Riceviamo e pubblichiamo:
"IL SINDACO DELLE DIMISSIONI E DELLE REVOCHE
La storia di questo ultimo quinquennio amministrativo non è facile da raccontare a causa delle continue turbolenze dovute al susseguirsi dei colpi di mano del Sindaco MAIORANO. Egli fu eletto sindaco a giugno del 2015 presentandosi come il garante del "ritorno alla legalità". Mi chiedo però: è mai ritornata? Le turbolenze in giunta però non tardarono a manifestarsi. Infatti già nel settembre 2016, a poco più di un anno dal suo insediamento, il suo vice Sindaco Cosimo ALBANESE, eletto nella sua lista, prendeva le distanze e rassegnava le dimissioni da vice sindaco nonchè da assessore uscendo così dalla scena politica. Dicono per DIVERGENZE INSANABILI DI NATURA POLITICA. Sempre, pare, per divergenze sul modo di amministrare prese le distanse e si dimise anche da assessore la dr.ssa Maria Concetta MILONE eletta nella lista "Noi ci siamo" che alle elezioni amministrative appoggiava il sindaco Maiorano. Verso la fine del 2016 il sindaco Maiorano revocava l'incarico all'assessore sig.ra INGUSCI Maria Paola che rappresentava in giunta i due consiglieri comunali eletti nella lista degli Ecopacifisti. Le divergenze dovevano essere insanabili specialmente se si considera
il fatto che l'assessore INGUSCI rappresentava nella Giunta ben due consiglieri comunali. Questi ultimi infatti tolsero subito la fiducia al Sindaco Maiorano il quale, imperterrito, per non fare le valigie e andare a casa chiese ed ottenne l'appoggio di due consiglieri comunali che il popolo di Latiano aveva democraticamente collocati alla opposizione di cui uno eletto nella lista di RUGGIERO ed un altro nella lista di DE GIORGI. In loro rappresentanza, perchè tutto ha un prezzo, Maiorano nominò due assessori nelle persone di Massimiliano BALDARI e la dottoressa Tiziana RIZZO. Nell'ottobre del 2018 il Sindaco Maiorano revocava l'incarico di assessore al dr. Michele LOCOROTONDO
reo di non aver revocato una deliberazione, palesamente in ribasso, rispetto alla precedente, riguardante la refezione scolastica ai bambini. Ma altre e più clamorose divergenze riguardavano molti problemi amministrativi che il sindaco pare volesse trattare in maniera superficiale se non clientelare e che spero che nella prossima campagna elettorale verranno alla luce. Nel mese di luglio dello scorso anno infine il Sindaco MAIORANO nominò l'assessore mancante nella persona del signor Espedito CHIONNA. C'è infine chi sussurra che presto arriveranno le revoche degli assessori Massimiliano BALDARI e Espedito CHIONNA, rei di essersi schierati con il candidato Sindaco Salvatore DE PUNZIO (sindaco ombra di questa amministrazione) che secondo lui rappresenta il passato e che è un "traditore;" quel passato che non solo lo ha eletto sindaco ma che lo ha sotenuto e continua a sotenerlo altrimenti da tempo avrebbe dovuto fare le valige e andare a casa. C'è, si, chi ha rapprentato il passato ma sopratutto c'è chi oggi non rappresenta, se non alle inaugurazioni, neanche il presente. Se dovesse verificarsi ciò si può dire che a Latiano abbiamo raggiunto il fondo. Tra dimissioni e revoche, necessarie per conservare il potere (le poltrone prima di ogni cosa), il tempo e sopratutto la capacità
per la risoluzione dei problemi amministrativi è del tutto mancato.
E I PROBLEMI NON RISOLTI SONO AUMENTATI. Due, tra i tanti, i problemi più eclatanti.
Il primo, a dir poco paradossale, è quello del Comando dei Vigili Urbani che a Latiano è ormai inesistente; i pochi vigili rimasti in servizio sono quasi ogni mattina adibiti sulla superstrada Brindisi Taranto ad elevare contravvenzioni per fare cassa. Il sindaco aveva chiesto al Prefetto che per fare rispettare le disposizioni governative per il coronavirus occorreva l'intervento dell'esercito in quanto era rimasto con soli cinque vigili urbani. Credo che avrebbe invece fatto meglio a
chiedere a se stesso come mai un Servizio così importante quale è quello della Polizia
Urbana si è ridotto in quel modo e che aveva fatto in cinque anni per evitare quel
disastro. Nonostante però la carenza di personale nel corpo dei VV.UU. il Sindaco ha
pensato di relegare, senza spiegazioni plausibili, ad altri compiti la rientrante in
servizio ex COMANDANTE DEI VIGILI creando così un'altra posizione
organizzativa ed un altro contenzioso, cose entrambe che avranno un costo per il
comune. Nel contempo hanno però pensato di deliberare (si dice per salvare gli
equilibri nella maggioranza) la istituzione di una categoria "D" APICALE
all'interno del corpo dei vigili urbani (ancora non hanno fatto fuori il primo e già
pensano ad un altro potenziale comandante?) il cui costo equivale a quello di
circa due vigili categoria C. Chi sarà il FORTUNATO o LA FORTUNATA?
MISTERO! Il secondo anche questo paradossale è quello relativo allo Istituto Caterina
Scazzeri una benemerita istituzione in vita da più di cento anni trasformata in
Azienda Speciale dall'Amministrazione DE GIORGI e sostenuta dall'attuale Sindaco
e poi definitivamente chiusa. Trasformazione che ha prodotto solo debiti e
sopratutto un contenzioso di circa 330 mila euro (più di 660 milioni delle vecchie
lire) che prima o poi il comune alla ditta che ha espletato il servizio dovrà pagare.
Povero quel Sindaco che dovrà fare fronte al pagamento del relativo decreto
ingiuntivo. Per non parlare poi dell'ex cinema Tanzarella dove aldilà della targa in
bella mostra ormai all'interno l'umidità la fa da padrona? Andremo a verificare le
colpe. Una sola cosa hanno pensato in questi ultimi cinque anni: "A DIFENDERE LE POLTRONE".
L'OPPOSIZIONE DOVE E'Che dire! Tempi bui ci attendono.
Latiano, li 20 maggio 2020
f.to: VITTORIO MADAMA".
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