Riceviamo e pubblichiamo:
"Lettera aperta al Presidente del Consiglio Comunale Gabriele ARGENTIERI.
Viviamo da più di un anno con una pandemia che nel mondo ha provocato milioni di morti e che ha messo in evidenza, sebbene non ce ne fosse bisogno, la scarsità della assistenza sanitaria sul territorio dovuta sia alla mancanza di finanziamenti e sia al non essere in grado di utilizzare le leggi vigenti. Mi riferisco alla realizzazione di un OSPEDALE DI COMUNITA' nel nostro Comune. L'ultimo se non vado errato, grazie al fattivo interessamento del consigliere regionale Fabiano AMATI, è stato realizzato in quel di San Pancrazio Salentino.
L'Ospedale di Comutà, come meglio di me sai, è una struttura residenziale in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata in raccordo organico e funzionale con l'assistenza ospedaliera e l'assistenza domiciliare e residenziale socio sanitaria. E' riservato a quei pazienti che, pur non presentando patologie acute ad elevata necessità di assistenza medica non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio per motivi logistici e socio sanitari. Struttura questa importante sul territorio.
Ebbene ora che con la pandemia si è toccato con mano la scarsa presenza sanitaria sul territorio e sopratutto ora che tutti abbiamo preso atto della situazione, con i finanziamenti che certamente non mancheranno, una struttura del genere potrebbe essere realizzata anche nel nostro comune se, come spero, almeno su questo problema non mancherà l'interessamento dell'Amministrazione Comunale.
E ciò è tanto più possibile per il fatto che a Latiano insistono due strutture che potrebbero essere adibite ad Ospedale di Comunità.
La prima struttura di proprietà della ASL è quella che insiste in contrada Romatizza composta da tre padiglioni. Struttura questa voluta dal nostro compaesano sen. Antonio Perrino e dall'allora consigliere provinciale dr. Gilberto De Nitto che prevedeva la creazione a Latiano di un Istituto Socio Psicopedagico per bambini trasformato, ahimè, subito dopo la sua costruzione, in succursale dell'OPIS di Lecce che ha ospitato per molti anni circa 60 disabili psichici. Allorquando, grazie alla legge Basaglia, si procedette alla soppressione degli ospedali psichiatrici la struttura passata, che io sappia, alla ASL è rimasta completamente chiusa e lasciata, come tutte le cose di proprietà pubblica, alla mercè di vandali e ladri. E' chiaro che questa struttura avrebbe oggi bisogno di finanziamenti per renderla agibile.
La seconda struttura, completamente agibile, è l'Istituto Caterina Scazzeri volgarmente detto "Ospizio" trasformato dalla Amministrazione De Giorgi in Azienda Speciale e poi pervicacemente mantenuta in vita dalla Amministrazione Maiorano. Struttura questa che ha accumulato solamente ingenti debiti tanto da essere chiusa. Essa potrebbe benissimo essere adibita ad OSPEDALE DI COMUNITA'.
Cosa manca? La volontà politica?
A TE LA RISPOSTA!
f.to: Vittorio Madama”.
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