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lunedì 30 settembre 2013

L'Ant invita alla mostra fotografica di Angelo Merendino

Riceviamo e pubblichiamo: 

"La Delegazione ANT di Latiano (Br), con il Patrocinio della  Città di Latiano,  inaugurerà VENERDI 4 OTTOBRE 2013 ore 19,30,  nei locali di via Roma, 4,  la Mostra Fotografica che ha  commosso il  mondo del fotografo italoamericano ANGELO MERENDINO sul tema:  “The battle we didn’t choose La lotta di mia moglie contro il cancro al seno”. Interverrano: Dott. Antonio De Giorgi - Sindaco della Città di Latiano, Avv. Cosimo Maiorano -  Delegato ANT di Latiano, Dott. Marcello Nacci - Medico ANT, Dott. Gabriele Fanelli – Fotografo. La mostra resterà aperta nei giorni del 4-5 e 6 OTTOBRE 2013. I cittadini sono invitati a partecipare. Ingresso libero.

LA NOSTRA STORIA
La prima volta che ho visto Jennifer sapevo che sarebbe stata la donna giusta. Proprio come nei racconti di mio padre quando, nell’inverno del 1951,  incontrò la mia mamma per la prima volta. Un mese dopo Jen ha ottenuto un lavoro a Manhattan ed ogni volta che andavo a trovarla il mio cuore urlava al mio cervello ma non riuscivo a trovare il coraggio di dire che non potevo vivere senza di lei. Il mio cuore finalmente vinse e, come uno scolaretto, dissi a Jen:  “Ho una cotta per te”. Per il sollievo del mio cuore martellante, gli occhi di Jen si illuminarono e lei mi disse:  “anch’io”. Sei mesi dopo impacchettai le mie cose e volai a New York con un anello di fidanzamento in tasca. Quella notte mi misi in ginocchio a chiesi Jen di sposarmi. Meno di un anno dopo ci siamo sposati a Central Park, circondati dalla nostra famiglia e amici.
Cinque mesi dopo a Jen  fu diagnosticato un tumore al seno. Mi ricordo il momento esatto …. la voce di Jen e la sensazione di intorpidimento che mi avvolgeva. Quella sensazione non mi ha mai lasciato. Jen mi afferrò per il braccio e con gli occhi pieni di lacrime mi disse: “bisogna guardare nei miei occhi, questo è l’unico modo per gestire il dolore”. Ci amavamo con ogni parte della nostra anima. Jen mi ha insegnato ad amare, ad ascoltare,  a dare,   a credere negli altri e a me stesso. Non sono mai stato così felice come in quel periodo.
Dopo quattro anni di terapia Jen aveva fortissimi dolori da effetti collaterali. A 39 anni ha cominciato ad usare un deambulatore. La paura, l’ansia e le preoccupazioni erano costanti. Nell’occasione ho potuto notare che la maggior parte delle persone non vuole  condividere queste realtà e crede  che la terapia faccia sentire meglio e che la vita ritorni alla “normalità”. Purtroppo, non c’è normalità nell’avere un cancro in questo mondo. Chi sopravvive al cancro deve definire un nuovo senso di normalità, spesso quotidianamente.
Le mie fotografie mostrano la vita quotidiana. Esse umanizzano il volto del cancro sulla faccia di mia moglie. Esse mostrano la sfida, la  difficoltà, la paura, la tristezza e la solitudine che abbiamo affrontato, che Jennifer ha affrontato. Evidenziano come mia moglie  ha combattuto la sua malattia.

La cosa più importante di tutte è  che mostrano il nostro AMORE.

QUESTE FOTOGRAFIE NON DEFINISCONO NOI MA SONO NOI.

La Delegazione dell’ANT di Latiano (Br)  ricorda che il tumore è una realtà malvagia ma vera,  che sovrasta e uccide la vita: PREVENZIONE, DIAGNOSI PRECOCE E CURA sono le sole tre armi che possono permettere alla vita di vincere la sua battaglia contro il cancro".

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LA VOCE DI LATIANO: il blog dei latianesi