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sabato 25 gennaio 2014

Raccolta rifiuti, parla l'ex assessore Summa

Riceviamo e pubblichiamo:

"RACCOLTA DIFFERENZIATA: “BASTA IPOCRISIE”
Nuovamente mi permetto di invitare l’Amministrazione Comunale di Latiano a porre la massima attenzione su un argomento che a cuore di tutti i cittadini latianesi me compreso, ossia la raccolta dei rifiuti solidi urbani che, si sta rischiando di perdere di controllo.
Da ex-amministratore ho rappresentato più volte il nostro comune nelle riunioni dell’ex A.T.O. BR/2, oggi A.R.O. BR/2, un consorzio di comuni che si occupa della gestione dei rifiuti: in quella sede ho da sempre evidenziato e sostenuto con forza la presenza di alcune “anomalie” all’interno del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani, adottato dalla Giunta della Regione Puglia con deliberazione n. 959 del 13/5/2013, nonché nel Capitolato Prestazionale e Disciplinare d’Oneri alla base dell’appalto aggiudicato dall’A.T.I. MONTECO s.r.l. – COGEIR s.r.l.
Si tratta di piccoli stratagemmi con la quale i comuni ricadenti nel bacino di utenza BR2 incosciamente stanno solo agevolando i pochi impianti di compostaggio presenti sul territorio e l’A.T.I. aggiudicataria del servizio di Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani.
Andando nel dettaglio ci si incaglia nella prima difformità: l’impianto di compostaggio ricadente nel Bacino territoriale di competenza dell’A.R.O./BR2 individuato nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti risulta da sempre indisponibile per il conferimento dei rifiuti di tutti i comuni del bacino BR2; la conseguenza di ciò è che tutti, compreso Latiano, sono costretti a conferire i propri rifiuti al di fuori del proprio bacino di competenza, con un notevole aggravio sulle economie delle casse comunali.
Un risparmio si avrebbe utilizzando gli impianti di compostaggio Eden94 s.r.l. di Manduria (TA) o Progeva s.r.l. di Laterza (TA), i quali si trovano in una fascia di distanza inferiore ai 30 km dall’impianto c/o la discarica del Bacino BR/2 e che, ai sensi dell’art. 99 del Capitolato Prestazionale, non richiederebbero aumenti di costo per il trasporto.
Nella realtà il Gestore Unico MONTECO s.r.l. conferisce la frazione organica (umido) presso l’impianto di compostaggio Tersan Puglia di Modugno (BA): questo comporta che, sempre ai sensi del Capitolato Prestazionale, si debba riconoscere al concessionario (MONTECO s.r.l.) il costo eccedente per il trasporto del cosiddetto umido fino all’impianto di Modugno (BA), costo totalmente a carico dell’Ente.
Ma proviamo a fare due conti:
-costo per il conferimento presso l’impianto di compostaggio Tersan Puglia s.r.l.: 96 €/ton oltre IVA;
-costo per il trasporto presso l’impianto di compostaggio Tersan Puglia s.r.l.: 70 €/ton oltre IVA.
Considerando che in media vengono conferiti all’impianto di compostaggio Tersan Puglia s.r.l. circa 200 tonnellate di frazione organica (umido), il comune di Latiano esborsa mensilmente all’incirca € 36.500.
La Regione Puglia, che della raccolta differenziata ne ha fatto un punto cardine della sua attività amministrativa, non può abbandonare oggi i comuni al proprio destino, e tantomeno non avrebbe dovuto avviare un servizio di raccolta così complesso senza fare una preventiva indagine conoscitiva circa l’esistenza o meno di impianti capaci di evitare tanto disagio economico ai cittadini.
Pur riconoscendo che l’argomento in esame presenta innumerevoli complessità, che non riguardano solo il nostro territorio, oggi sono più che mai convinto che l’Amministrazione Comunale e l’A.R.O./BR2, ognuna per le proprie competenze, sinergicamente e con determinazione debbano mettere la parola fine a tale infruttuosa gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, che alla luce dei fatti sta solo portando ad un incremento delle tasse sui cittadini, con un forte aumento delle tariffe TARES.
Ma questo va in contrasto con la normativa vigente in materia di TARES, che da la possibilità ai comuni di rapportare le tariffe al servizio offerto, tenendo conto dei disservizi e dei disagi creati alla cittadinanza, riducendo fino al 20% la soglia massima di applicazione delle tariffe TARES.
E i disservizi, come si può notare passeggiando nel nostro paese, non mancano: non da ultimo l’assenza del Centro di Raccolta Materiali, la cui realizzazione, di competenza del concessionario MONTECO s.r.l., è attesa da oltre 6 anni.
In realtà un piccolo passo in tal senso è stato fatto, espropriando un terreno per la realizzazione della stessa, nonostante i suoli liberi nella zona PIP: ma ad oggi nulla altro ci è dato conoscere.
Francesco Summa".

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