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mercoledì 9 ottobre 2013

Scuole primarie nel caos: un papà scrive a provveditore, dirigente scolastico e sindaco

Riceviamo e pubblichiamo: 

"Oggetto:  Lettera di protesta.

Chi scrive è un genitore di un alunno della Scuola Primaria in indirizzo. La presente per sollevare alcune questioni che dall’inizio di questo anno scolastico si sono determinate dopo l’avvicendamento del Dirigente Scolastico.
In premessa ricorderò che la Scuola Primaria è frequentata da bambini fra i 6 ed i 10 anni e che l’impegno istruttivo ed educativo per tali bambini è il frutto di un’azione combinata e sinergica fra insegnati e genitori come stabilito dalla legislazione vigente.
Dall’inizio di quest’anno scolastico sono state introdotte dal nuovo Dirigente alcune drastiche normative che a mio avviso impediscono ai genitori di contribuire ai loro diritti – doveri.
In particolare la Scuola è divenuta assolutamente inaccessibile ai genitori (è possibile solo accedere per questioni relative a pratiche di segreteria dalle ore 10 alle 12 di ogni giorno, mentre il dirigente riceve due ore a settimana.
Prima dell’avvento di questa nuova dirigenza quando un genitore aveva necessità di consultare l’insegnante per qualsiasi motivo di spicciolo ordine pratico, più o meno importante, la mattina accompagnava il bambino dentro la scuola e lì incontrava l’insegnante con il quale poteva consultarsi velocemente su qualsiasi questione.
Vorrei ricordare che quando si tratta di bambini così piccoli è assolutamente necessario non solo consentire, ma promuovere ed incentivare un rapporto costante fra genitori e insegnanti per il raggiungimento degli obiettivi tanto didattici che educativi ed al pari è assolutamente impensabile che i genitori vedano gli insegnanti solo due volte all’anno in occasione dei colloqui.
La regolamentazione attuata dalla dirigenza scolastica, nega drasticamente ed inderogabilmente tutto ciò, influendo in maniera assolutamente negativa sulla formazione degli alunni.
Vi è poi un’altra questione certamente incresciosa accaduta durante le piogge intense che si sono verificate nei giorni scorsi.
La dirigente, per rispettare la tassativa disposizione di inaccessibilità nell’Istituto Scolastico, non ha consentito (come da prassi consolidata) ai genitori di prelevare i propri figli all’interno della Scuola. Il risultato è stato catastrofico. Innanzi alla porta di uscita si sono accalcati tutti i genitori con gli ombrelli aperti impedendo la visuale dei bambini che uscivano agli altri genitori che si trovavano indietro.
I bambini sono usciti da Scuola in una ressa spaventosa, sotto la pioggia battente, senza riuscire a vedere i genitori.
Alcuni genitori indispettiti dalla situazione che si era creata sono entrati ugualmente (letteralmente di forza) dentro la scuola.
Richiamata dal trambusto è accorsa una delle dirigenti scolastiche che ha incominciato a litigare furiosamente con questi genitori, ed il tutto ovviamente alla presenza dei bambini.
Un quadretto davvero poco edificante per l’Istituzione scolastica che tutt’altro dovrebbe trasmettere ai malcapitati alunni.
Vi scrivo, pertanto, per chiedere un intervento che possa modificare l’attuale andamento gestionale che a me appare inadeguato.
Grato per quanto vorrete fare, Vi porgo distinti saluti
Latiano 09.10.2013
F.to: Francesco Papadia".

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