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lunedì 24 settembre 2012

I.D.V. propone la provincia di "Terra d'Otranto"

Riceviamo e pubblichiamo:

“Ai Brindisini interessano lavoro e servizi adeguati più che poltrone e posti di potere da conservare. Meglio una nuova Provincia di Terra d’Otranto”: la proposta di Italia dei Valori
Sì all’abolizione delle Province, a patto che essa corrisponda ad effettiva razionalizzazione delle spese e a una rimodulazione degli enti e dei servizi orientati a dare risposte efficienti ai cittadini: chiara la posizione dell’Italia dei Valori brindisina, in sintonia con la linea del partito a livello nazionale.
Tre le province che dovrebbero rimanere in Puglia secondo le indicazioni dell’attuale maggioranza governativa: Foggia, Bari e Lecce con l’eliminazione, quindi, di Brindisi e Taranto. Si tornerebbe all’antica entità territoriale della Terra d’Otranto, che ha accomunato per molto tempo storia, stili di vita e tradizioni di Salento e Alto Salento.
“Riteniamo che la soluzione più rispettosa dell’identità territoriale sia quella di ritornare alla Provincia di Terra d’Otranto – spiega Lorenzo Caiolo, segretario provinciale Idv Brindisi - perché c’è una condivisione di storia e di stili di vita che renderebbe le varie realtà comunali parte di un organismo più grande in cui si riconoscono.  Qualora questo non fosse possibile, Brindisi, per noi dell’Idv, dovrebbe dar vita ad una nuova provincia insieme a Lecce con cui condivide numerose affinità”.
“Chiedere oggi di mantenere in piedi l’istituzione provinciale di Brindisi e Taranto significherebbe non tener in alcun conto i principi e lo scopo della spending review”, lo ribadisce il Senatore Giuseppe Caforio, confermando il convinto sostegno al necessario riordino del territorio.
“Rimane inteso – conclude Caiolo – che non servirà a nulla abolire  Province, se non si creeranno le condizioni concrete per migliorare la qualità della vita e le condizioni dei cittadini. Oggi si sta andando avanti con i famigerati tagli, ma ci vogliono  risposte in merito ai servizi, al funzionamento e bonifica della Pubblica Amministrazione. Va ridisegnato il rapporto tra Stato centrale, Regione e singoli Comuni. Quello che noi chiediamo è una rivisitazione della norme che regolano tali rapporti e un reale ammodernamento e potenziamento dei servizi resi ai cittadini. Chiediamo moralità, razionalizzazione e sviluppo sostenibile.  Per alcune situazioni siamo ancora a livelli di notevole arretratezza”. (Segreteria prov.le IdV)