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sabato 6 giugno 2020

Madama sull'esproprio "eredi Margherita" per la nascente Zona Pip: "per la Cassazione legittimo il procedimento del Comune di Latiano"

Riceviamo e pubblichiamo:

"TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE

Nel lontano 1978 l'allora assessore all'Urbanistica, che scrive questa nota, insieme al Sindaco dell'epoca dopo un iter durato molti anni, procedette alla occupazione dei terreni per la realizzazione del Piano degli Insediamenti  Produttivi (P.I.P.) terreni  di propietà dell'allora signora ELIA FILOMENA e dopo degli eredi Margherita.
Ebbene negli anni successivi si è proceduto all'esproprio provvisorio e poi a quello definitivo. Nel 1992 la proprietaria del suolo signora Elia Filomena, esercitando un suo diritto, citava  in giudizio il Comune di Latiano per sentirlo condannare al risarcimento dei danni rinvenienti dalla illegittima occupazione dei terreni di sua proprietà.
Il comune si costituì in giudizio e da allora sempre e comunque per una gran parte degli amministratori comunali che si sono succeduti la responsabilità sulla illegittimità della occupazione dei suoli era addossata, sia pur velatamente, al sottoscritto considerato l'artefice dell'iter burocratico espropriativo della zona industriale.
Purtroppo sia in prima istanza che in seconda i giudici hanno dato ragione alla ricorrente per cui il Comune di Latiano ha dovuto sborsare agli eredi Margherita la considerevole somma di euro 2.169.128 ( duemilionicentosessantanovemila euro equivalenti a quattromiliardi e quattrocento milioni delle vecchie lire). Siccome però il tempo è galantuomo, la suprema Corte di Cassazione con sentenza n.27303/2018 ha dichiarato invece legittimo il procedimento di esproprio annullando così le sentenze di primo e secondo grado. In virtù di questa sentenza inappellabile gli eredi Margherita devono quindi resituire la suddetta somma (2.169.128 euro) oltre gli interessi maturati nonchè le spese di giudizio. Insomma una bella somma che il Comune, per farvi fronte, dovette chiedere all'epoca un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti e la cui restituzione è costata ai cittadini la perdita sicuramente  di qualche servizio comunale. Beninteso questo mio intervento non è contro gli eredi Margherita che hanno esercitato un loro diritto; bensì nei confronti di chi superficialmente ha nel corso degli anni condannato l'operato degli amministratori che allora erano in prima fila e a cui la sentenza della Corte di Cassazione oggi ha dato ragione.
La presente nota è indirizzata al Sindaco Maiorano perchè consenta ai sensi dell'art.5 comma 2 del D.Lgs 33/2013 come modificato dal D.Lgs. 97/2016 l'accesso del sottoscritto agli atti per verificare, da semplice cittadino, l'iter della intera pratica per poi darne esatta informazione ai cittadini specialmente dopo il silenzio assordante dell'Amministrazione Comunale sulla vicenda.
E' proprio il caso di dire: tutti i nodi vengono al pettine
Latiano lì 05.06.2020
f.to: Vittorio MADAMA".

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