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lunedì 2 maggio 2022

Santuario S. Maria di Cotrino: concerto della Fanfara dei Carabinieri

Dopo l'appuntamento di sabato scorso con "Non abbiate paura" - riflessioni musicali degli Angeli Cantores, si inaugura ufficialmente il centenario dell'arrivo dei Cistercensi a Cotrino, con un importante appuntamento in programma giovedì 5 maggio, quando ci sarà l'atteso concerto della Fanfara dei Carabinieri. 
Il 4 maggio, dopo la S. Messa delle ore 21, ci sarà una veglia di preghiera a cura dei giovani della Parrocchia S. Maria della Neve - Chiesa Madre, con inizio previsto per le ore 23. 
Il 5 maggio sarà presente l'Abate dell'Abbazia di Casamari, Dom Loreto M. Camilli, nonchè diversi sacerdoti nativi di Latiano, ma anche sacerdoti provenienti dai diversi centri della Diocesi di Oria; ha, inoltre, confermato la propria presenza anche il Vescovo Fabio Ciollaro, fresco di nomina nella Diocesi di Cerignola - Ascoli Satriano.  

L'arrivo dei monaci cistercensi a Cotrino, grazie al diretto interessamento del beato Bartolo Longo.

"I monaci cistercensi giunsero a Cotrino il 20 agosto 1922, grazie al costante e silenzioso interessamento di una devota nobildonna di Latiano, Donna Vincenzina De Nitto, che fece costruire un piccolo monastero annesso al santuario. Ella si rivolse dapprima ai Padri Passionisti, ricevendo però risposta negativa. Ma un certo P. Angelo, Passionista di Manduria, trovandosi a Maddaloni (Caserta), comunicò alle sorelle Delle Cave il desiderio della pia signora di Latiano. Queste, conoscendo bene i Cistercensi di Casamari, scrissero al Priore, P. Eugenio Fusciardi, informandolo di quanto appreso dal padre passionista. P. Eugenio prese in considerazione la suddetta richiesta, anche per il diretto interessamento del beato Bartolo Longo, originario di Latiano, del quale si conserva nell’archivio di Casamari un’apposita corrispondenza. Fu così che dopo qualche tempo, insieme con altri padri, il padre Priore si recò a Maddaloni e di lì a Latiano per prendere visione del luogo e considerare meglio l’eventuale invio di alcuni monaci. Ricevuti dal dottor Ananìa Lamarina, si recarono direttamente al santuario e quindi, insieme con l’arciprete di Latiano, don Pietro Rizzo, fecero visita al Vescovo di Oria, mons. Antonio Di Tommaso, dichiarandosi quest’ultimo alquanto entusiasta all’idea che una comunità cistercense potesse prendersi cura del santuario. Nel pomeriggio avvenne l’atteso incontro con Donna Vincenzina la quale, accolta con gioia la notizia che i padri cistercensi sarebbero venuti ben presto a Latiano, si impegnò a ultimare e perfezionare i lavori già iniziati e a corredare i locali di tutto l’occorrente, con la costruzione di otto stanze riservate ai padri, un refettorio e la cucina. Quindi, i monaci di Casamari, ascoltata la dettagliata relazione del padre Priore relativa alla sua visita al santuario di Cotrino, giunsero alla felice deliberazione di inviare alcuni di loro in detto luogo. Contemporaneamente, nel marzo 1922 l’arciprete di Latiano, unitamente agli altri preti, rinunciarono a tutti i loro diritti sul santuario, cedendoli alla nuova famiglia religiosa dei Cistercensi. Dopo una fitta e lunga corrispondenza epistolare tra Casamari e le più celebri personalità latianesi, il 20 agosto 1922 l’intera popolazione di Latiano poteva accogliere la prima comunità cistercense che, accompagnata da una immensa folla, nel pomeriggio di quella memorabile giornata, raggiungeva il santuario e occupava il luogo, allestito dalla nobile signora". 










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