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venerdì 6 luglio 2012

La proposta di Parabita: intitolare a Murra il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia

Riceviamo e pubblichiamo:

"OGGETTO: Proposta di intitolazione Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia.
Si è dato corso, nei giorni scorsi, allo spostamento del Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia, ed il caso ha voluto che, proprio mentre si spostava una grande opera culturale, venisse a mancare il suo “padre fondatore”, il prof. Vincenzo Murra.
Chi scrive ha avuto il privilegio e l’onore di essere accanto al prof. Murra per più di quarant’anni, di collaborare con lui, di condividerne l’impegno, i sacrifici, le ansie, potendone così apprezzare le doti di uomo umile, di fede, di grande conoscitore delle più profonde tradizioni popolari della nostra cultura contadina.
Come artista, il prof. Murra era capace di far vivere, nei suoi quadri, i solchi narranti del contorto ulivo, il volto del contadino segnato dai sacrifici quotidiani, le masserie riproposte nei più specifici dettagli al punto da ritrovarsi idealmente proiettati in un passato che le giovani generazioni non hanno né vissuto né conosciuto.
E proprio in questo è stata l’intuizione del prof. Murra: nel voler lasciare testimonianza del nostro passato alle generazioni future, perché non si disperda, ed anzi si valorizzi, il patrimonio di insegnamenti di vita e di buon senso tramandatoci dai nostri padri.
Il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia, costruito a Latiano dal prof. Murra, si inserisce in questa ottica.
Una rivista della Presidenza del Consiglio dei Ministri, negli anni ’70, arrivò a definire l’istituzione museale latianese seconda nel suo genere, in Italia, solo al Museo Etnografico di Palermo.
Ed in effetti chi realizzò gli spaccati di vita che costituiscono il Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia seppe trasfondere una profonda conoscenza delle cose, del loro vissuto, e seppe riprodurre fedelmente, con perizia, con competenza artistica ed architettonica ma anche con la passione dell’instancabile ricercatore di pezzi originali raccolti, classificati e riassemblati.
“Ciò che è di oggi, non sarà di domani”, in questa frase, che amava ripetere, c’è lo spirito con cui il prof. Vincenzo Murra iniziò, nel 1972, la raccolta di ciò che sarebbe stato poi proposto nel Museo: l’opera fu lunga e faticosa; Murra andò casa per casa e, addirittura, non si risparmiò di guardare anche nella ex discarica di via San Vito, dove i latianesi, tra le altre cose, buttavano oggetti appartenuti al loro passato.
Il progetto espositivo del Museo fu realizzato interamente dal prof. Murra, con rigore scientifico, secondo un percorso descrittivo che vide la luce dapprima su tavole grafiche.
L’auspicio, pertanto, è che, nel trasferimento e nella ricostruzione del Museo si rispetti l’originaria didattica, chiaramente indicata nel volumetto pubblicato nell’ottobre 1974, in occasione della inaugurazione del Museo.
Il prof. Murra, nel 1969, fu tra i fondatori della Pro Loco a Latiano, Presidente della stessa Associazione, Sovrintendente onorario delle Belle Arti (nomina che gli venne conferita direttamente dal Sovrintendente per le Belle Arti di Bari) e Direttore onorario del Museo delle Arti e Tradizioni di Puglia: nomina, quest’ultima, che, negli anni 1981-1982, gli fu conferita dall’Assemblea dei soci Pro Loco su proposta e relazione del sottoscritto.
Non bastano, certamente, queste poche righe per esaurire lo spessore del prof. Vincenzo Murra ma ritengo che quanto innanzi sia ampiamente sufficiente per motivare la proposta, che rivolgo a quanti in indirizzo, di intitolare a quest’Uomo il Museo delle Arti e delle Tradizioni di Puglia.
Distinti saluti.
F.to: Vincenzo Parabita".

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