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sabato 29 giugno 2013

Iniziative estive, Volpe: "freniamo i facili entusiasmi"

Riceviamo e pubblichiamo: 

"Freniamo i facili entusiasmi. Un paio di eventi non sono altro che una boccata d’ossigeno per l’economia. Un palliativo per alleviare la situazione stagnante del nostro territorio. Serve molto di più e soprattutto serve programmare tutto per tempo e con largo anticipo.
“ E la chiamano estate” era l’inizio del ritornello di un’antica canzone di Bruno Martini. Noi la chiamiamo attività produttiva, di sviluppo e promozione del territorio. Partiamo da un semplice presupposto: è un calendario povero di contenuti. Iniziative che davvero dovrebbero  coinvolgere i cittadini, dare un senso allo stare qui a Latiano, che si risolve sostanzialmente in due soli eventi di rilievo. Il primo, già passato, riguardante la sfilata di moda, scelta discutibile dal punto di vista della “promozione del territorio” ( non si avvicina nemmeno un po’ alla “ Latiano in Moda” dei tempi migliori ) e il secondo avrà luogo il 19 luglio 2013. Per il resto le feste legate al culto cattolico c’erano in passato, ci saranno in futuro. Non hanno un granché di innovativo dal punto di vista delle proposte che un’amministrazione giovane e, almeno sulla carta, di sinistra, quindi tendenzialmente progressista, dovrebbe e potrebbe proporre alla cittadinanza.
Sono iniziative valide quelle del cinema all’aperto, della sfilata, dell’apertura straordinaria delle nostre chiese in notturna, peraltro tutto gratuitamente. Ma non bastano, né possono essere sinonimo di cultura e promozione del territorio all’insegna dell’innovazione, soprattutto in un periodo così florido di turismo e attività produttive, in cui è coinvolto da qualche anno tutto il Salento. Da Fasano e le sue marine al Capo di Leuca.
Un suggerimento, che mi sento di fare, è di cogliere con rispetto e umiltà l’esempio della giovane amministrazione comunale della città di Brindisi. A pochi chilometri da noi hanno fatto quadrato intorno ai cittadini, sollecitandoli e coinvolgendoli nella creazione degli eventi della città. Infatti hanno raccolto più di seicento proposte, da quanto si evince dall’articolo apparso sulle pagine del Quotidiano di  Puglia ( provincia di Brindisi ). Inoltre hanno istituito una commissione, è presente anche un sociologo in essa, per valutare l’impatto di quelle iniziative sulla città. Cosa significa tutto ciò ? A mio avviso è sinonimo che la città non è da considerarsi viva solo se assiste a degli spettacolini. La città è viva se viene messa in condizioni di poter contribuire nella costruzione di iniziative, che possano portare giovamento al territorio. Quindi perché, come avvenuto pochi mesi fa per la questione legata al Pug, non pensare di coinvolgere i cittadini ( mi riferisco alla programmazione di eventi futuri legati alle festività natalizie e programmi estivi 2014 ) in un consiglio comunale aperto per apportare le proprie proposte e considerazioni per migliorare il tutto ? Perché non pensare che il coinvolgimento di tutti possa essere prodromico alla crescita anche del dialogo tra ente locale e cittadini ? Perché non pensare che i nostri artisti ( abbiamo molti scultori, pittori, scrittori, musicisti noti, ma molto noti e stimati al di fuori di Latiano e che promuovono ampiamente il nostro territorio ), la nostra Biblioteca Civica, i nostri giovani, le nostre scuole, cooperative e associazioni possano essere presi in considerazione seriamente ? Si dice che “non si è profeti in patria”. Sfatiamo questo mito. A maggior ragione in un momento in cui la cultura, il rispetto, la condivisione e l’integrazione sono in discesa libera verso un inevitabile regresso non dovremmo rimanere inermi. La priorità è muoversi in questo senso, per evitare che prenda piede un altro vecchio detto, secondo cui “mal comune mezzo gaudio”.
F.to: Pierpaolo Volpe".

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LA VOCE DI LATIANO: il blog dei latianesi