Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Gabriele,
nel mio persorso poltico ho sempre detto e scritto quello che penso pur subendo ripetutamente i rimproveri di un mio grande amico che mi ripeteva: "Vittorio, in politica non sempre si può dire quello che si pensa." Questo modo di agire mi è rimasto nel DNA e dopo aver letto il tuo comunicato verrei meno al comportamento che ha accompagnato tutto il mio percorso poltico, sempre teso a dire e scrivere quello che penso, se non facessi alcune riflessioni.
La tua dichiarazione secondo la quale il tuo mome oggi non è tra i candidati alla carica di Sindaco mi coglie di sorpresa in quanto contrasta con quanto mi hai confermato personalmente, e con quanto da te ribadito nell'incontro avuto con il gruppo di "Interesse Pubblico" nel quale affermasti che la tua candidatura a Sindaco l'avresti annunciata dopo l'approvazione del Rendiconto, cioè a maggio, e che contestualmente vi sarebbero state le dimissioni da Presidente del Consiglio.
Più volte però ti ho ribadito che occorreva invece una forte discontinuità con il passato dal momento che come Presidente del Consiglio avevi sempre avallato i continui cambi di maggioranza tesi solo alla conservazione delle poltrone, e avevi anche condiviso con Maiorano e De Punzio le scelte amministrative che sia lo scrivente che il gruppo di Interesse Pubblico avevano nel corso degli anni continuamente denunciato perchè contrarie agli interessi dei latianesi.
Inoltre non avrebbero senso, dal momento che non ritieni di essere candidato a Sindaco, "alcune considerazioni di ordine politico"evidenziate ai punti 1,2,3, e 4 del tuo comunicato:
1) dichiari che il Sindaco Maiorano, in questa ultima fase del suo mandato, dovrebbe "avviare un'analisi partecipata di programmazione svolta ed in quella da completare" quando non è stato in grado nemmeno con la cosiddetta maggioranza delle larghe intese, che purtroppo hai avallato, realizzare quanto aveva previsto?
2) Dichiari che gli ex sindaci dovrebbero valutare attentamente l'opportunità di non riproporre la propria candidatura al consiglio comunale, ma utilizzarli in altro modo fuori dal consiglio e dalla Giunta. Ritieni davvero che dovrebbero essere loro a valutare l'opportunità a non candidarsi e non invece il candidato Sindaco a non inserirli nella sua lista? E' proprio difficile non ricandidarli? Secondo te i latianesi che hanno democraticamente relegato gli ex sindaci alla opposizione accetterebbero una soluzione che vedrebbe entrare dalla finestra chi ne è uscito dalla porta?
3) Dichiari inoltre che la lista dei candidati al consiglio comunale del futuro candidato Sndaco dovrebbe essere aperta al rinnovamento e dovrebbe contare massimo otto su sedici candidati della vecchia maggioranza. Ritieni davvero che il mancato funzionamento della Giunta Maiorano sia legata ai numeri e non alla sostanza?
4) Dichiari che la prossima Giunta dovrebbe essere composta da persone "che sappiano esprimersi in autonomia dagli uffici comunali." Ebbene da tempo ti ho denunciato con lettere aperte e comunicati "lo scollamento esistente tra la burocrazia e la politica." Cosa è stato fatto? Nulla! Dichiari che la nuova Giunta non dovrebbe essere composta, in maggioranza, dagli attuali componenti (ritieni non più di due su cinque). Due assessori potrebbero rimanere e tre a casa. Ma che alchimia è questa?
Ebbene, caro Gabriele, quelle che nel tuo comunicato chiami " considerazioni di ordine politico" che i soliti lacchè prontamente hanno condiviso non ritengo che risolverebbero la crisi politica che da anni attanaglia il nostro Paese e personalmente non voterei e non sosterrei mai un candidato Sindaco con queste idee.
In conclusione finirai, credo, con il candidarti; l'attuale scelta è solo tattica per evitare di logorarti nel sostegno alla Giunta Maiorano. Con la stima e l'affetto di sempre non inficiata da queste divergenze di natura politica ti saluto cordialmente.
Latiano, lì 18 giugno 2024
F.to VITTORIO MADAMA".
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