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lunedì 26 ottobre 2015

Summa (Amici per Latiano) interviene sull'emergenza rifiuti

Riceviamo e pubblichiamo: 

"EMERGENZA RIFIUTI: OCCORRE CHIUDERE IL CICLO DEI RIFIUTI”

È proprio vero, ”Il vertice ha prodotto il topolino”.
Mi riferisco all’inutile incontro istituzionale svoltosi lo scorso 6 Ottobre presso la Prefettura di Brindisi a cui hanno preso parte tutti i 20 sindaci del brindisino facenti parte dell’OGA (Organismo di Gestione d’Ambito) assieme al presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno, con all’ordine del giorno l’ormai non più trascurabile problema dell’Emergenza Rifiuti. Un vertice che ha visto l’assenza dell’interlocutore principale, ossia la Regione Puglia, e che si è concluso con una banale ed insignificante ordinanza firmata dal Presidente della Provincia con il quale si impone al gestore privato (Formica Ambiente) della discarica di contrada Formica di ricevere i rifiuti biostabilizzati (3000 tonnellate) provenienti dall’impianto di CDR gestito dalla Nubile Srl, in netto contrasto con il parere negativo dell’Arpa. Una soluzione tampone, appunto “il topolino”.
Dopo pochi giorni, Il presidente della Regione Puglia ha disposto il commissariamento dell’OGA nominando commissario se stesso e indicando due sub-commissari nella persona dell’ing. Antonello Antonicelli e dell’avv. Floriana Gallucci.
Nella primo vertice fiume post-commissariamento, tenutosi in Prefettura il 12 ottobre, i neo sub-commissari assieme ai rappresentanti di ARO BR/1 e BR/2, il presidente della Provincia, il direttore regionale, Giorgio Assennato, e quello provinciale, Anna Maria D’Agnano, dell’Arpa, i funzionari del servizio Ciclo rifiuti della Regione e il proprietario della Nubile Srl, Gianluca Screti, hanno analizzato nel dettaglio l’intero ciclo dei rifiuti evidenziandone le problematiche.
Alla fine del vertice è scaturito che la priorità assoluta fosse quella di alleggerire il carico di spazzatura (circa 250 tonnellate) trattata quotidianamente nell’impianto di CDR gestito dalla Nubile Srl, individuando una discarica di soccorso. Il primo atto firmato dal sub-commissario ing. Antonicelli è stato quello di dare via libera al conferimento alla discarica di Massafra dei rifiuti dei nove comuni dell’ARO Brindisi 1 (San Pancrazio Salentino, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Erchie, Latiano, Oria, San Michele Salentino, Torre e Villa Castelli) più quelli di Fasano e Cisternino. In tal modo, infatti, è stato alleggerito il carico presente all’interno dell’impianto di CDR. Ma anche questa è una soluzione tampone, poiché l’ordinanza è limitata a 180 giorni.
Ad oggi, scaduti i termini di efficacia dell’ordinanza emergenziale di trasferimento dei rifiuti presso la discarica privata di proprietà della Formica Ambiente, lo spazio disponibile per i rifiuti, offerto dalle biocelle presso l’impianto della Nubile Srl, è nuovamente in via di esaurimento prospettandosi una nuova e più seria emergenza Rifiuti per la città di Brindisi e per i restanti comuni del brindisino.
Questa situazione di stallo era prevedibile da tempo. Ho iniziato a mettere in evidenza il problema già due anni fa. La faccenda Nubile è sola la punta di un iceberg, il cui apice si è raggiunto nel momento in cui i sindaci di ARO BR/1 sono stati costretti, nell’indisponibilità dei vari impianti di compostaggio, a conferire la frazione umida in discarica con il codice CER “errato” in modo da mantenere alte le percentuali di differenziata.
Dal vertice fiume nulla è stato detto sulla necessità e l’importanza di realizzare degli impianti di compostaggio della frazione organica, almeno due, affinché si possa chiudere il ciclo dei rifiuti. Impianti che dovranno essere, come ho più volte ribadito, a gestione controllata da parte delle ARO e, quindi, da parte di tutti i comuni che ne fanno parte.
Il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, adottato con Delibera di Giunta Regionale n. 959 del 13 maggio 2013, prevede la localizzazione di un impianto di compostaggio a servizio dell’intera Provincia di Brindisi. In data 8 aprile 2014 l’Assemblea dell’OGA ha confermato quanto stabilito dall’ex-ATO, ossia la realizzazione dello stesso nella città di Francavilla Fontana. E su questa linea, l’allora Commissario Straordinario della città di Francavilla Fontana dott.ssa Mariarita Iaculli, con deliberazione n. 22 del 10 aprile 2014, avvio l’iter procedurale per la realizzazione dell’impianto di compostaggio, secondo quanto concordato.
Va ricordato, per dovere di cronaca, che proprio l’attuale Presidente della Provincia di Brindisi, nonché Sindaco della Città di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, durante la sua campagna elettorale, fu tra i promotori della revoca della su menzionata deliberazione commissariale, revoca avvenuta pochi giorni dopo, ossia con Deliberazione del Commissario Straordinario n. 24 del 30 aprile 2014.
Si tratta sempre della stessa persona che ha chiesto a gran voce il commissariamento dell’OGA dopo aver assistito, secondo quanto da lui stesso dichiarato, “a uno scarico di responsabilità che di fatto ha portato al corto circuito nella gestione dei rifiuti in venti comuni“.
Oltre alle soluzioni tampone, il Commissario Straordinario nonché Presidente della Regione Puglia dott. Michele Emiliano deve individuare con urgenza le risorse e i siti dove realizzare gli impianti di compostaggio che metteranno la parola fine ad una problematica che sta per assumere dimensione catastrofiche, le cui conseguenze saranno per l’ennesima volta a carico dei cittadini.
Tra soli due anni si procederà con un nuovo bando di gara per l’assegnazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, un bando di gara unico per tutti i comuni dell’ARO BR/1 che, per gli importi in essere sarà a carattere europeo. Una procedura molto impegnativa per la quale bisogna già attivarsi da subito con uno staff di persone competenti dove il comune di Latiano può dire la sua, uno dei pochi ad essere dotato di un Ufficio Ambiente. Se non riusciamo a risolvere in maniera celere questa emergenza arriveremo all’appuntamento decisivo per le economie dei nostri enti in una condizione di debolezza dove per l’ennesima volta a guadagnarci sarà solo l’appaltatore.
È arrivato il momento di archiviare questo infruttuoso modo di amministrare e fare politica, fatto di rappresentanti istituzionali che aspettano il naturale evolversi degli eventi per poi denunciarne l’accaduto quando ormai nulla è più consentito.
f.to Francesco Summa
Amici per Latiano".

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