Riceviamo e pubblichiamo:
"PSI Latiano in merito agli scrutatori -
Come diceva il nostro storico maestro e compagno Pietro Nenni, un fatto , anche il più modesto, conta più di una montagna di ipotesi.
La politica della riflessione e dell'ascolto può portare a dei risultati che (se pur piccoli) non sono certo da cestinare. La politica del lancio delle torte in faccia non solo non convince ma neppure interessa più alla gente che è stanca di assistere a inutili litigi mentre la barca affonda.
La decisione del sorteggio degli scrutatori può apparire come cosa insignificante ma non è così. Ovviamente c'è chi vede il bicchiere mezzo vuoto e chi lo vede mezzo pieno, e c'è anche chi fa il pendolare sul treno degli scontenti, forse perché spera di cavarne qualcosa dalle imminenti elezioni europee e anche perché spesso avviene, e questo in linea generale, che nel clima del malessere diffuso, qualunque cosa si faccia non vada mai bene se a farla, è l'avversario politico. Ricordando a tutti che in politica (fermo restando che ognuno deve sempre battersi per le proprie idee) la ragione assoluta non esiste, e che la politica stessa è fatta di scelte, di decisioni (più o meno sagge e più o meno condivise) e di compromessi. Certo che dovrebbe essere fatta sempre con trasparenza e lealtà. Comunque non si può ridurre tutto ad una vittoria o ad una sconfitta. Ci deve essere sempre la strada del dialogo da portare avanti tra tutte le forze in campo, ognuna delle quali attraverso il suo metro decisionale, cerca di offrire il suo contributo.
Gli scrutatori per le prossime elezioni europee del 25 maggio saranno comunque sorteggiati, decisione che riteniamo giusta e ben ponderata, oltre che priva di alcuna esagerazione.
Sorteggio sia, in nome della trasparenza e dell'imparzialità, per scacciare dal terreno della politica in generale, anche il più piccolo sospetto attorno ai "soliti nomi", questa volta esclusi (tutti gli scrutatori che hanno ricoperto il ruolo di scrutinatori dal 2010 al 2013) per decisione della commissione elettorale. Esagerato sarebbe stato escludere tutti i candidati occupati per lasciare spazio ai soli disoccupati. Anche questa ipotetica scelta, che si sarebbe anche potuta intraprendere, sarebbe potuta apparire, agli occhi di qualche altra forza politica con una visione differente, come scelta estrema o addirittura discriminante, o ancor peggio additata come "torbida manovra elettorale". Occorre equilibrio e saggezza nelle scelte politiche che comunque è necessario che siano sempre condivise.
I disoccupati vanno semmai aiutati diversamente, creando le condizioni per favorire lo sviluppo del territorio e le possibilità di inserimento nel mondo lavorativo, impresa ben più complicata e che richiede molti più sforzi. Non si ridurrebbe certo la loro condizione di disagio con la scelta di impiegarli come scrutatori soltanto durante le elezioni. Cerchiamo quindi di essere tutti un po' più ragionevoli.
Ovviamente il regolamento comunale sulla nomina degli scrutatori si potrebbe anche migliorare, rispettando in primis la parità di genere nella selezione - 50% uomini - 50% donne e per ognuno dei due gruppi il 50% di candidati appartenenti a fasce sociali svantaggiate- ma affrontare un tema di discussione come questo proprio a ridosso di elezioni politiche europee significa creare solo caos. La parola caos è l'unica a dover essere bandita oggi dalla politica.
f.to: Cristian Parabita - PSI Latiano".
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