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martedì 2 luglio 2013

L'assessore Catanzaro sbatte la porta, i motivi delle dimissioni nella lettera integrale

Riceviamo e pubblichiamo:














COMUNICATO

“Signor Sindaco,
con la presente sono a rassegnarle formalmente le mie dimissioni dall’incarico di Assessore e relativa delega alle Politiche Sociali da lei affidatomi sulla base di un rapporto di stima e fiducia personale e del mio indipendente coinvolgimento.
Con rammarico, ad oggi, non posso che constatare che proprio quel rapporto fiduciario sia venuto a mancare, da ultimo alla luce di quanto emerso durante lo svolgimento del Consiglio Comunale tenutosi in data 18 giugno 2013.  Ancora una volta la mia azione amministrativa non è da lei stata supportata allorquando nella relazione introduttiva ai lavori,contrariamente a quanto avrebbe dovuto essere, nessun rilievo è stato dato a tutto il lavoro svolto dall’Assessorato affinchè luce e chiarezza fosse fatta riguardo a quanto accaduto nella gestione dell’Azienda Speciale Pio Istituto Caterina Scazzeri.”
Cosi il 20 giugno 2013 rimettevo nelle mani del Sindaco della Città di Latiano l’incarico conferitomi lo scorso dicembre.
Come è noto, con atto del novembre 2011 il Consiglio Comunale istituiva l’Azienda Speciale denominata “Pio Istituto Caterina Scazzeri” e con medesimo atto ne approvava lo Statuto. L’avvio delle attività da parte dell’Azienda Speciale è avvenuto con decorrenza 8 settembre 2011.
Sin dall’anizio dell’attività del mio mandato, presa visione dello Statuto dell’Azienda e dello stato dei fatti, ho avuto modo di constatare l’omissione delle incombenze previste dalla legge e dallo Statuto ai fini della regolarità dell’azione amministrativa.
Con nota del 28 gennaio 2013 indirizzata al C.d.A. dell’Azienda, i Servizi Sociali del Comune sollecitavano la urgente presentazione degli atti . A tale nota seguiva, in data 13 marzo 2013 , da parte del Direttore dell’Azienda, una richiesta di proroga. Essendo abbondantemente trascorsi i giorni richiesti e registrando la mancata produzione dei documenti dovuti, in data 26 marzo 2013 l’Assessorato sollecitava l’invio di quanto richiesto.
Negli stessi giorni presso gli uffici dell’Assessorato cominciavano a presentarsi lavoratori ed ex lavoratori dell’Azienda lamentando notevoli ritardi nei pagamenti delle loro competenze e riferendo di essere invitati a recarsi presso gli Uffici Comunali per chiedere chiarimenti. Pertanto, con nota del 4 aprile 2013 indirizzata al Presidente del C.d.A. e al Direttore dell’Azienda, l’Assessorato chiedeva chiarimenti circa le richieste formulate dai lavoratori, stante la totale estraneità dell’Ente Comunale rispetto ai rapporti di lavoro e alla gestione economico-finanziaria dell’Azienda Speciale.
A quest’ultima richiesta di chiarimenti, in data 8 aprile 2013, seguiva una comunicazione del Presidente del C.d.A. indirizzata al Sindaco e per conoscenza all’Assessorato alle Politiche Sociali. Con la comunicazione si vuole informare di “aver ricevuto, ripetutamente, note di sollecito inviate dall’Assessorato citato in indrizzo relativamente ad una richiesta di documentazione afferente l’istituto……risulta pertanto inadeguato che con fare perentorio l’Assessorato richieda atti dell’Istituto……Appare pertanto incomprensibile che l’Assessorato adotti modalità che mal si conciliano con l’esigenza di produrre il massimo sforzo per adottare comuni strategie nell’interesse dell’Azienda……La prego pertanto di esercitare la sua Autorità per ripristinare regole ecomportamenti condivisi…”
Pertanto, nel motivare le ragioni delle mie dimissioni, continuo:
“Le ricordo che in data 08/04/2013 il Presidente del C.d.A. dell’Azienda le scriveva per informarla delle mie  “inopportune comunicazioni” e che a tale missiva nessuna sua risposta e presa di posizione sia mai seguita.Ho personalmente dovuto “difendere” il mio operato.”
Con nota del 11 aprile 2013, ho ritenuto opportuno fornire le “precisazioni” richieste, richiamare gli artt. dello Statuto che elencano i compiti\doveri degli organi dell’azienda, che, in particolare, al Titolo III- Rapporti con i cittadini, art.8- Accesso ai documenti e alle informazioni, sancisce il diritto di accesso ai documenti amministrativi dell’Azienda e alle informazioni di cui essa è in possesso. Ma, soprattutto, ho voluto evidenziare che “è mio dovere fornire chiarimenti e risposte ai cittadini chr mi hanno giustamente interpellata e nell’impossibilità di farlo……” null’altro potevo se non rivolgermi agli organi dell’Azienda.
“E quando nell’aula consiliare tale situazione si è ripetuta nel momento in cui nessun cenno da parte sua è stato fatto riguardo all’accaduto ho , mio malgrado, preso atto che le nostre azioni e comportamenti non sono condivisi.
Con serenità posso affermare di aver sempre agito con correttezza istituzionale e soprattutto morale quando mi sono adoperata per richiedere chiarimenti a chi, supportato dalla sua fiducia, aveva il compito/dovere di fornire alla Giunta e al Consiglio Comunale i mezzi per svolgere il compito di vigilanza e controllo nella gestione dell’Azienda Speciale. E con la stessa correttezza mi sono adoperata per dare voce alle istanze dei lavoratori dell’Azienda quando si sono a me rivolti per manifestare le irregolarità nei pagamenti delle loro spettanze. Seppur una serie di incomprensibili circostanze l’hanno ostacolata (vedi il fatto che  all’atto di Giunta del 26/04/2013, con il  quale si deliberava di procedere alla rimozione e risoluzione dell’incarico del Direttore dell’Azienda Speciale, non sia stato dato seguito, che i verbali del Revisore Unico  depositati in data 03/05/2013 siano stati portati alla mia conoscenza in data 24/05/2013) la mia azione è sempre stata volta all’esigenza di fare luce sulla gestione dell’Azienda.
A questo punto, risulta impossibile un reciproco rapporto di convivenza istituzionale capace di dare frutti nel bene e nell’interesse della cittadinanza.
Ho sempre cercato di lavorare per sostenere al massimo l’attuale vicenda amministrativa; ho provato, con umiltà e correttezza, a creare rapporti collaborativi con lei e con i colleghi assessori, che sentitamente ringrazio, per rendere maggiormente visibile l’impegno di tutti a fare di questa Città un luogo migliore.
Ringrazio i dirigenti che mi hanno accolto, supportato, ascoltato; che hanno interagito con me per il bene di tutti; che hanno fatto dell’umiltà e dello spirito collaborativo un’arma vincente.
Ringrazio, ancora, tutti i dipendenti comunali  il cui lavoro silenzioso e concreto è una vera risorsa per questa Città.
Infine, mi sento in dovere di ringraziare i cittadini e i consiglieri comunali tutti: i primi perché mi hanno quotidianamente manifestato la loro fiducia; i secondi perché, con le continue e corrette sollecitazioni, mi hanno aiutato a tenermi vigile sulle tante problematiche che attanagliano la nostra Città e che, per competenza di assessorato,mi appartenevano.
Secondo coscienza compio questa scelta.”
F.to Antonella Catanzaro

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