Riportiamo di seguito il comunicato del primo cittadino latianese, Cosimo Maiorano, in cui ricostruisce i passaggi politici che hanno condotto all'attuale situazione politico-amministrativa. A breve le coalizioni "Ruggiero" e "De Punzio" gli segnaleranno i nominativi per l'attribuzione delle deleghe assessorili.
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IL COMUNICATO DEL SINDACO MAIORANO:
“Da soli si è forti, insieme di più”.
Avrei preferito informare i cittadini sul dialogo intrapreso da tempo con TUTTI i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza che siedono nell’assise comunale, in occasione del prossimo consiglio comunale che sarà convocato entro la fine di questo mese di novembre.
Considerato il contenuto dei vari comunicati pubblicati sui social in questi ultimi giorni, avverto il dovere di intervenire, per rappresentare ai cittadini le ragioni di tale “dialogo politico” che, se si dovesse concretizzare, apporterebbe una rilevante occasione di crescita politico-amministrativa per la nostra città.
Per trasparenza e correttezza personale e politica è necessario rappresentare la cronistoria degli accadimenti verificatisi dal mese di aprile sino ai nostri giorni.
In occasione del Consiglio Comunale del 10 maggio u.s., celebrato successivamente alla sentenza del TAR di Lecce pubblicata il 15 Aprile u.s., ebbi ad evidenziare letteralmente quanto segue:
“Questi sono momenti difficili per l’Italia e quindi anche per la nostra comunità.
Questa maggioranza, a fronte della conferma del risultato elettorale, si trova innanzi ad un bivio:
• o impone agli sconfitti della tornata elettorale la sua vittoria, quella uscita dalle urne e quella confermata dal TAR;
• o impone all’opposizione la forza dei numeri nella consapevolezza di avere una maggioranza vasta numericamente e una granitica unità al suo interno;
• o ritorniamo alla situazione precedente all’emergenza sanitaria e quindi, una volta apportati i necessari aggiustamenti, continuiamo con la solita politica fatta da insuperabili e incomprensibili divisioni, con una politica unicamente impegnata a rinfacciarsi la responsabilità degli errori commessi, una politica fatta da gratuite accuse e da insopportabili offese ……….., oppure poniamo in essere una resilienza trasformativa capace di incidere fortemente sul destino della nostra città”.
Nell’occasione, evidenziai la mia convinzione che c’è un paese da unire e un popolo da sollevare. Ed allora spiegai che per traghettare i nostri concittadini ad uscire dalla profonda crisi in cui versano, servirebbe un salto di qualità, servirebbe serietà, impegno e unità. Servirebbe mettersi veramente a servizio della nostra comunità nella consapevolezza che, come afferma l’economista Zamagni, serve oggi più che mai, “costruire non una città di pietre ma una città di anime”.
Per cercare di conseguire tale importante obiettivo evidenziai la necessita di porre in essere, da parte di tutti, un atteggiamento resiliente e quindi un impegno non solo di resistere alle difficoltà, ma anche e soprattutto di unire le forze per uscire dalla maledetta emergenza sanitaria che è anche economica e sociale.
Necessita favorire il passaggio da una rappresentazione che mette al centro l’IO (identità separate, con le proprie paure ed i propri egoismi), ad una rappresentazione che mette al centro il NOI (persone che si sentono cittadini come tutti gli altri, accomunati da diritti e doveri reciproci) e quindi, passare ad una politica che può essere riassunta con la parola “solidarietà”. Una politica impegnata ad individuare ciò che oggi serve concretamente a questo paese per andare avanti e trasformare un’avversità in una formidabile occasione di ripartenza.
Concludevo manifestando il mio impegno e quello della maggioranza a porre in essere comportamenti orientati esclusivamente a cercare l’unità nel nostro consiglio comunale e nella città, nella consapevolezza che la medaglia per essere usciti dalla crisi o ce la mettiamo sul petto tutti insieme o, sicuramente, non se la mette nessuno.
Tali principi sono stati, da chi scrive, reiteratamente espressi sia nella sede istituzionale, Consiglio Comunale, sia in tanti altri eventi pubblici ed hanno costituito le basi per un dialogo politico intrapreso con TUTTI i gruppi consiliari che siedono in Consiglio Comunale.
Dopo un elaborato e lungo percorso di dialogo politico, i capigruppo Vitale Mauro, Bruno Giovanni, Nacci Domenico, Caforio Angelo, De Punzio Salvatore, Baldari Massimiliano e il Presidente del Consiglio Gabriele Argentieri, sottoscrivevano, insieme a me, il 18.10.2021, un primo documento con il quale manifestavano peculiare soddisfazione per il lavoro intrapreso, che, a prescindere dal suo esito, potrebbe porre le basi di una nuova qualità della vita politica nella nostra città.
In data 03.11.2021 i capigruppo sopra indicati, nell’occasione il capogruppo Angelo Caforio sostituito dal consigliere Claudio Ruggiero, sottoscrivevano un ulteriore documento con il quale concordavano un programma politico-amministrativo affinché, pur con le diverse sensibilità delle coalizioni di appartenenza, si possa dare vita ad una esperienza ambiziosa e straordinaria di governo della città che, superando le divisioni, sia all’altezza delle sfide inedite che ci propone la fase post pandemica con l’auspicio di sfruttare appieno le risorse del PNRR destinate agli Enti Locali.
Contestualmente delegavano lo scrivente a concretizzare il percorso politico elaborato a fronte del contenuto dei documenti sottoscritti.
Con la missiva del 14 u.s., ho chiesto alla coalizione di Ruggiero e a quella di De Punzio di segnalarmi due persone, una per ogni coalizione, affinché, in piena autonomia e con i poteri discrezionali conferiti dalla legge, possa io attribuire le deleghe assessorili in virtù delle relative professionalità competenze e preparazioni.
Ho comunicato, altresì, che una volta ricevute le indicazioni delle persone destinatarie delle deleghe assessorili e prima dell’azzeramento dell’attuale giunta, chiederò a tutti i consiglieri comunali delle coalizioni “MAIORANO”, “RUGGIERO” e “DE PUNZIO”, la sottoscrizione dei documenti politici sino a questo momento redatti.
Sono convinto che nella vita di un Paese ci sono momenti, come quelli che stiamo vivendo, in cui l'unità deve prevalere sulle legittime differenze perché “da soli si è forti ma insieme di più”.
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