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mercoledì 5 ottobre 2016

Intervento dell'ex assessore Summa sugli impianti di compostaggio

Riceviamo e pubblichiamo:

"Incredibile... ma tutto vero!!!”                                                                                    

Dopo il Comune di Erchie, ancora un altro comune potrebbe ospitare nel proprio territorio un IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO PRIVATO: si tratta del comune di San Pancrazio Salentino, comune capofila della ormai ex-ARO/BR1.
A voler seguire la strada della società veneta HERACLE, proponente di un impianto di compostaggio nel comune di Erchie a ciclo continuo con tecnologia aerobica e anaerobica da 80mila tonnellate di rifiuti l'anno, è la società VETRUGNO AMBIENTE srl. È noto da pochi giorni fa che la VETRUGNO AMBIENTE srl ha presentato una nuova istanza per l'avvio di un procedimento coordinato di VIA ( Valutazione di Impatto Ambientale) e AIA ( Autorizzazione Integrata Ambientale) per la costruzione di un impianto di smaltimento e recupero di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e stazione di trasferimento FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) nel comune del Sindaco Salvatore Ripa.
Nell’avviso reso pubblico dalla stessa società, si legge che l’impianto in progetto prevede di trattare un quantitativo complessivo di rifiuti pari a 187.000 tonnellate l’anno, di cui 7000 tonnellate anno di rifiuti pericolosi, con una capacità istantanea massima presente in impianto pari a 1000 tonnellate“. Un mega impianto da realizzare a meno di 10 km da quello proposto da HERACLE.
Anche in questo caso le polemiche e i NO non si sono fatti attendere.
Sono ormai diversi anni che studio la tematica RIFIUTI e noto con particolare disappunto e fastidio come un argomento così importante venga strumentalizzato invece di essere affrontato con competenza e, soprattutto, con chiarezza. Quella che in questo momento continua a mancare.                                  
Bisogna partire da un dato di fatto: il territorio brindisino è carente dell’impiantistica necessaria a chiudere il CICLO DEI RIFIUTI, senza la quale sarebbe vano l’impegno della cittadinanza nell’effettuare una raccolta differenziata spinta. Di conseguenza, i tanto additati impianti di compostaggio dovranno essere realizzati.
E lo sanno bene le società che in questo momento stanno presentando le loro istanze per la realizzazione dei due impianti in questione, sanno perfettamente che prima o poi una di queste procedure andrà in porto a scapito di tutti i cittadini che continueranno ad essere vittime dei loro affari: queste società non hanno ne soldi e tempo da perdere.
I NO agli impianti devono essere dei NO ad impianti di compostaggio realizzati da PRIVATI affaristi della “munnezza”. Tutti i Sindaci devono con forza richiedere, ai tavoli istituzionali che contano e decidono per tutti noi, che gli impianti di compostaggio che si andranno a realizzare nei prossimi anni siano a gestione pubblica: solo così i comuni interessati potranno ricavarne guadagni dalle attività industriali di tali impianti oltre, che, averne il pieno controllo e garantirne la sicurezza per l’intera popolazione.
Creiamo una seria alternativa ai NO aiutando la gente a capire realmente quello che sta accadendo e cosa sono realmente gli IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO e a cosa servono.
Cari amministratori di ogni grado, lo so che è più facile cavalcare l’onda del populismo e gridare ai quattro angoli che “la munnezza nel nostro paese NOI non la vogliamo”. Ma se da un lato ciò accrescerà il vostro consenso (volgarmente tradotto in voti) nelle prosssime tornate elettorali, dall’altro lascerete il problema dei RIFIUTI ai cittadini
Latiano, 04-10-2016
f.to Francesco SUMMA".

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