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sabato 23 marzo 2013

Tutte le manifestazioni per la Settimana Santa


Riceviamo e pubblichiamo: 

"LA PASQUA A LATIANO
La Pasqua nella tradizione del nostro territorio è forse una delle festività religiose e civili più sentite dalla popolazione. Un tempo iniziava già con il mercoledì delle ceneri: preludio tragico dell'intera Quaresima in cui non si mangiava carne. Diverse le tradizioni che ancora si conservano,  come le Via Crucis che vengono celebrate ogni venerdì in alcune  Chiese parrocchiali, in particolare nella Chiesa di Sant'Antonio, gestita dalla Confraternita dei Morti e proprietaria delle statue dei Misteri, portate in spalla la sera del venerdì santo.
I riti della Settimana Santa latianese sono caratterizzati da una forte essenzialità mistica e poco folcloristici. A partire dalla Domenica delle Palme c'è una forte partecipazione  della popolazione nel radunarsi in Via Mesagne per la benedizione collettiva della Palme: gioiosa  anticipazione della Pasqua di Resurrezione. Grossi fasci di ulivo portate a spalla da cittadini vengono benedetti da don Antonio Ribezzi per poi essere regalati, come simbolo di pace agli amici o parenti, o piantati  sui terrazzi delle case  come segno  di buon auspicio e protezione.
La sera del Giovedì Santo si celebra la solenne liturgia della "Cena Domini" in tutte le chiese,  in particolare nella Chiesa matrice. Al termine di questa liturgia  il "Santissimo" protetto dal corpo dell'officiante  viene traslato con una processione interna alla chiesa nel "Sepolcro" appositamente addobbato con  fiori e germogli di grano.  Tutte  le "campane"  vengono messe a tacere sino alla resurrezione del Cristo  e da  quel momento le chiese, aperte per tutta la notte, diventono luogo di veglia  sino al giorno dopo. La tragicità della settimana Santa  si raggiunge con la liturgia della Passione e del bacio della Croce del venerdì santo nella chiesa di Sant'Antonio e si conclude con la processione dei Misteri, preannunciata dal suono di una tromba e da vecchi strumenti a percussione (trenule e trac-trac) e caratterizzata da un silenzio abissale.
Altro momento mistico è la processione dell'Addolorata  che si tiene alla prime luci dell'alba del sabato, composta  per la maggior parte da  donne,  in cui la Madonna (ogni anno appartenente ad una Confraternita diversa)  addobbata da un ricco  abito e lungo mantello nero e col cuore trafitto da un pugnale, sorretta da giovani donne vestite a lutto, cerca in tutte le chiese del paese   il figlio, tra canti e Misere.
Non mancano le tradizioni culinarie  e la preparazione di  prodotti enogastronomici rituali  ( pasta fatta in casa  con mollica del pane  del giovedì santo, "puddicastri" ricchi di uova,  da regalare ai fidanzati il giorno di Pasqua, agnello al forno, piatto tipico del giorno pasquale  o il "marro"  e la minestra di  erbe selvatiche  per il giorno di pasquetta o ancora i  dolci di mandorla, pasta reale, pasta di cannella (fatta lievitare naturalmente  durante tutto il periodo della quaresima e poi condita con pasta reale e marmellata).
Affianco alle  tradizioni la città di Latiano, da anni, mette in scena altre  rappresentazioni:
MATER DOLOROSA: un percorso narrativo e musicale a cura di Tonino Papadia che si terrà nella Chiesa di Sant'Antonio domenica 24 marzo  2013, alle ore 19,30;
TUTTO E' COMPIUTO: rappresentazione teatrale  a cura dell'associazione I Teatranti,  con la regia di Giuseppe D'Angelo che si terrà in Piazza Umberto I, martedì 26 marzo, con  inizio alle ore 20,00
Dal 2 8 al 31 marzo due mostre possono essere visitate nel centro storico:  la prima SACRIMMAGINI: le statue della passione in cartapesta policroma del M.tro Pietro Balsamo a cura della Pro Loco si terrà nei locali della Torre del Solise, sede del Centro Infomativo turistico e la seconda RICORDI IN MOSTRA: fotografia, proiezioni, oggetti e costumi a cura dell'associazione "Fuori dal comune" sarà allestita nei locali del Museo della Ceramica, in Via Santa Margherita".

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LA VOCE DI LATIANO: il blog dei latianesi