Riceviamo e pubblichiamo:
"Ai Cittadini,
agli amici di impegno politico e di vita,
a tutti coloro che sognano una Latiano ancora migliore.
Cinque anni fa, spinto da un gruppo di amici decidevo, con la condivisione della mia famiglia, di raccogliere una grande sfida: servire il mio paese da primo cittadino. Non è facile descrivere cosa ho provato il giorno in cui mi hanno chiesto di rappresentarli e forse nemmeno sarebbe giusto farlo, perché certe sensazioni si portano dentro e si custodiscono gelosamente. Avevo deciso di mettermi in gioco in prima persona per senso civico e con senso del dovere, che purtroppo o per fortuna, i miei genitori mi hanno trasmesso. Dopo un’entusiasmante campagna elettorale arrivò l’esaltante vittoria. Una vittoria forse inaspettata, di una coalizione senza alcun simbolo partitico a fare da traino. Questi cinque anni sono volati via in un soffio, nonostante un impegno sincero che ha visto molti momenti difficili e scelte coraggiose. Tra le criticità e le sofferenze più importanti ricordo il cambio della maggioranza uscita vittoriosa dalla tornata elettorale e quindi la “separazione politica“ da alcuni amici con i quali avevo condiviso il programma elettorale e i primi atti politici e amministrativi. Decisione assunta per il bisogno di accelerare il passo con maggiore velocità decisionale rendendo l’attività amministrativa più fluida ed efficace per il bene del territorio. Quando la crisi politica si concretizzò mi trovai innanzi ad un bivio, con due strade da scegliere: o far Commissariare il Comune per andare, entro un periodo più o meno lungo, ad elezioni o provare a far cambiare marcia alla residuale compagine con un programma integrato che partisse da quanto di buono si era già fatto e con l'appoggio di consiglieri disposti a non scappare di fronte alle responsabilità a dare risposte concrete al territorio. La scelta, valutabile dai cittadini, cadde sulla seconda ipotesi.
In questi anni, vi posso garantire, l’impegno è stato davvero tanto, con sacrifici importanti. Il lungo elenco degli obiettivi conseguiti sarà esplicitato in altre sedi ed in altri momenti lasciando, logicamente ai cittadini, il diritto di valutarlo serenamente ed obiettivamente. In tale periodo di tempo credo di aver dimostrato come sia possibile amministrare, avendo rispetto delle persone, comportandosi con equità e correttezza, cercando di essere il primo cittadino sopratutto nel dare l’esempio.
A pochi mesi dalla fine della consiliatura, mi è stato chiesto di continuare a mettere a servizio della nostra Città la mia persona, la mia professionalità e l'esperienza politica amministrativa maturata in questi anni. Innanzi a tale richiesta ho pensato che continuare ad essere un bravo (spero) padre e marito, un onesto professionista e un buon (spero) sindaco sarebbe stato troppo difficile. Dopo una ponderata valutazione ho maturato la convinzione che una riproposizione della mia candidatura avrebbe rappresentato un riconoscimento delle energie spese, degli sforzi profusi, del lavoro compiuto in questi anni. Con l’umiltà di chi ha sempre inteso la politica con spirito di “servizio alla città” e non viceversa, con questo pubblico documento, comunico alla città la mia ricandidatura con l’appoggio di chi mi ha accompagnato in questa splendida avventura e con l’essenziale sostengo del mio Presidente del Consiglio Dott. Gabriele Argentieri che pubblicamente ringrazio per la correttezza, lealtà e fiducia che continua a riporre nella mia persona e nel relativo operato politico- amministrativo. Mi ricandido perchè ritengo che vi sia il diritto- dovere di conoscere quello che è il giudizio dei cittadini su quello che si è realizzato e su quello che si vorrà fare.
Quindi si apre una nuova stagione in cui oltre ai singoli dovranno vincere le idee e gli sforzi condivisi di un insieme, di un’intera città. Si ripartirà con la coalizione esistente ma sarò fortemente impegnato a favorire il recupero delle energie vitali della nostra comunità. Somma di intelligenze, di organismi, di movimenti, di capacità e di punti di vista devono essere coinvolte il più possibile nei prossimi processi di partecipazione da cui scaturiranno nuove idee, nuovi progetti e sicuramente risultati migliori per la città. Deve essere valorizzata e sostenuta quella rete fatta di partecipazione generosa, spontanea e benefica che, parte del più generale volontariato civile, si occupa delle disuguaglianze ma anche della dimensione culturale per rispondere alla necessità di curare le relazioni di chi è in difficoltà e al margine della società. L'area di riferimento politico resta quella popolare e moderata. Perciò, raccoglierò tutto il mio coraggio e la mia passione e continuerò a metterli a disposizione della nostra città anche per la prossima consiliatura.
I cittadini Latianesi, se lo vorranno, mi daranno l'onore ulteriore di essere il loro Sindaco con i miei pregi e difetti. In difetto, ritornerò a dedicare più tempo alla mia splendida famiglia e alla mia attività professionale.
Un grande abbraccio a tutti.
f.to: Mino Maiorano".
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