Riceviamo e pubblichiamo:
"Piccole interventi per far ripartire l’edilizia
Il settore dell’edilizia è stato protagonista, negli ultimi decenni,di una forte contrazione dovuta all’avanzare della crisi economica che ha provocato una riduzione degli investimenti, pubblici e privati, nel settore urbanistico.
L’assenza di capitali in circolazione ha bloccato, quindi, tutta l’economia che si sviluppa normalmente intorno a questo settore, immobilizzando di conseguenza un intero indotto che va dalle imprese edili a quelle di impiantistica.
Molte famiglie si sono ritrovate così sul lastrico, costrette a sopravvivere con i risparmi accumulati negli anni precedenti o peggio a pagare leasing di attrezzature e macchinari acquistati quando non si temeva il peggio.
Se a livello nazionale l’imminente futuro non promette nulla di buono, a causa di un governo incapace di programmare e di indirizzare le dovute risorse nell’economia reale, a Latiano di certo non si brilla per capacità e dinamicità amministrativa.
A distanza di un annole promesse del sindaco Maiorano, sulla realizzazione di un nuovo strumento urbanistico, sono rimaste disattese e del PUG (Piano Urbanistico Generale) non si vede nemmeno l’ombra. “Lo realizzeremo nell’arco del primoanno!” tuonava dodici mesi fa l’avv. Maiorano nel confronto pubblico in piazza, con gli altri candidati sindaco.E se il PUG non c’è, la stessa cosa non si può dire in merito all’affidamento di nuovi e “profumati” incarichi - pagati con i soldi dei latianesi - a tecnici che dovrebbero analizzare la situazione urbanistica della nostra città per redigere il suddetto documento.
Ma qual è la realtà urbanistica,di oggi, a Latiano?
Nel centro urbano della nostra città ci sono circa 1200 case vuote/abbandonate o da ristrutturare (così come riportato nel DPP), le concessioni edilizie sono rilasciate sulle direttive di un vecchissimo piano regolatore (Piano Di Fabbricazione) degli anni ’70,costituito da poche paginette e spesso la burocrazia degli uffici rende difficoltoso, per non dire impossibile,lo sviluppo di pratiche edilizie che potrebbero seguire sicuramente delle procedure autorizzative più snelle.
A tal proposito, nell’attesa che l’amministrazione comunale si adoperi seriamente nell’adozione del PUG, proponiamo che l’attuale Piano Regolatore venga aggiornato dagli uffici competenti o nel caso da un’apposita commissione tecnica, sulla base delle più recenti norme in ambito urbanistico. Inserireinfatti le procedure di SCIA (segnalazione certificata di inizio attività - legge 9.8.2013 n. 98 c.d. Decreto del Fare)nel Piano Regolatore, consentirebbe al cittadino - dopo aver presentato all'Amministrazione comunale un'apposita segnalazione asseverata da un tecnico abilitato -di eseguire in tempi brevilavori edilizi (a parità di volumetria e sagomatura esistenti) sull'immobile di sua proprietà.
Con la SCIA le tempistiche del processo autorizzativo verrebbero notevolmente accorciateed allo stesso tempo l’amministrazione comunale, nel termine di 30 giorni dalla presentazione della domanda, può avvalersi di effettuare verifiche e controlli ed eventualmente emettere un provvedimento di divieto di prosecuzione dell'attività qualora il progetto sia in contrasto con le legislazione in materia.
L’aggiornamento del Piano Regolatore e l’adozione del protocollo informatico (quest’ultimo previsto nelle P.A. dalDecreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165) sono due valide azioniche potrebbero consentire una sburocratizzazione degli uffici comunali e la ripartenza del settore edile a Latiano.
Partire dal piccolo, dal recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente (magari con forme di incentivazione fiscalecome riportato nel progetto ideale globale del sindaco Maiorano), promuovere l’efficientamento energetico sugli edifici privati”sono le uniche soluzione, a nostro avviso, per dare impulso alle aziende già esistenti e per favorire la nascita di nuove imprese/professionalità che si affacciano nell’ormai dirompente settore dell’edilizia “green” ecosostenibile.
f.to: Gli attivisti di Latiano5stelle".
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