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lunedì 25 luglio 2022

Una serata dedicata a Lucille Teasdale, con il graphic novel di Ilaria Ferramosca

𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄 𝐒𝐓𝐑𝐀𝐎𝐑𝐃𝐈𝐍𝐀𝐑𝐈𝐄

Cosa: Presentazione del racconto a fumetti, graphic novel "Lucille degli Acholi"

Quando: Giovedì 28 luglio, ore 20.00

Dove: Atrio di Palazzo Imperiali, Latiano (Br)


Nell'accogliente atrio di Palazzo Imperiali, giovedì prossimo Ilaria Ferramosca ci presenterà attraverso la sua graphic novel, Lucillle Teasdale, donna determinata che affrontò i pregiudizi del suo tempo e divenne chirurga. Ma la sua azione straordinaria la scopriremo nel racconto di una vita dedicata al piccolo ospedale di Lacor, oggi uno dei maggiori ospedali no profit dell'Uganda. A dialogare con l'autrice lo psichiatra Francesco Colizzi, già presidente della ONG AIFO che opera nell'ambito della Cooperazione Internazionale dello Sviluppo, che ci accompagnerà in un racconto a fumetti dal titolo "𝑳𝒖𝒄𝒊𝒍𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒈𝒍𝒊 𝑨𝒄𝒉𝒐𝒍𝒊" pubblicato da Editrice Il Castoro, illustrazioni di Chiara Abastanotti. Ospite speciale Daniela Condorelli, responsabile ufficio stampa della Fondazione Corti Onlus. La serata prosegue con la 𝗽𝗿𝗼𝗶𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗶𝗹𝗺 "𝗱𝗿. 𝗟𝘂𝗰𝗶𝗹𝗹𝗲" di George Mihalka



Lucille Teasdale: un esempio di donna

Nacque a Montreal il 30 gennaio 1929, quarta di sette figli, da una famiglia della media borghesia canadese. Crebbe educata in un collegio gestito da religiose. Si iscrisse alla facoltà di Medicina dell'Università di Montréal nel 1950. 

Si laureò con lode nel 1955 e per ottenere la specializzazione in chirurgia, riuscì ad essere ammessa presso l’Hospital Sainte Justine pour les Enfantes di Montréal. Giunta al termine dei sei anni di internato, avrebbe dovuto sostenere un esame finale a patto di effettuare uno stage in un ospedale estero; fece numerose domande presso diversi ospedali statunitensi che la rifiutarono perché donna. Fu tuttavia a Montréal che conobbe un giovane medico italiano, il dottor Pietro Corti, che si trovava in Canada per conseguire la sua terza specializzazione in pediatria, dopo quella in radiologia e neuropsichiatria. Fu per lei l’incontro della vita. Nel settembre 1960 intraprese una crociera che l'avrebbe condotta in Francia, all'ospedale de la Conception. Non condivideva il sistema adottato dalla medicina canadese e soprattutto le sembrava immorale il fatto che esistesse una medicina privata e una pubblica.

Proprio a Marsiglia il dottor Corti le aveva chiesto di partire con lui per fare il chirurgo in Africa e lei aveva accettato. Lo avrebbe aiutato per un paio di mesi a mettere in piedi un reparto di chirurgia nell’Ospedale di Lacor, piccolo villaggio della tribù acholi a 11 km da Gulu, cittadina dove erano giunti dopo l'atterraggio a Entrebbe, guidati da Fratel Toni Biasin, un missionario combinano che aveva mostrato loro il dispensario gestito da suore comboniane in veste di infermiere e levatrici. Era costituito soltanto da un ambulatorio e una quarantina di posti letto per un reparto di maternità e lì Lucille il 10 giugno 1961 effettuò la sua prima operazione, un taglio cesareo basso. Lucille e Piero si sposarono nella cappella del piccolo ospedale il 5 dicembre 1961 e il 17 novembre 1962 nacque la loro figlia, Dominique.

Il suo operato di medico e chirurgo fu intenso, coniugando l'attività sanitaria all'opera di educazione della popolazione autoctona. Formare coloro che prenderanno il nostro posto era uno dei suoi principi. 

Si distinse in particolare nell'istruzione delle madri della tribù acholi, le quali, vittime della superstizione e dell'ignoranza, facevano morire i loro bambini di ebino, un'infezione che colpisce la gengiva inferiore, rivolgendosi dapprima agli stregoni e solo in seguito ai medici. 


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