra il serio ed il faceto c’invita a giudicare il suo modo di trattare i personaggi che ogni domenica si presentano ad udienza da lui, prendendo ad esempio il caso del giorno. Due Uomini ed una donna, fin qui niente di originale. Ma che succede se i due uomini sono amici e concordi? E se la donna rimane incinta e candidamente ammette di non sapere di chi, che ruolo assumeranno i due uomini? Due padri? Due zii? Cos’è la paternità? Cos’è l’amicizia? E qual è la Natura della maternità? Un Pirandello brillante e dichiaratamente femminista,una piéce piena di colpi di scena che mette lo spettatore in continuo stato interrogativo, passando dalla commedia filosofica alla farsa dopo aver sfiorato la tragedia. Se oggi la prova del DNA risparmierebbe ai nostri personaggi un calvario di parecchi anni, resta il mistero profondo e vasto delle innumerevoli varianti possibili dei legami umani, di cui nella nostra società ne è contemplata una sola ufficiale e protetta: il matrimonio tra un uomo ed una donna.

Per concludere, l'8 aprile,  con uno spettacolo musicale  dei Radicanto che dedicheranno la loro serata a Domenico Modugno, figura centrale del panorama della musica d'autore.
TRAPUNTO DI STELLE – OMAGGIO A DOMENICO MODUGNO
con Raiz e Radicanto
Il passare del tempo non ha scalfito la prorompente modernità del celebre cantante pugliese, anzi, soprattutto nell’ultimo decennio Modugno è stato recuperato dalla nuova onda sonora legata al folk rock che ne ha rivendicato la discendenza.
Domenico Modugno ha avuto una carriera ricca di sfaccettature: come autore è stato il primo a fondere la musica popolare con la canzone d’autore, quindi ha abbracciato e rinnovato il panorama della musica leggera, è stato attore di teatro e di cinema, un personaggio davvero unico in Italia. Questo spettacolo contestualizza l’arte di Domenico Modugno restituendola alla sua terra di provenienza.  Un concerto che rivisita la vita e le canzoni del grande cantautore in forma di oratorio teatrale e musicale.  Suoni, storie, narrazioni che si sono riferite e ispirate alla tradizione millenaria del meridione d’Italia: una terra fatta di contatti. Terra di emigrazione e di ospitalità al tempo stesso. Terra di lavoro, di memoria, di sguardi che attraversano i filari di alberi per finire nel mare.

Tutti gli spettacoli si terranno al Teatro Comunale OLMI, con entrata alle ore 20,30 - Sipario  ore 21,00".

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LA VOCE DI LATIANO: il blog dei latianesi