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martedì 30 ottobre 2012
Riordino province: il consiglio comunale di Latiano ha scelto Lecce
Riportiamo di seguito la delibera del consiglio comunale n. 45 del 29.10.2012, tratta dall'ALBO PRETORIO - PORTALE DEL CITTADINO pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Latiano, consultabile all'indirizzo: www.comune.latiano.br.it :
"Riordino delle Province- Nuove determinazioni
L’anno Duemiladodici il giorno Ventinove, del mese Ottobre, alle ore 9:50, nella sala consiliare
sita in Via Spinelli.
Alla prima convocazione in sessione straordinaria, che è stata partecipata ai Signori Consiglieri a norma di legge, risultano presenti:
DE GIORGI ANTONIO
DE PUNZIO SALVATORE
ARGENTIERI GABRIELE
BRUNO GIOVANNI
VITALE GIUSEPPE
CARBONE EMANUELE
MAGLIE SALVATORE
GAGLIONE ANGELO
RUBINO COSIMO
NATALE GIUSEPPE
CAVALLO TOMMASO
CONVERTINI SERGIO
CAFORIO ANGELO
DELLI FIORI ANTONIO
CALCAGNO GIOVANNI
DE FALCO COSIMO
PASCARIELLO DANIELE
(assenti i consiglieri RUGGIERO CLAUDIO, VITALE MAURO, GIOIELLO ANTONIO E BRUNO PASQUA).
Risultato che gli intervenuti sono in numero legale:
Presiede il Signor DE PUNZIO SALVATORE nella sua qualità di PRESIDENTE
-Partecipa il Segretario Generale FLORE dott.ssa CARMELA
-La seduta è pubblica
Il Presidente dichiara aperta la discussione sull’argomento in oggetto, regolarmente iscritto all’ordine del
giorno, premettendo che sulla proposta della presente deliberazione:
-il Responsabile del servizio interessato, ha espresso parere favorevole per quanto concerne la regolarità tecnica
-il Responsabile di Ragioneria, ha espresso parere favorevole per quanto concerne la regolarità contabile ai sensi dell’art. 49 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267
Alle ore 09:50 il Presidente dichiara aperta la seduta.
Alle ore 10:10 il cons. Gaglione propone una breve sospensione affinché possano riunirsi i capigruppo per discutere in merito all’argomento. La proposta viene accolta alla unanimità.
Alla ripresa dei lavori (ore 10:20), intervengono nel dibattito diversi consiglieri, i cui interventi sono riportati nel verbale in atti.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista la propria precedente deliberazione n. 34 del 26.09.2012, con la quale questo Consiglio Comunale formulava alcune proposte circa le soluzioni più soddisfacenti per questo Ente in merito al riordino delle Province;
Che i competenti organi hanno chiesto ai Consigli Comunali degli Enti interessati di proporre soluzioni univoche e quindi esprimersi con chiarezza circa l’adesione;
Sentiti gi interventi susseguitisi;
Visto il deliberato assunto da diversi Comuni della Provincia di Brindisi;
Con voti favorevoli 14, contrari Zero, Astenuti 3 (Maglie, Vitale G., Carbone), anche per quanto attiene alla immediata eseguibilità;
DELIBERA
1 – di chiedere l’adesione del Comune di Latiano alla Provincia di Lecce;
2 – di inviare la presente deliberazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Affari Interni, al Presidente della Giunta Regionale al Presidente della Provincia di Lecce;
3 – di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile.
Il presente verbale, salva l’ulteriore lettura e sua definitiva approvazione nella prossima
seduta, viene sottoscritto come segue.
IL SEGRETARIO GENERALE (FLORE dott.ssa CARMELA)
IL PRESIDENTE (DE PUNZIO SALVATORE)
IL CONSIGLIERE ANZIANO (ARGENTIERI dott. GABRIELE)".
(fonte: www.comune.latiano.br.it - Albo Pretorio)
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COMUNICATI E INTERVENTI ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
Messapia Rugby - Matera Rugby 31-3
Dalla società "Messapia Rugby", che disputa i propri incontri casalinghi sul terreno di gioco di Latiano (zona 167), riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato:
"
Mesagne (BR), 29/10/2012
Il Messapia gioca la quarta partita consecutiva in casa ospitando la neoformazione del Matera. Il primo tempo è all' insegna dell' equilibrio: i padroni di casa entrano in campo evidentemente poco motivati e sottovalutando gli avversari che invece si rivelano aggressivi e ben organizzati, soprattutto nelle fasi statiche. Inoltre l' arbitro non intende farsi sfuggire di mano una partita che appare piuttosto tesa e non esita a sventolare cartellini gialli, costringendo prima il Messapia e poi il Matera a giocare con l' uomo in meno. Proprio durante l' inferiorità numerica lucana il Messapia sblocca la partita: a seguito dell' ennesimo fallo i giallo-blu guadagnano una punizione a pochi metri dalla linea di meta, Calavita batte rapidamente cogliendo impreparata la difesa e schiaccia in meta. De Mauro aggiunge i 2 punti della trasformazione.
Il Matera si riversa in avanti in maniera piuttosto disordinata ma evidentemente incisiva e grazie ad una punizione accorcia le distanze. Prima del finire del tempo, l' apertura De Mauro avrebbe la possibilità di ripristinare il gap ma il suo calcio di punizione termina fuori dai pali. Durante l' intervallo Coach Salustri striglia i suoi e detta le indicazioni per raggiungere la vittoria: queste ultime vengono recepite egregiamente dai messapi che entrano in campo con altro piglio.
Il Messapia spinge i lucani all' interno della propria 22 e dopo pochi minuti va ancora in meta, stavolta con il centro Dimonte, abile a trovare un buco nella difesa avversaria. De Mauro trasforma portando il parziale sul 14-3. I giallo blu sono adesso galvanizzati e concentrati; in pochi minuti riescono a chiudere la partita, sfruttando anche l' espulsione del mediano di mischia lucano, reo di un ennesimo brutto fallo: conquistano prima un calcio di punizione che De Mauro trasforma e successivamente realizzano un’altra meta, stavolta con Carparelli, lesto terminale di un' azione ben orchestrata dalla linea dei trequarti. De Mauro, seppur da posizione defilata, trasforma ancora. La partita sembra ormai chiusa ma il Messapia non è domo e prima della chiusura del match conquista la quarta meta e il conseguente punto di bonus: gli avanti organizzano una maul capace di avanzare per diversi metri e quando la spinta è ormai svanita da essa si stacca palla in mano Calavita che va a schiacciare proprio in mezzo ai pali, rendendo facile la trasformazione di De Mauro, che fissa il risultato sul 31-3 finale.
Ulteriore nota positiva sono anche i numerosi esordi assoluti nella formazione del Messapia: ben 4! L' allargamento della rosa infatti offre a Coach Salustri varietà di scelte ma soprattutto garantisce la crescita tecnica della squadra durante gli allenamenti.
Formazione Messapia Rugby: Dellomonaco Antonio, Calavita Andrea, Colagrande Roberto, Perrucci Florian, Giancano Francesco, Notaristefano Carmine, Cacciatore Danilo, Facecchia Giancarlo, Baldari Salvatore, De Mauro Ermes, Carparelli Gabriele, Lacava Giuseppe, Caroppo Stefano, Urgesi Carlo, Maggiore Francesco, Garibaldi Carmelo, Scalinci Cristian, Dimonte Angelo, Rosato Cosimo, Polito Francesco, Mannarinni Mattia, Ligorio Roberto. Coach: Salustri Michele".
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FACCIAMO UN IN BOCCA AL LUPO PER IL PROSIEGUO DEL CAMPIONATO DI CATEGORIA ALLA SOCIETA' DI MESAGNE "Messapia Rugby", CHE VIENE OSPITATA PRESSO IL CAMPO DI ZONA 167 A LATIANO (BRINDISI)!
Comunicati stampa all'indirizzo: latiano.splinder@libero.it
"
Mesagne (BR), 29/10/2012
Il Messapia gioca la quarta partita consecutiva in casa ospitando la neoformazione del Matera. Il primo tempo è all' insegna dell' equilibrio: i padroni di casa entrano in campo evidentemente poco motivati e sottovalutando gli avversari che invece si rivelano aggressivi e ben organizzati, soprattutto nelle fasi statiche. Inoltre l' arbitro non intende farsi sfuggire di mano una partita che appare piuttosto tesa e non esita a sventolare cartellini gialli, costringendo prima il Messapia e poi il Matera a giocare con l' uomo in meno. Proprio durante l' inferiorità numerica lucana il Messapia sblocca la partita: a seguito dell' ennesimo fallo i giallo-blu guadagnano una punizione a pochi metri dalla linea di meta, Calavita batte rapidamente cogliendo impreparata la difesa e schiaccia in meta. De Mauro aggiunge i 2 punti della trasformazione.
Il Matera si riversa in avanti in maniera piuttosto disordinata ma evidentemente incisiva e grazie ad una punizione accorcia le distanze. Prima del finire del tempo, l' apertura De Mauro avrebbe la possibilità di ripristinare il gap ma il suo calcio di punizione termina fuori dai pali. Durante l' intervallo Coach Salustri striglia i suoi e detta le indicazioni per raggiungere la vittoria: queste ultime vengono recepite egregiamente dai messapi che entrano in campo con altro piglio.
Il Messapia spinge i lucani all' interno della propria 22 e dopo pochi minuti va ancora in meta, stavolta con il centro Dimonte, abile a trovare un buco nella difesa avversaria. De Mauro trasforma portando il parziale sul 14-3. I giallo blu sono adesso galvanizzati e concentrati; in pochi minuti riescono a chiudere la partita, sfruttando anche l' espulsione del mediano di mischia lucano, reo di un ennesimo brutto fallo: conquistano prima un calcio di punizione che De Mauro trasforma e successivamente realizzano un’altra meta, stavolta con Carparelli, lesto terminale di un' azione ben orchestrata dalla linea dei trequarti. De Mauro, seppur da posizione defilata, trasforma ancora. La partita sembra ormai chiusa ma il Messapia non è domo e prima della chiusura del match conquista la quarta meta e il conseguente punto di bonus: gli avanti organizzano una maul capace di avanzare per diversi metri e quando la spinta è ormai svanita da essa si stacca palla in mano Calavita che va a schiacciare proprio in mezzo ai pali, rendendo facile la trasformazione di De Mauro, che fissa il risultato sul 31-3 finale.
Ulteriore nota positiva sono anche i numerosi esordi assoluti nella formazione del Messapia: ben 4! L' allargamento della rosa infatti offre a Coach Salustri varietà di scelte ma soprattutto garantisce la crescita tecnica della squadra durante gli allenamenti.
Formazione Messapia Rugby: Dellomonaco Antonio, Calavita Andrea, Colagrande Roberto, Perrucci Florian, Giancano Francesco, Notaristefano Carmine, Cacciatore Danilo, Facecchia Giancarlo, Baldari Salvatore, De Mauro Ermes, Carparelli Gabriele, Lacava Giuseppe, Caroppo Stefano, Urgesi Carlo, Maggiore Francesco, Garibaldi Carmelo, Scalinci Cristian, Dimonte Angelo, Rosato Cosimo, Polito Francesco, Mannarinni Mattia, Ligorio Roberto. Coach: Salustri Michele".
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FACCIAMO UN IN BOCCA AL LUPO PER IL PROSIEGUO DEL CAMPIONATO DI CATEGORIA ALLA SOCIETA' DI MESAGNE "Messapia Rugby", CHE VIENE OSPITATA PRESSO IL CAMPO DI ZONA 167 A LATIANO (BRINDISI)!
Comunicati stampa all'indirizzo: latiano.splinder@libero.it
lunedì 29 ottobre 2012
La "Iena" Elena Di Cioccio ospite di Idea Radio per la "LILA"
Riceviamo e pubblichiamo:
"LILA – PROGETTO DONNA HIV- SU IDEA RADIO ELENA DI CIOCCIO
Domani mattina, martedì 30 ottobre, nel corso del programma mattutino “Il Territorio In Diretta” condotto da Antonio Ligorio, alle 11:40 sarà ospite Elena di Cioccio testimonial della campagna di sensibilizzazione LILA.
In occasione del suo 25° anniversario, LILA Onlus - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids lancia una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi tramite SMS solidale al 45508, dal 28 ottobre al 3 novembre, a sostegno del progetto “DONNA - prevenzione al femminile”, con l'obiettivo di informare e sensibilizzare le donne su come affrontare questo problema.
I casi di HIV oggi in Italia sono in continuo aumento: la prima causa di infezione è il rapporto sessuale non protetto. Si stima che in dieci anni, dal 1998 al 2009, i casi attribuibili a trasmissione sessuale nel nostro Paese siano aumentati dal 13,3 al 79% del totale delle diagnosi di positività all'HIV. In questo contesto, per una serie di fattori biologici, sociali e culturali, a essere maggiormente a rischio sono proprio le donne.
Con i fondi raccolti LILA Onlus sosterrà un intervento mirato alla popolazione femminile con attività di informazione sulla prevenzione dell'HIV e con iniziative sul territorio nazionale, tra cui linee telefoniche dedicate, sportelli di ascolto nelle sedi locali, produzione e diffusione di materiali informativi.
A rendere le donne un gruppo particolarmente a rischio sono false credenze e ostacoli per superare i quali è necessario migliorare la conoscenza dell’HIV.
Le donne pensano di non essere a rischio perché sono convinte che l’HIV non le riguardi, oppure perché hanno una relazione di coppia stabile. In realtà, molte di loro contraggono l’HIV dal proprio marito o dal partner che ha rapporti non protetti al di fuori della coppia. Oggi, a rischiare di più sono gli eterosessuali. E nonostante i comportamenti per la prevenzione del rischio di trasmissione siano noti, l’Italia rimane all'ultimo posto in Europa nell'uso del profilattico.
LILA Onlus, per questa campagna, potrà contare sul prezioso appoggio di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, della televisione e della musica. Tra questi testimonial d’eccezione è la conduttrice televisiva Elena Di Cioccio, conosciuta come dai più come Iena nella nota trasmissione, che ha prestato la propria immagine per la campagna di comunicazione".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"LILA – PROGETTO DONNA HIV- SU IDEA RADIO ELENA DI CIOCCIO
Domani mattina, martedì 30 ottobre, nel corso del programma mattutino “Il Territorio In Diretta” condotto da Antonio Ligorio, alle 11:40 sarà ospite Elena di Cioccio testimonial della campagna di sensibilizzazione LILA.
In occasione del suo 25° anniversario, LILA Onlus - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids lancia una campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi tramite SMS solidale al 45508, dal 28 ottobre al 3 novembre, a sostegno del progetto “DONNA - prevenzione al femminile”, con l'obiettivo di informare e sensibilizzare le donne su come affrontare questo problema.
I casi di HIV oggi in Italia sono in continuo aumento: la prima causa di infezione è il rapporto sessuale non protetto. Si stima che in dieci anni, dal 1998 al 2009, i casi attribuibili a trasmissione sessuale nel nostro Paese siano aumentati dal 13,3 al 79% del totale delle diagnosi di positività all'HIV. In questo contesto, per una serie di fattori biologici, sociali e culturali, a essere maggiormente a rischio sono proprio le donne.
Con i fondi raccolti LILA Onlus sosterrà un intervento mirato alla popolazione femminile con attività di informazione sulla prevenzione dell'HIV e con iniziative sul territorio nazionale, tra cui linee telefoniche dedicate, sportelli di ascolto nelle sedi locali, produzione e diffusione di materiali informativi.
A rendere le donne un gruppo particolarmente a rischio sono false credenze e ostacoli per superare i quali è necessario migliorare la conoscenza dell’HIV.
Le donne pensano di non essere a rischio perché sono convinte che l’HIV non le riguardi, oppure perché hanno una relazione di coppia stabile. In realtà, molte di loro contraggono l’HIV dal proprio marito o dal partner che ha rapporti non protetti al di fuori della coppia. Oggi, a rischiare di più sono gli eterosessuali. E nonostante i comportamenti per la prevenzione del rischio di trasmissione siano noti, l’Italia rimane all'ultimo posto in Europa nell'uso del profilattico.
LILA Onlus, per questa campagna, potrà contare sul prezioso appoggio di numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, della televisione e della musica. Tra questi testimonial d’eccezione è la conduttrice televisiva Elena Di Cioccio, conosciuta come dai più come Iena nella nota trasmissione, che ha prestato la propria immagine per la campagna di comunicazione".
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Calcio - Promozione: Latias-Casarano 2-0
Riceviamo e pubblichiamo:
"Il Casarano Calcio si conferma vera corazzata del campionato di cadetteria Pugliese. La squadra di mr. Longo arriva al comunale di Latiano forte delle sue 5 vittorie nelle prime 5 partite (con un turno di riposo) e con una differenza reti che la vede prima tra tutte le altre squadre del girone B.
Il Latiano di mr. Miglietta, invece, vuole dimostrare di essere una buona squadra e che i 4 punti guadagnati (1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte) sono solo frutto di un inizio di campionato bagnato dalla mala sorte.
La partita inizia in maniera equilibrata. Nonostante il gap non indifferente in classifica, la squadra di Latiano tiene bene all'altezza del centrocampo e riesce anche a proporsi in avanti con il solo Iunco lasciato a gestire il reparto offensivo coadiuvato dal supporto di Muri a sinistra con un insolito numero 9 e Di Presa a destra.
Al 23' del primo tempo Muri da sinistra scarica su Commendatore che prova a impensierire D'Agostino, quest'ultimo si fa trovare pronto con una presa plastica.
La prima rete della giornata arriva però al 30' minuto del primo tempo su calcio piazzato. Al limite dell'area di rigore sul vertice basso destro dell'area difesa da Lamarina, capitan Turrisi stende Salvadore con una movimento scomposto. Il calcio di punizione battuto da Regner di sinistro, disegna una traiettoria per la testa di Tamborrino, che insacca facilmente sul secondo palo difeso da Lamarina.
L'ultima "occasione" per il Latiano arriva allo scadere del primo tempo, quando un modesto tiro di Commendatore termina a 1 metro dal palo sinistro di D'Agostino.
Nel secondo tempo il Casarano entra in campo più motivato e deciso a rimpinguare il già abbondante bottino di gol stagionali. Già all 8' minuto Regner impegna Lamarina che faticosamente respinge con i pugni. Al 20' minuto, l'ottimo De Razza, da destra, fa partire un cross preciso per la testa di Fraschini, che colpisce l'incrocio dei pali opposto a Lamarina battuto.
E' il preludio del gol Casaranese. Al 22' ancora De Razza ruba palla in difesa a un distratto LONOCE e scende sulla fascia mettendo dentro un cross da destra all'altezza della linea di fondo. Regner si conferma bomber di razza e va a segnare di testa il suo quinto gol in campionato. Anche questa volta Lamarina dimostra di essere in difficoltà non riuscendo a opporsi a dovere su una conclusione sul suo palo.
Il resto della partita procede con il Latiano che cerca in tutti i modi di evitare la figuraccia davanti ai propri tifosi, ma i tentativi di Mingolla (subentrato a Muri infortunato) e compagni d'attacco risultano vani e inconcludenti.
La partita termina dopo i 5 minuti di recpero assegnati dall'arbitro, sig. Giangregorio.
ASD Latias: Lamarina, Di Potenza, Lonoce, Carluccio, Turrisi (C), Asparra, Eleni, Commendatore (29' s.t. Gloria), Muri (20' s.t. Mingolla), Iunco (41' s.t. Valente), Di Presa. A disp. Madama, Cavaliere, Nuzzo, Tauro. All. Miglietta.
SSD Casarano Calcio: D'Agostino, Salvadore (C) (44' s.t. Aventaggiato), Margagliotti, Ruggiero, Buono, Tamborrino, Cazzato, De Razza, Regner, Fraschini (38' s.t. Scala), Verardo. A disp. Leopizzi, De Padova, Luperto, De Pascalis, Cancella. All. Longo.
Arbitro: Giangregorio di Molfetta.
Marcatori: Tamborrino (30' p.t.), Regner (22' s.t.)
Ammoniti: Turrisi (L)
Pietro Andriulo, Ufficio Stampa ASD Latias".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"Il Casarano Calcio si conferma vera corazzata del campionato di cadetteria Pugliese. La squadra di mr. Longo arriva al comunale di Latiano forte delle sue 5 vittorie nelle prime 5 partite (con un turno di riposo) e con una differenza reti che la vede prima tra tutte le altre squadre del girone B.
Il Latiano di mr. Miglietta, invece, vuole dimostrare di essere una buona squadra e che i 4 punti guadagnati (1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte) sono solo frutto di un inizio di campionato bagnato dalla mala sorte.
La partita inizia in maniera equilibrata. Nonostante il gap non indifferente in classifica, la squadra di Latiano tiene bene all'altezza del centrocampo e riesce anche a proporsi in avanti con il solo Iunco lasciato a gestire il reparto offensivo coadiuvato dal supporto di Muri a sinistra con un insolito numero 9 e Di Presa a destra.
Al 23' del primo tempo Muri da sinistra scarica su Commendatore che prova a impensierire D'Agostino, quest'ultimo si fa trovare pronto con una presa plastica.
La prima rete della giornata arriva però al 30' minuto del primo tempo su calcio piazzato. Al limite dell'area di rigore sul vertice basso destro dell'area difesa da Lamarina, capitan Turrisi stende Salvadore con una movimento scomposto. Il calcio di punizione battuto da Regner di sinistro, disegna una traiettoria per la testa di Tamborrino, che insacca facilmente sul secondo palo difeso da Lamarina.
L'ultima "occasione" per il Latiano arriva allo scadere del primo tempo, quando un modesto tiro di Commendatore termina a 1 metro dal palo sinistro di D'Agostino.
Nel secondo tempo il Casarano entra in campo più motivato e deciso a rimpinguare il già abbondante bottino di gol stagionali. Già all 8' minuto Regner impegna Lamarina che faticosamente respinge con i pugni. Al 20' minuto, l'ottimo De Razza, da destra, fa partire un cross preciso per la testa di Fraschini, che colpisce l'incrocio dei pali opposto a Lamarina battuto.
E' il preludio del gol Casaranese. Al 22' ancora De Razza ruba palla in difesa a un distratto LONOCE e scende sulla fascia mettendo dentro un cross da destra all'altezza della linea di fondo. Regner si conferma bomber di razza e va a segnare di testa il suo quinto gol in campionato. Anche questa volta Lamarina dimostra di essere in difficoltà non riuscendo a opporsi a dovere su una conclusione sul suo palo.
Il resto della partita procede con il Latiano che cerca in tutti i modi di evitare la figuraccia davanti ai propri tifosi, ma i tentativi di Mingolla (subentrato a Muri infortunato) e compagni d'attacco risultano vani e inconcludenti.
La partita termina dopo i 5 minuti di recpero assegnati dall'arbitro, sig. Giangregorio.
ASD Latias: Lamarina, Di Potenza, Lonoce, Carluccio, Turrisi (C), Asparra, Eleni, Commendatore (29' s.t. Gloria), Muri (20' s.t. Mingolla), Iunco (41' s.t. Valente), Di Presa. A disp. Madama, Cavaliere, Nuzzo, Tauro. All. Miglietta.
SSD Casarano Calcio: D'Agostino, Salvadore (C) (44' s.t. Aventaggiato), Margagliotti, Ruggiero, Buono, Tamborrino, Cazzato, De Razza, Regner, Fraschini (38' s.t. Scala), Verardo. A disp. Leopizzi, De Padova, Luperto, De Pascalis, Cancella. All. Longo.
Arbitro: Giangregorio di Molfetta.
Marcatori: Tamborrino (30' p.t.), Regner (22' s.t.)
Ammoniti: Turrisi (L)
Pietro Andriulo, Ufficio Stampa ASD Latias".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
domenica 28 ottobre 2012
Riordino province: convocato d'urgenza il consiglio comunale
E' stato convocato per domani (lunedì 29 ottobre 2012) alle ore 9:00 il consiglio comunale di Latiano - in seduta straordinaria e urgente - presso la Sala Auditorium di Palazzo Imperiali con ingresso da Via Attilio Spinelli.
Nell'occasione si discuterà di riordino delle province - nuove determinazioni, e dell'ordine del giorno proposto dal gruppo PDL, che abbiamo già pubblicato pochi giorni fa su questo blog.
I lavori del consiglio comunale verranno trasmessi in diretta da Idea Radio, anche sul web all'indirizzo: www.idearadionelmondo.it
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Nell'occasione si discuterà di riordino delle province - nuove determinazioni, e dell'ordine del giorno proposto dal gruppo PDL, che abbiamo già pubblicato pochi giorni fa su questo blog.
I lavori del consiglio comunale verranno trasmessi in diretta da Idea Radio, anche sul web all'indirizzo: www.idearadionelmondo.it
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Sciopero della fame dei 70 disabili: interrogazione dell'on. Vico (Pd) al Ministro della Salute Balduzzi
Riceviamo e pubblichiamo:
"SCIOPERO DELLA FAME DEI 70 DISABILI GRAVI
Il deputato ionico del PD Ludovico Vico interroga il Ministro della Salute Balduzzi
La drammatica vicenda dei 70 pazienti affetti da patologie gravi e invalidanti come la SLA, la distrofia muscolare e la sclerosi multipla e in sciopero della fame da 4 giorni, arriva in Parlamento.
A farsi portavoce della protesta è il Parlamentare del PD, Ludovico Vico, che in una interrogazione parlamentare chiede al Ministro della Salute Balduzzi di creare i presupposti per porre fine a questa forma così forte di dissenso che rischia di pregiudicare le già precarie condizioni di salute di questi 70 italiani.
La battaglia per l’autosufficienza di queste persone non si può limitare ad una sterile solidarietà – spiega Vico – si deve trasformare in una azione concreta che trasformi la vita di persone affette da patologie neurodegenerative progressive in una vita meritevole di essere vissuta con rispetto e dignità. Ecco perché occorre subito aprire un tavolo di confronto per discutere un Piano Organico per la non autosufficienza.
La vicenda, così come la protesta, portata avanti da numerose associazione coordinate dal Comitato 16 novembre, punta tutto sul riconoscimento di una migliore qualità della vita per queste persone costrette spesso in un letto e soggette a cure domiciliari 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Il capitolo della Spending Review legato alla non autosufficienza va subito reso un percorso praticabile nell’ottica di cure che possono essere rese direttamente al paziente e alla sua famiglia – spiega Vico – Lo dobbiamo a questi disabili gravi, a chi li accudisce tutti i giorni, e lo dobbiamo a queste persone anche per riparare un danno che il precedente Governo rese cancellando completamente il Fondo per l’autosufficienza.
Nell’interrogazione a Balduzzi l’on. Vico propone anche l’ascolto delle ragioni dei pazienti e l’eventuale valutazione delle ipotesi di lavoro e ristrutturazione in materia di contributi da loro prospettate.
Roma, 27 ottobre 2012".
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PER INTERVENTI E COMUNICATI: latiano.splinder@libero.it
"SCIOPERO DELLA FAME DEI 70 DISABILI GRAVI
Il deputato ionico del PD Ludovico Vico interroga il Ministro della Salute Balduzzi
La drammatica vicenda dei 70 pazienti affetti da patologie gravi e invalidanti come la SLA, la distrofia muscolare e la sclerosi multipla e in sciopero della fame da 4 giorni, arriva in Parlamento.
A farsi portavoce della protesta è il Parlamentare del PD, Ludovico Vico, che in una interrogazione parlamentare chiede al Ministro della Salute Balduzzi di creare i presupposti per porre fine a questa forma così forte di dissenso che rischia di pregiudicare le già precarie condizioni di salute di questi 70 italiani.
La battaglia per l’autosufficienza di queste persone non si può limitare ad una sterile solidarietà – spiega Vico – si deve trasformare in una azione concreta che trasformi la vita di persone affette da patologie neurodegenerative progressive in una vita meritevole di essere vissuta con rispetto e dignità. Ecco perché occorre subito aprire un tavolo di confronto per discutere un Piano Organico per la non autosufficienza.
La vicenda, così come la protesta, portata avanti da numerose associazione coordinate dal Comitato 16 novembre, punta tutto sul riconoscimento di una migliore qualità della vita per queste persone costrette spesso in un letto e soggette a cure domiciliari 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.
Il capitolo della Spending Review legato alla non autosufficienza va subito reso un percorso praticabile nell’ottica di cure che possono essere rese direttamente al paziente e alla sua famiglia – spiega Vico – Lo dobbiamo a questi disabili gravi, a chi li accudisce tutti i giorni, e lo dobbiamo a queste persone anche per riparare un danno che il precedente Governo rese cancellando completamente il Fondo per l’autosufficienza.
Nell’interrogazione a Balduzzi l’on. Vico propone anche l’ascolto delle ragioni dei pazienti e l’eventuale valutazione delle ipotesi di lavoro e ristrutturazione in materia di contributi da loro prospettate.
Roma, 27 ottobre 2012".
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venerdì 26 ottobre 2012
Urbanistica: l'assessore regionale Barbanente risponde alla lettera degli Ecopacifisti
Riceviamo e pubblichiamo:
"LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’URBANISTICA PROF.SSA A. BARBANENTE ALLA LETTERA APERTA INVIATALE DAGLI ECOPACIFISTI SULLA QUESTIONE DELLE VARIANTI AL VIGENTE PIANO DI FABBRICAZIONE:
"Si riscontra la "lettera aperta all’Assessore Regionale alla Qualità del Territorio, Prof.ssa A. Barbanente", a firma del gruppo Ecopacifisti di Latiano, rimessa per competenza a questo Servizio e acquisita al protocollo al n.10992 in data 04/10/2012.
In detta nota si rappresenta un utilizzo improprio da parte dell'Amministrazione Comunale di Latiano dell'istituto giuridico della Conferenza di Servizi che disciplina la realizzazione degli impianti produttivi ex art.5 D.P.R. 447/98 , (sostituito dal D.P.R. n.160/2010 art.8) in luogo di una pianificazione generale del territorio comunale mediante la redazione del P.U.G. Sede idonea per meglio tutelare e perseguire un ordinato assetto del territorio e salvaguardare i valori paesaggistici presenti sul territorio.
Preliminarmente ed in relazione alle Linee Guida in materia di SUAP di cui alla delibera di G.R. n. 2581/2011, giova ricordare che l’uso reiterato delle varianti puntuali mette in discussione le scelte dello strumento urbanistico, affermando regole basate unicamente sulle esigenze di attività produttive e non sorrette da alcuna logica di sviluppo armonioso del territorio.
Il procedimento speciale ex art.8 dpr n.160/2010 non può essere utilizzato in via ordinaria ai fini della pianificazione urbanistica, ma solo in via eccezionale, per affrontare situazioni che i normali strumenti urbanistici non sono in grado di risolvere. In particolare, è inammissibile che Comuni dotati di strumenti urbanistici da anni privi di aree a determinate funzioni produttive, continuino a ricorrere alle varianti puntuali per rispondere alle esigenze degli operatori economici. In definitiva, un uso reiterato della variante puntuale da parte delle Amministrazioni comunali costituirà di per sé sintomo di una applicazione non appropriata (e quindi illegittima) di tale previsione normativa.
Ciò premesso, con la presente si invita codesta Amministrazione a volere fornire chiarimenti in ordine a quanto rappresentato nella "lettera aperta" alla presente allegata e nello specifico a far conoscere, ad oggi, le Conferenze attivate ex art. 5 DPR n.447/98 ed il relativo esito provvedendo altresì al riporto delle stesse istanze su tavola planimetrica dei vigente strumento urbanistico generale.
Infine si chiede di conoscere lo stato dei procedimento relativo al redigendo P.U.G. Si resta in attesa di sollecito riscontro".
La chiara e precisa risposta dell'Assessore, rende ancora più evidenti le incongruenze e le carenze a livello urbanistico dell'attuale Amministrazione Comunale. E' sempre più urgente lavorare per una corretta e giusta pianificazione del Territorio che tuteli l'imprenditorialità senza stravolgere gli equilibri urbanistici. Ringraziamo l'Assesore Barbanente per l'attenzione dedicata alla questione e rinnoviamo il nostro impegno affinché a Latiano si sblocchi il percorso di preparazione del PUG.
F.to: Coordinamento degli Ecopacifisti".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE REGIONALE ALL’URBANISTICA PROF.SSA A. BARBANENTE ALLA LETTERA APERTA INVIATALE DAGLI ECOPACIFISTI SULLA QUESTIONE DELLE VARIANTI AL VIGENTE PIANO DI FABBRICAZIONE:
"Si riscontra la "lettera aperta all’Assessore Regionale alla Qualità del Territorio, Prof.ssa A. Barbanente", a firma del gruppo Ecopacifisti di Latiano, rimessa per competenza a questo Servizio e acquisita al protocollo al n.10992 in data 04/10/2012.
In detta nota si rappresenta un utilizzo improprio da parte dell'Amministrazione Comunale di Latiano dell'istituto giuridico della Conferenza di Servizi che disciplina la realizzazione degli impianti produttivi ex art.5 D.P.R. 447/98 , (sostituito dal D.P.R. n.160/2010 art.8) in luogo di una pianificazione generale del territorio comunale mediante la redazione del P.U.G. Sede idonea per meglio tutelare e perseguire un ordinato assetto del territorio e salvaguardare i valori paesaggistici presenti sul territorio.
Preliminarmente ed in relazione alle Linee Guida in materia di SUAP di cui alla delibera di G.R. n. 2581/2011, giova ricordare che l’uso reiterato delle varianti puntuali mette in discussione le scelte dello strumento urbanistico, affermando regole basate unicamente sulle esigenze di attività produttive e non sorrette da alcuna logica di sviluppo armonioso del territorio.
Il procedimento speciale ex art.8 dpr n.160/2010 non può essere utilizzato in via ordinaria ai fini della pianificazione urbanistica, ma solo in via eccezionale, per affrontare situazioni che i normali strumenti urbanistici non sono in grado di risolvere. In particolare, è inammissibile che Comuni dotati di strumenti urbanistici da anni privi di aree a determinate funzioni produttive, continuino a ricorrere alle varianti puntuali per rispondere alle esigenze degli operatori economici. In definitiva, un uso reiterato della variante puntuale da parte delle Amministrazioni comunali costituirà di per sé sintomo di una applicazione non appropriata (e quindi illegittima) di tale previsione normativa.
Ciò premesso, con la presente si invita codesta Amministrazione a volere fornire chiarimenti in ordine a quanto rappresentato nella "lettera aperta" alla presente allegata e nello specifico a far conoscere, ad oggi, le Conferenze attivate ex art. 5 DPR n.447/98 ed il relativo esito provvedendo altresì al riporto delle stesse istanze su tavola planimetrica dei vigente strumento urbanistico generale.
Infine si chiede di conoscere lo stato dei procedimento relativo al redigendo P.U.G. Si resta in attesa di sollecito riscontro".
La chiara e precisa risposta dell'Assessore, rende ancora più evidenti le incongruenze e le carenze a livello urbanistico dell'attuale Amministrazione Comunale. E' sempre più urgente lavorare per una corretta e giusta pianificazione del Territorio che tuteli l'imprenditorialità senza stravolgere gli equilibri urbanistici. Ringraziamo l'Assesore Barbanente per l'attenzione dedicata alla questione e rinnoviamo il nostro impegno affinché a Latiano si sblocchi il percorso di preparazione del PUG.
F.to: Coordinamento degli Ecopacifisti".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
Riordino province: il gruppo PDL propone la convocazione urgente del consiglio comunale
Riceviamo e pubblichiamo:
"Con riferimento a quanto previsto dal Regolamento comunale e da D.L. 267/2000 si chiede di convocare un consigio comunale urgente per l’inserimento del seguente
ORDINE DEL GIORNO
La Provincia di Brindisi fu istituita con il R.D.L. 2 Gennaio 1927 n. 1 che contemplava il “Riordinamento delle Circoscrizioni Provinciali”, per volere dell’allora Governo, che scorporò l’antica Terra d’Otranto. Fu un riconoscimento dovuto alla sua storia millenaria e alla sua felicissima posizione geografica che la rendeva un punto fondamentale per rapporti con la sponda opposta e l’oriente.
Nei prossimi giorni la Regione Puglia, sentito il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), dovrà trasmettere la propria proposta di riordino delle provincie pugliesi, sicchè è opportuno che il Comune di Latiano esprima anche in tale sede la propria volontà affinchè non venga soppressa la provincia di Brindisi, eventualmente utilizzando anche le deroghe previste dagli adottati provvedimenti normativi, anche in considerazione che la provincia raggiunge il requisito della popolazione, di circa 410.000 abitanti, ed ha una superficie di 1839 km quadrati.
La determinazione , infine, dei criteri minimi è stata effettuata con delibera del Consiglio dei Ministri e pertanto è priva di valore legislativo, in assenza di una legge ad hoc e considerato che il Governo dovrà tornare in Parlamento con un Disegno di Legge definitivo e che quella sarà la sede dove si potrà rimettere in discussione l’entità del requisito territoriale.
Invita
Di chiedere al Governo centrale, al Governo Regionale della Puglia ed ai Parlamentari tutti che la città di Latiano sia riordinata nella Provincia di Lecce.
Il Consiglio Comunale, inoltre, manda al Sindaco di inoltrare il presente deliberato al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, al Sig. presidente della Regione Puglia ed a tutti i Parlamentari pugliesi.
I CONSIGLIERI COMUNALI
NATALE GIUSEPPE, COSIMO RUBINO, ANGELO CAFORIO
LATIANO 25 OTTOBRE 2012".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"Con riferimento a quanto previsto dal Regolamento comunale e da D.L. 267/2000 si chiede di convocare un consigio comunale urgente per l’inserimento del seguente
ORDINE DEL GIORNO
La Provincia di Brindisi fu istituita con il R.D.L. 2 Gennaio 1927 n. 1 che contemplava il “Riordinamento delle Circoscrizioni Provinciali”, per volere dell’allora Governo, che scorporò l’antica Terra d’Otranto. Fu un riconoscimento dovuto alla sua storia millenaria e alla sua felicissima posizione geografica che la rendeva un punto fondamentale per rapporti con la sponda opposta e l’oriente.
Nei prossimi giorni la Regione Puglia, sentito il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), dovrà trasmettere la propria proposta di riordino delle provincie pugliesi, sicchè è opportuno che il Comune di Latiano esprima anche in tale sede la propria volontà affinchè non venga soppressa la provincia di Brindisi, eventualmente utilizzando anche le deroghe previste dagli adottati provvedimenti normativi, anche in considerazione che la provincia raggiunge il requisito della popolazione, di circa 410.000 abitanti, ed ha una superficie di 1839 km quadrati.
La determinazione , infine, dei criteri minimi è stata effettuata con delibera del Consiglio dei Ministri e pertanto è priva di valore legislativo, in assenza di una legge ad hoc e considerato che il Governo dovrà tornare in Parlamento con un Disegno di Legge definitivo e che quella sarà la sede dove si potrà rimettere in discussione l’entità del requisito territoriale.
Invita
Di chiedere al Governo centrale, al Governo Regionale della Puglia ed ai Parlamentari tutti che la città di Latiano sia riordinata nella Provincia di Lecce.
Il Consiglio Comunale, inoltre, manda al Sindaco di inoltrare il presente deliberato al Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, al Sig. presidente della Regione Puglia ed a tutti i Parlamentari pugliesi.
I CONSIGLIERI COMUNALI
NATALE GIUSEPPE, COSIMO RUBINO, ANGELO CAFORIO
LATIANO 25 OTTOBRE 2012".
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A Expolibri 2013: "La storia del gusto"
Cosa: La Storia del Gusto
Dove: Piazza Umberto I, Torre Santa Susanna
Quando: Sabato 27 ottobre, ore 18
Riceviamo e pubblichiamo:
"LA STORIA DEL GUSTO
La manifestazione, organizzata dalla Cooperativa Febe con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Torre S. Susanna – Assessorato all’Istruzione e Delega all’Agricoltura, e inserita nella rassegna Expolibri 2013 curata dall’Associazione Ecomuseo del Limitone dei Greci, nasce con lo scopo di rivalutare e valorizzare il settore agricolo e in particolare quelle colture che ancora oggi, nonostante le trasformazioni economico-produttive intervenute negli ultimi anni, caratterizzano il nostro territorio condizionandone l’aspetto paesaggistico-ambientale e socio-economico: la vite e l’ulivo.
Obiettivo dell’iniziativa è dunque condividere la conoscenza e le esperienze relative alla cultura del vino e dell’olio come strumento per la loro rivalutazione. Tali prodotti, componenti essenziali della ormai diffusa "dieta mediterranea", rappresentano uno dei cibi e dei simboli dei nostri luoghi e per estensione delle differenti nazioni del Mediterraneo.
I sistemi di produzione agricola di questi prodotti hanno permesso la configurazione di paesaggi culturali che conservano un’importante eredità sia materiale che immateriale. La trasformazione della natura operata dall'azione umana ha provocato la formazione di un paesaggio agricolo manipolato che possiede un imprescindibile valore naturale, culturale ed etnologico. Allo steso modo, la produzione dell'olio e del vino nel periodo pre-industriale si è sviluppata attraverso tecniche e strumenti che hanno dato luogo alla progressiva configurazione di un'eredità materiale - mobile e immobile - caratteristica delle aree rurali del Mezzogiorno e dei paesi del Mediterraneo.
Tuttavia, le trasformazioni sociali ed economiche che si sono succedute a partire della seconda metà del XX secolo hanno determinato un deterioramento di questo retaggio e contribuiscono ad aumentarne il rischio di scomparsa.
E’ per questi motivi che si è avvertita l’esigenza di sviluppare un’iniziativa che contribuisca a conservare, interpretare e promuovere questo retaggio per non disperderne la memoria, valorizzando quel patrimonio comune costituito dalla coltivazione, dalla manifattura e dal consumo dei prodotti della nostra terra.
La manifestazione si svolgerà sabato 27 ottobre p.v. tra Piazza Umberto I e Largo Moccia e si svilupperà secondo il seguente programma:
ore 10,00 – 12,00
Largo Moccia
visite guidate ai Frantoi ipogei a cura dell’Associazione Pro Loco di Torre S. Susanna
ore 18,00
Piazza Umberto I
convegno sull’importanza del mangiar bene e sano, curando le produzioni locali e avvicinando l’utente al consumo degli stessi
ore 19,00 – 21,00
Largo Moccia
visite guidate ai Frantoi ipogei a cura dell’Associazione Pro Loco di Torre S. Susanna
ore 20,00
Piazza Umberto I
- esposizione e degustazione di prodotti tipici locali
- presentazione del mercato ortofrutticolo comunale
- sagra del gusto
- musica dal Mediterraneo".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
Dove: Piazza Umberto I, Torre Santa Susanna
Quando: Sabato 27 ottobre, ore 18
Riceviamo e pubblichiamo:
"LA STORIA DEL GUSTO
La manifestazione, organizzata dalla Cooperativa Febe con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Torre S. Susanna – Assessorato all’Istruzione e Delega all’Agricoltura, e inserita nella rassegna Expolibri 2013 curata dall’Associazione Ecomuseo del Limitone dei Greci, nasce con lo scopo di rivalutare e valorizzare il settore agricolo e in particolare quelle colture che ancora oggi, nonostante le trasformazioni economico-produttive intervenute negli ultimi anni, caratterizzano il nostro territorio condizionandone l’aspetto paesaggistico-ambientale e socio-economico: la vite e l’ulivo.
Obiettivo dell’iniziativa è dunque condividere la conoscenza e le esperienze relative alla cultura del vino e dell’olio come strumento per la loro rivalutazione. Tali prodotti, componenti essenziali della ormai diffusa "dieta mediterranea", rappresentano uno dei cibi e dei simboli dei nostri luoghi e per estensione delle differenti nazioni del Mediterraneo.
I sistemi di produzione agricola di questi prodotti hanno permesso la configurazione di paesaggi culturali che conservano un’importante eredità sia materiale che immateriale. La trasformazione della natura operata dall'azione umana ha provocato la formazione di un paesaggio agricolo manipolato che possiede un imprescindibile valore naturale, culturale ed etnologico. Allo steso modo, la produzione dell'olio e del vino nel periodo pre-industriale si è sviluppata attraverso tecniche e strumenti che hanno dato luogo alla progressiva configurazione di un'eredità materiale - mobile e immobile - caratteristica delle aree rurali del Mezzogiorno e dei paesi del Mediterraneo.
Tuttavia, le trasformazioni sociali ed economiche che si sono succedute a partire della seconda metà del XX secolo hanno determinato un deterioramento di questo retaggio e contribuiscono ad aumentarne il rischio di scomparsa.
E’ per questi motivi che si è avvertita l’esigenza di sviluppare un’iniziativa che contribuisca a conservare, interpretare e promuovere questo retaggio per non disperderne la memoria, valorizzando quel patrimonio comune costituito dalla coltivazione, dalla manifattura e dal consumo dei prodotti della nostra terra.
La manifestazione si svolgerà sabato 27 ottobre p.v. tra Piazza Umberto I e Largo Moccia e si svilupperà secondo il seguente programma:
ore 10,00 – 12,00
Largo Moccia
visite guidate ai Frantoi ipogei a cura dell’Associazione Pro Loco di Torre S. Susanna
ore 18,00
Piazza Umberto I
convegno sull’importanza del mangiar bene e sano, curando le produzioni locali e avvicinando l’utente al consumo degli stessi
ore 19,00 – 21,00
Largo Moccia
visite guidate ai Frantoi ipogei a cura dell’Associazione Pro Loco di Torre S. Susanna
ore 20,00
Piazza Umberto I
- esposizione e degustazione di prodotti tipici locali
- presentazione del mercato ortofrutticolo comunale
- sagra del gusto
- musica dal Mediterraneo".
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giovedì 25 ottobre 2012
Aumento IMU a Latiano: scendono in campo i sindacati
Riportiamo di seguito la nota congiunta Cgil, Cisl, Uil:
"Il Governo attuale, come quello precedente, primeggia nel rigore e nei tagli a senso unico, senza equità e senza misura, sconvolgendo le vite dei lavoratori e dei pensionati, ma purtroppo anche qualche Ente Locale, trascinato dalle ristrettezze economiche (provocate dai vari tagli ai trasferimenti e dalla spending review) è tentato a traslare lo stesso meccanismo dal centro sul proprio territorio: aumentando indiscriminatamente e inopportunamente anche l'IMU sulla prima abitazione.
E' ciò che è accaduto a Latiano, dove l'Amministrazione ha deliberato un aumento dell'IMU anche per la prima casa, nonostante nell'incontro del 2 ottobre avuto con le Segreterie provinciali della Cgil, della Cisl e della Uil, insieme alle categorie dei pensionati Spi, Fnp e Uilp, le rappresentanze sindacali, unitariamente, si fossero dichiarate contrarie rispetto a tale scelta, perché fra i possessori della prima (e unica) abitazione ci sono tantissimi anziani soli, i pensionati al minimo reddituale, le giovani coppie, le famiglie monoreddito, i precari, i lavoratori in cassa integrazione.
I dirigenti sindacali hanno perciò ribadito l'iniquità e l'ingiustizia di tale scelta, che scarica il peso insostenibile di un "interesse più generale" sulle fragili spalle dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie già in gravi difficoltà economiche. Non si possono sacrificare le già misere condizioni di vita di queste persone sull'altare di un "aggiustamento di bilancio".
Sarebbe stato più utile e opportuno confrontarsi con le parti sociali nel momento della elaborazione e della stesura del bilancio di previsione 2012. Possibilità che è stata considerata da pochi Comuni della Provincia, e che invece poteva servire ad individuare altre soluzioni per la quadratura del bilancio valutando le proposte avanzate dal Sindacato, compreso l'utilizzo delle possibili risorse rivenienti dal "patto antievasione" firmato con l'Agenzia delle Entrate e l'individuazione di altre fonti di finanziamento per gli EE.LL.
Le Organizzazioni sindacali non possono accettare l'aumento della tassazione locale, in particolare l'aumento dell'IMU sulla prima, abitazione, a fronte oltretutto di una diminuzione dell'offerta dei servizi che renderà ancora più difficile l'esistenza della parte più debole delle nostre comunità.
Il Sindacato chiede invece alle Istituzioni locali e alla politica che si occupino delle condizioni degli anziani, dei disoccupati e cassintegrati, delle giovani coppie. Una condizione difficile e drammatica che è sotto gli occhi di tutti e che non è più possibile ignorare".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"Il Governo attuale, come quello precedente, primeggia nel rigore e nei tagli a senso unico, senza equità e senza misura, sconvolgendo le vite dei lavoratori e dei pensionati, ma purtroppo anche qualche Ente Locale, trascinato dalle ristrettezze economiche (provocate dai vari tagli ai trasferimenti e dalla spending review) è tentato a traslare lo stesso meccanismo dal centro sul proprio territorio: aumentando indiscriminatamente e inopportunamente anche l'IMU sulla prima abitazione.
E' ciò che è accaduto a Latiano, dove l'Amministrazione ha deliberato un aumento dell'IMU anche per la prima casa, nonostante nell'incontro del 2 ottobre avuto con le Segreterie provinciali della Cgil, della Cisl e della Uil, insieme alle categorie dei pensionati Spi, Fnp e Uilp, le rappresentanze sindacali, unitariamente, si fossero dichiarate contrarie rispetto a tale scelta, perché fra i possessori della prima (e unica) abitazione ci sono tantissimi anziani soli, i pensionati al minimo reddituale, le giovani coppie, le famiglie monoreddito, i precari, i lavoratori in cassa integrazione.
I dirigenti sindacali hanno perciò ribadito l'iniquità e l'ingiustizia di tale scelta, che scarica il peso insostenibile di un "interesse più generale" sulle fragili spalle dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie già in gravi difficoltà economiche. Non si possono sacrificare le già misere condizioni di vita di queste persone sull'altare di un "aggiustamento di bilancio".
Sarebbe stato più utile e opportuno confrontarsi con le parti sociali nel momento della elaborazione e della stesura del bilancio di previsione 2012. Possibilità che è stata considerata da pochi Comuni della Provincia, e che invece poteva servire ad individuare altre soluzioni per la quadratura del bilancio valutando le proposte avanzate dal Sindacato, compreso l'utilizzo delle possibili risorse rivenienti dal "patto antievasione" firmato con l'Agenzia delle Entrate e l'individuazione di altre fonti di finanziamento per gli EE.LL.
Le Organizzazioni sindacali non possono accettare l'aumento della tassazione locale, in particolare l'aumento dell'IMU sulla prima, abitazione, a fronte oltretutto di una diminuzione dell'offerta dei servizi che renderà ancora più difficile l'esistenza della parte più debole delle nostre comunità.
Il Sindacato chiede invece alle Istituzioni locali e alla politica che si occupino delle condizioni degli anziani, dei disoccupati e cassintegrati, delle giovani coppie. Una condizione difficile e drammatica che è sotto gli occhi di tutti e che non è più possibile ignorare".
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Riordino province: Brindisi a Taranto? Intervento di I.D.V. Latiano
Riceviamo e pubblichiamo:
"RIORDINO PROVINCE. LATIANO A TARANTO. SCELTA FOLLE E IRRESPONSABILE.
Leggiamo sui giornali di ieri che sono due i paesi brindisini a far saltare il progetto di accorpare Brindisi a Lecce e non a Taranto. Tra questi, scopriamo con amarezza esserci Latiano.
Infatti, dalle ultime notizie che riguardano la relazione della Regione Puglia approvata ieri (ultimo giorno utile per la presentazione delle proposte) in Consiglio e che in sostanza lascia la parola agli Enti locali, la provincia di Lecce annetterà i comuni brindisini che ne hanno fatto richiesta (Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio, San Pietro, Torchiarolo e Torre Santa Susanna), mentre i comuni di Francavilla, San Michele, San Vito e Carovigno, tutti orientati alla provincia di Lecce, vedono sfumare il loro desiderio a causa della posizione di Oria e Latiano, che rimangono invece alla provincia di Brindisi.
La posizione di Oria e Latiano fa saltare quindi il principio della contiguità territoriale e pertanto sfuma il desiderio di accorpamento alla provincia leccese confermando così la fusione di Brindisi e Taranto.
La posizione del nostro partito sull’argomento è ormai nota.
Siamo favorevoli all’abolizione delle Province, a patto che essa corrisponda ad effettiva
razionalizzazione delle spese e a una rimodulazione degli enti e dei servizi orientati a dare risposte efficienti ai cittadini.
Con l’eliminazione di Brindisi e Taranto, si tornerebbe di fatto all’antica entità territoriale della Terra d’Otranto, che ha accomunato per molto tempo storia, stili di vita e tradizioni di Salento e Alto Salento. La soluzione più rispettosa dell’identità territoriale sarebbe quindi quella di tornare alla Provincia di Terra d’Otranto, ma poiché questo sembra non essere attuabile, per noi l’unica alternativa possibile sarebbe quella di dar vita ad una nuova provincia insieme a Lecce, con la quale Brindisi condivide numerose affinità.
Inoltre, chiedere oggi di mantenere in piedi l’istituzione provinciale di Brindisi e Taranto
significherebbe non tener in alcun conto i principi e lo scopo della spending review.
Contro ogni logica di buon senso casca la scelta operata da questa amministrazione, o meglio, la mancata scelta. Ed ancor più grave è la totale assenza di coinvolgimento dei cittadini in questioni così importanti, vitali per il futuro del nostro paese.
L’amministrazione chiarisca il senso del proprio deliberato, che non è assolutamente da intendere quale preferenza verso la provincia di Taranto, altrimenti dovrà assumersi la responsabilità delle conseguenze di tali atteggiamenti. Se ancora possibile, valuti l’esistenza di margini per una nuova proposta e la riformuli affinché possa rappresentare le istanze dei cittadini e soprattutto affinché aderisca concretamente alle esigenze del territorio.
Il coordinamento cittadino IDV Latiano".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"RIORDINO PROVINCE. LATIANO A TARANTO. SCELTA FOLLE E IRRESPONSABILE.
Leggiamo sui giornali di ieri che sono due i paesi brindisini a far saltare il progetto di accorpare Brindisi a Lecce e non a Taranto. Tra questi, scopriamo con amarezza esserci Latiano.
Infatti, dalle ultime notizie che riguardano la relazione della Regione Puglia approvata ieri (ultimo giorno utile per la presentazione delle proposte) in Consiglio e che in sostanza lascia la parola agli Enti locali, la provincia di Lecce annetterà i comuni brindisini che ne hanno fatto richiesta (Cellino San Marco, Erchie, Mesagne, San Donaci, San Pancrazio, San Pietro, Torchiarolo e Torre Santa Susanna), mentre i comuni di Francavilla, San Michele, San Vito e Carovigno, tutti orientati alla provincia di Lecce, vedono sfumare il loro desiderio a causa della posizione di Oria e Latiano, che rimangono invece alla provincia di Brindisi.
La posizione di Oria e Latiano fa saltare quindi il principio della contiguità territoriale e pertanto sfuma il desiderio di accorpamento alla provincia leccese confermando così la fusione di Brindisi e Taranto.
La posizione del nostro partito sull’argomento è ormai nota.
Siamo favorevoli all’abolizione delle Province, a patto che essa corrisponda ad effettiva
razionalizzazione delle spese e a una rimodulazione degli enti e dei servizi orientati a dare risposte efficienti ai cittadini.
Con l’eliminazione di Brindisi e Taranto, si tornerebbe di fatto all’antica entità territoriale della Terra d’Otranto, che ha accomunato per molto tempo storia, stili di vita e tradizioni di Salento e Alto Salento. La soluzione più rispettosa dell’identità territoriale sarebbe quindi quella di tornare alla Provincia di Terra d’Otranto, ma poiché questo sembra non essere attuabile, per noi l’unica alternativa possibile sarebbe quella di dar vita ad una nuova provincia insieme a Lecce, con la quale Brindisi condivide numerose affinità.
Inoltre, chiedere oggi di mantenere in piedi l’istituzione provinciale di Brindisi e Taranto
significherebbe non tener in alcun conto i principi e lo scopo della spending review.
Contro ogni logica di buon senso casca la scelta operata da questa amministrazione, o meglio, la mancata scelta. Ed ancor più grave è la totale assenza di coinvolgimento dei cittadini in questioni così importanti, vitali per il futuro del nostro paese.
L’amministrazione chiarisca il senso del proprio deliberato, che non è assolutamente da intendere quale preferenza verso la provincia di Taranto, altrimenti dovrà assumersi la responsabilità delle conseguenze di tali atteggiamenti. Se ancora possibile, valuti l’esistenza di margini per una nuova proposta e la riformuli affinché possa rappresentare le istanze dei cittadini e soprattutto affinché aderisca concretamente alle esigenze del territorio.
Il coordinamento cittadino IDV Latiano".
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mercoledì 24 ottobre 2012
Ecopacifisti: "una bella vittoria per la scuola pubblica"
Riceviamo e pubblichiamo:
"UNA BELLA VITTORIA PER LA SCUOLA PUBBLICA
La Giunta Comunale ha revocato la delibera con cui lo scorso 24 settembre aveva concesso, in comodato gratuito, 8 aule della scuola elementare “ B. Longo” all’Istituto Paritario “A. Franco” di Mesagne. Qualche giorno addietro l’Ufficio Scolastico Regionale aveva emanato un decreto di revoca del carattere paritario all’Istituto “A. Franco” perché impossibilitato a garantire lo svolgimento regolare dell’anno scolastico.
Tali provvedimenti prendono atto di tutti quegli elementi di inopportunità e, per molti aspetti, anche di illegittimità che erano stati sollevati dalla mozione, con cui si chiedeva la revoca della delibera, presentata nell’ultimo Consiglio Comunale dal nostro consigliere Giovanni Calcagno. In quella sede la mozione fu respinta con un solo voto di scarto grazie alla condotta “fedele alla linea” da parte di consiglieri di maggioranza che pure avevano mostrato perplessità sull’opportunità di quella decisione. I fatti succedutisi ci hanno dato ragione.
Ma questa non è una vittoria solo degli Ecopacifisti che pur hanno avuto il merito di aver portato tempestivamente all’attenzione del Consiglio Comunale la delibera di concessione dei locali. Questa è soprattutto una vittoria della società civile, dei genitori, dei docenti e della CGIL , che si sono mobilitati, ognuno nel suo ambito e in piena autonomia, per difendere la scuola pubblica contro un provvedimento dell’amministrazione De Giorgi che, con atteggiamento prevaricatore, voleva togliere la disponibilità di spazi pubblici alla collettività scolastica per metterli gratuitamente a disposizione di privati.
In un momento in cui, anche da parte del Governo Monti , continuano gli attacchi alla scuola pubblica e si continuano a finanziare le scuole private, questo risultato a Latiano assume un grande valore simbolico e dà forza a tutti quei soggetti che credono nei valori della partecipazione democratica e della tutela prioritaria dell’interesse collettivo.
F.to: Il gruppo degli “ECOPACIFISTI-A SINISTRA”.
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"UNA BELLA VITTORIA PER LA SCUOLA PUBBLICA
La Giunta Comunale ha revocato la delibera con cui lo scorso 24 settembre aveva concesso, in comodato gratuito, 8 aule della scuola elementare “ B. Longo” all’Istituto Paritario “A. Franco” di Mesagne. Qualche giorno addietro l’Ufficio Scolastico Regionale aveva emanato un decreto di revoca del carattere paritario all’Istituto “A. Franco” perché impossibilitato a garantire lo svolgimento regolare dell’anno scolastico.
Tali provvedimenti prendono atto di tutti quegli elementi di inopportunità e, per molti aspetti, anche di illegittimità che erano stati sollevati dalla mozione, con cui si chiedeva la revoca della delibera, presentata nell’ultimo Consiglio Comunale dal nostro consigliere Giovanni Calcagno. In quella sede la mozione fu respinta con un solo voto di scarto grazie alla condotta “fedele alla linea” da parte di consiglieri di maggioranza che pure avevano mostrato perplessità sull’opportunità di quella decisione. I fatti succedutisi ci hanno dato ragione.
Ma questa non è una vittoria solo degli Ecopacifisti che pur hanno avuto il merito di aver portato tempestivamente all’attenzione del Consiglio Comunale la delibera di concessione dei locali. Questa è soprattutto una vittoria della società civile, dei genitori, dei docenti e della CGIL , che si sono mobilitati, ognuno nel suo ambito e in piena autonomia, per difendere la scuola pubblica contro un provvedimento dell’amministrazione De Giorgi che, con atteggiamento prevaricatore, voleva togliere la disponibilità di spazi pubblici alla collettività scolastica per metterli gratuitamente a disposizione di privati.
In un momento in cui, anche da parte del Governo Monti , continuano gli attacchi alla scuola pubblica e si continuano a finanziare le scuole private, questo risultato a Latiano assume un grande valore simbolico e dà forza a tutti quei soggetti che credono nei valori della partecipazione democratica e della tutela prioritaria dell’interesse collettivo.
F.to: Il gruppo degli “ECOPACIFISTI-A SINISTRA”.
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
Vicenda "Scuola A. Franco": com'è andata a finire?
Il MIUR ha revocato la "parità scolastica" all'Istituto Armando Franco (decreto di revoca n. 7165 del 15.10.2012), a quel punto l'Amministrazione De Giorgi con delibera n. 155 del 19.10.2012 ha revocato la delibera n. 143/2012 avente ad oggetto il Comodato, previa riconsegna delle chiavi da parte del rappresentante legale.
Riportiamo di seguito il testo della delibera 155 del 19 Ottobre 2012:
"Delibera G.M. n. 143/2012 e 144 /2012: Concessione in comodato aule Scuola “Bartolo Longo” in favore dell’Istituto “Mons. A. Franco” - Revoca.
L’anno Duemiladodici il giorno Diciannove del mese di Ottobre alle ore 13:00 nella solita sala delle adunanze del Comune suddetto, appositamente convocata, la Giunta Comunale si è riunita nelle persone seguenti:
DE GIORGI ANTONIO - SINDACO
MILONE MARIACONCETTA - VICE SINDACO
BLE GIUSEPPE
CARIOLO FELICE
CHIONNA MAURIZIO
DI VIGGIANO ADA
SUMMA FRANCESCO
Il Sindaco, con l’assistenza del Segretario Generale dott.ssa FLORE CARMELA , constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la riunione e li invita a deliberare sull’oggetto sopraindicato.
LA GIUNTA COMUNALE
VISTO il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
VISTO che ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267:
-il Responsabile del servizio interessato, ha espresso parere favorevole per quanto concerne la regolarità
tecnica;
-il Responsabile di Ragioneria, ha espresso parere favorevole per quanto concerne la regolarità contabile;
Si esprime parere favorevole sulla proposta per la regolarità tecnica
(Il Responsabile del Servizio)
Si esprime parere favorevole sulla proposta per la regolarità contabile
(Il Responsabile del Servizio Finanziario)
PREMESSO che, con delibera n. 143 del 24.09.2012 e n. 144 del 25.09.2012 è stato
deliberato:
1. di concedere in comodato per un periodo di anni due all’Istituto professionale
Paritario per i Servizi Turistici-Aziendali “Mons. Armando Franco” di Mesagne;
2. che per esigenze istituzionali il Comune potrà revocare il comodato in qualsiasi
momento;
3. che il rapporto con l’Istituto “ Mons. A. Franco” veniva regolato con lo schema di
contratto di comodato allegato alla delibera di G.C. n. 144 del 25.09.2012;
CONSIDERATO che il Comodato era stato concesso in virtù del fatto che la Scuola “Mons. A. Franco” essendo una scuola Paritaria era parificata alla Scuola Pubblica e, pertanto destinataria della normativa statale con tutte le sue prerogative (L. 62/2000) ed in particolare della L. 135/2012 che prevede per gli Enti Locali la possibilità di concedere a istituzioni Statali a titolo gratuito, immobili di proprietà, per scopi istituzionali;
CHE in data 17.10.2012, è stato notificato a questo Comune, il Decreto MIUR di revoca, n. 7165 del 15.10.2012, della parità scolastica prima riconosciuta all’Istituto “A. Franco”;
VISTO che l’Istituto “A. Franco” a seguito del sopraccitato decreto non risultava possedere più i requisiti che la rendevano parificata alla scuola pubblica;
CHE, con nota sindacale n. 16030 del 17.10.2012 si è prontamente provveduto a notificare al rappresentante legale dell’Istituto “A. Franco” e a tutti gli Organi competenti la richiesta di riconsegna delle chiavi dell’immobile comunale, comunicando nel contempo la revoca della concessione del comodato da adottarsi formalmente con atto deliberativo;
Che nella stessa data del 17.10.2012, il rappresentante legale ha riconsegnato le chiavi così come intimato;
VISTO il D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni;
DATO ATTO che il presente provvedimento, essendo mero atto di indirizzo, non necessita dei pareri di cui all’art. 49 del D.Lgs. 267/2000;
VISTO lo Statuto Comunale;
AD UNANIMITA’ di voti, resi nei modi e forme di legge, anche per quanto attiene la
immediata eseguibilità;
DELIBERA
1. di revocare la delibera di G.C. n. 143/12 ad oggetto: “Comodato Istituto Professionale Paritario per i Servizi Turistici Aziendali “Mons. Armando Franco” e la delibera n. 144/2012 ad oggetto: “Approvazione schema contratto comodato con l’Istituto Paritario per i servizi turistico aziendali e sociali”, per i motivi in premessa esposti;
2. di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile.
Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue.
IL SINDACO IL SEGRETARIO
DE GIORGI dott. ANTONIO FLORE dott.ssa CARMELA".
(Fonte: Albo Pretorio - PORTALE DEL CITTADINO - www.comune.latiano.br.it)
Riportiamo di seguito il testo della delibera 155 del 19 Ottobre 2012:
"Delibera G.M. n. 143/2012 e 144 /2012: Concessione in comodato aule Scuola “Bartolo Longo” in favore dell’Istituto “Mons. A. Franco” - Revoca.
L’anno Duemiladodici il giorno Diciannove del mese di Ottobre alle ore 13:00 nella solita sala delle adunanze del Comune suddetto, appositamente convocata, la Giunta Comunale si è riunita nelle persone seguenti:
DE GIORGI ANTONIO - SINDACO
MILONE MARIACONCETTA - VICE SINDACO
BLE GIUSEPPE
CARIOLO FELICE
CHIONNA MAURIZIO
DI VIGGIANO ADA
SUMMA FRANCESCO
Il Sindaco, con l’assistenza del Segretario Generale dott.ssa FLORE CARMELA , constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la riunione e li invita a deliberare sull’oggetto sopraindicato.
LA GIUNTA COMUNALE
VISTO il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
VISTO che ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 18.08.2000, n. 267:
-il Responsabile del servizio interessato, ha espresso parere favorevole per quanto concerne la regolarità
tecnica;
-il Responsabile di Ragioneria, ha espresso parere favorevole per quanto concerne la regolarità contabile;
Si esprime parere favorevole sulla proposta per la regolarità tecnica
(Il Responsabile del Servizio)
Si esprime parere favorevole sulla proposta per la regolarità contabile
(Il Responsabile del Servizio Finanziario)
PREMESSO che, con delibera n. 143 del 24.09.2012 e n. 144 del 25.09.2012 è stato
deliberato:
1. di concedere in comodato per un periodo di anni due all’Istituto professionale
Paritario per i Servizi Turistici-Aziendali “Mons. Armando Franco” di Mesagne;
2. che per esigenze istituzionali il Comune potrà revocare il comodato in qualsiasi
momento;
3. che il rapporto con l’Istituto “ Mons. A. Franco” veniva regolato con lo schema di
contratto di comodato allegato alla delibera di G.C. n. 144 del 25.09.2012;
CONSIDERATO che il Comodato era stato concesso in virtù del fatto che la Scuola “Mons. A. Franco” essendo una scuola Paritaria era parificata alla Scuola Pubblica e, pertanto destinataria della normativa statale con tutte le sue prerogative (L. 62/2000) ed in particolare della L. 135/2012 che prevede per gli Enti Locali la possibilità di concedere a istituzioni Statali a titolo gratuito, immobili di proprietà, per scopi istituzionali;
CHE in data 17.10.2012, è stato notificato a questo Comune, il Decreto MIUR di revoca, n. 7165 del 15.10.2012, della parità scolastica prima riconosciuta all’Istituto “A. Franco”;
VISTO che l’Istituto “A. Franco” a seguito del sopraccitato decreto non risultava possedere più i requisiti che la rendevano parificata alla scuola pubblica;
CHE, con nota sindacale n. 16030 del 17.10.2012 si è prontamente provveduto a notificare al rappresentante legale dell’Istituto “A. Franco” e a tutti gli Organi competenti la richiesta di riconsegna delle chiavi dell’immobile comunale, comunicando nel contempo la revoca della concessione del comodato da adottarsi formalmente con atto deliberativo;
Che nella stessa data del 17.10.2012, il rappresentante legale ha riconsegnato le chiavi così come intimato;
VISTO il D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni;
DATO ATTO che il presente provvedimento, essendo mero atto di indirizzo, non necessita dei pareri di cui all’art. 49 del D.Lgs. 267/2000;
VISTO lo Statuto Comunale;
AD UNANIMITA’ di voti, resi nei modi e forme di legge, anche per quanto attiene la
immediata eseguibilità;
DELIBERA
1. di revocare la delibera di G.C. n. 143/12 ad oggetto: “Comodato Istituto Professionale Paritario per i Servizi Turistici Aziendali “Mons. Armando Franco” e la delibera n. 144/2012 ad oggetto: “Approvazione schema contratto comodato con l’Istituto Paritario per i servizi turistico aziendali e sociali”, per i motivi in premessa esposti;
2. di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile.
Il presente verbale viene letto, approvato e sottoscritto come segue.
IL SINDACO IL SEGRETARIO
DE GIORGI dott. ANTONIO FLORE dott.ssa CARMELA".
(Fonte: Albo Pretorio - PORTALE DEL CITTADINO - www.comune.latiano.br.it)
domenica 21 ottobre 2012
Stralatiano: un successo. Adesso però dateci il Palazzetto dello Sport
Si è svolta questa mattina per le strade cittadine la "Stralatiano 2012", diciottesima tappa di "Corripuglia" sul percorso di 10 chilometri (interamente urbani) che ha visto impegnati oltre 1.200 maratoneti giunti a Latiano (Brindisi) da tutta la regione. L'intera cittadina si è mobilitata per l'occasione, non solo l'Asd Atletica Latianese che è l'associazione che ha organizzato la tappa, ma anche le altre società sportive e associazioni di volontariato, perchè tutto si svolgesse al meglio.
Grazie a tutti i partecipanti (incluso il campione olimpico Stefano Baldini) agli organizzatori e ai volontari che hanno regolato gli incroci, e arrivederci alla prossima edizione!!!
P.S.: Una città che tiene tanto allo sport e alla forma fisica meriterebbe finalmente un PALAZZETTO DELLO SPORT, o no?!
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
Grazie a tutti i partecipanti (incluso il campione olimpico Stefano Baldini) agli organizzatori e ai volontari che hanno regolato gli incroci, e arrivederci alla prossima edizione!!!
P.S.: Una città che tiene tanto allo sport e alla forma fisica meriterebbe finalmente un PALAZZETTO DELLO SPORT, o no?!
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
giovedì 18 ottobre 2012
Costituito comitato latianese per i referendum sul lavoro
Riceviamo e pubblichiamo:
"Comitato Latianese Referendum
Latiano 17/10/2012
Si è costituito il Comitato Latianese per i referendum sul lavoro, composto dalle forze politiche dell’ IDV (impegnata anche su altri due quesiti referendari), dagli ECOPACIFISTI, da SEL, FIOM e Lavoro e Società CGIL, per la abrogazione dell’art. 8 dell'ultima manovra Berlusconi, e per il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Il comitato, aperto all’adesione delle realtà politiche, sindacali e della società civile latianese, organizzerà la raccolta delle firme per la promozione dei referendum nella città a partire da Domenica 21 Ottobre in piazza Umberto I.
“La nostra è una battaglia di civiltà in difesa dei diritti fondamentali di tutti i lavoratori, a cominciare da quelli più deboli. La precarietà si combatte con più e non con meno diritti”
Per questo firmare per i referendum e poi vincerli riguarda tutti i lavoratori e tutti i cittadini italiani. Nessuno escluso.
P. Il comitato referendario
Alessandra Di Bello
Omero Carbone
Antonio Dellifiori
Abbiamo raccolto le prime adesioni:
Margherita Rubino: comp. Lavoro e società Cgil;
Carmela Scarafile : Ins. Scuola elementare;
Ada Spina: comp. Organismi Prov.le e Reg.le SEL;
Tonino Tanzarella: pensionato metalmeccanico;
Maria Grazia Vasta: resp.le Camera del Lavoro Latiano;
Teresa Zacheo: resp.le locale SPI-Cgil".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"Comitato Latianese Referendum
Latiano 17/10/2012
Si è costituito il Comitato Latianese per i referendum sul lavoro, composto dalle forze politiche dell’ IDV (impegnata anche su altri due quesiti referendari), dagli ECOPACIFISTI, da SEL, FIOM e Lavoro e Società CGIL, per la abrogazione dell’art. 8 dell'ultima manovra Berlusconi, e per il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Il comitato, aperto all’adesione delle realtà politiche, sindacali e della società civile latianese, organizzerà la raccolta delle firme per la promozione dei referendum nella città a partire da Domenica 21 Ottobre in piazza Umberto I.
“La nostra è una battaglia di civiltà in difesa dei diritti fondamentali di tutti i lavoratori, a cominciare da quelli più deboli. La precarietà si combatte con più e non con meno diritti”
Per questo firmare per i referendum e poi vincerli riguarda tutti i lavoratori e tutti i cittadini italiani. Nessuno escluso.
P. Il comitato referendario
Alessandra Di Bello
Omero Carbone
Antonio Dellifiori
Abbiamo raccolto le prime adesioni:
Margherita Rubino: comp. Lavoro e società Cgil;
Carmela Scarafile : Ins. Scuola elementare;
Ada Spina: comp. Organismi Prov.le e Reg.le SEL;
Tonino Tanzarella: pensionato metalmeccanico;
Maria Grazia Vasta: resp.le Camera del Lavoro Latiano;
Teresa Zacheo: resp.le locale SPI-Cgil".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
martedì 16 ottobre 2012
Nasce il movimento "Amici per Latiano"
Riceviamo e pubblichiamo:
"Si è costituito nei giorni scorsi il movimento “Amici per Latiano”. I soci fondatori sono: Parabita Vincenzo, Rucco Giovanni, Scalera Gino, Pagliata Claudio, Logorio Daniele, Rubino Giuseppe, Somma Carmine, Lavino Vito, Rodia Luca, Scrascia Domenico, Matarrelli Cosimo.
Tale iniziativa nasce dalla convinzione della necessità di promuovere, in un momento di crisi della politica a tutti i livelli, una aggregazione che - in piena autonomia da ogni tatticismo dei Partiti - ponga al centro del dibattito le reali problematiche della comunità locale.
In tal senso, persone animate da buona volontà e finora orientate politicamente in maniera tra loro differente, hanno voluto lanciare un segnale di coesione e di impegno comune.
Ogni aderente al movimento “Amici per Latiano” rimane comunque libero di aderire anche a Partiti ed a Movimenti politici di rilievo nazionale, ma tali eventuali determinazioni personali non implicheranno alcun coinvolgimento per il resto dello stesso movimento “Amici per Latiano” la cui caratterizzazione permarrà localistica ed apartitica.
Oltre il richiamo alla soluzione delle problematiche della Città, il movimento “Amici per Latiano” si impegnerà ad organizzare incontri di approfondimento sulle diverse tematiche che hanno impatto diretto sul vissuto dei latianesi e percorsi di formazione all’impegno sociale e politico, affinché possa crescere una nuova classe dirigente, capace di fornire risposte efficaci ai bisogni espressi dalla popolazione.
F.to: Movimento Amici per Latiano".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"Si è costituito nei giorni scorsi il movimento “Amici per Latiano”. I soci fondatori sono: Parabita Vincenzo, Rucco Giovanni, Scalera Gino, Pagliata Claudio, Logorio Daniele, Rubino Giuseppe, Somma Carmine, Lavino Vito, Rodia Luca, Scrascia Domenico, Matarrelli Cosimo.
Tale iniziativa nasce dalla convinzione della necessità di promuovere, in un momento di crisi della politica a tutti i livelli, una aggregazione che - in piena autonomia da ogni tatticismo dei Partiti - ponga al centro del dibattito le reali problematiche della comunità locale.
In tal senso, persone animate da buona volontà e finora orientate politicamente in maniera tra loro differente, hanno voluto lanciare un segnale di coesione e di impegno comune.
Ogni aderente al movimento “Amici per Latiano” rimane comunque libero di aderire anche a Partiti ed a Movimenti politici di rilievo nazionale, ma tali eventuali determinazioni personali non implicheranno alcun coinvolgimento per il resto dello stesso movimento “Amici per Latiano” la cui caratterizzazione permarrà localistica ed apartitica.
Oltre il richiamo alla soluzione delle problematiche della Città, il movimento “Amici per Latiano” si impegnerà ad organizzare incontri di approfondimento sulle diverse tematiche che hanno impatto diretto sul vissuto dei latianesi e percorsi di formazione all’impegno sociale e politico, affinché possa crescere una nuova classe dirigente, capace di fornire risposte efficaci ai bisogni espressi dalla popolazione.
F.to: Movimento Amici per Latiano".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
lunedì 15 ottobre 2012
Intervento di Madama su lavori Via Roma e vicenda "Scuola Armando Franco"
Riceviamo e pubblichiamo:
"COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Come volevasi dimostrare. Purtroppo eravamo stati dei profeti quando giorni orsono abbiamo parlato di via Roma e delle illegalità diffuse.
Il forte acquazzone del pomeriggio del 13 ottobre scorso ha evidenziato, anche se non ce ne fosse stato bisogno, che i lavori di rifacimento di via Roma fanno acqua prima di essere ultimati. Infatti molte abitazioni e negozi di via Roma sono stati completamenti invasi dalle acque e per fortuna che l’acquazzone è durato solo quindici minuti altrimenti i danni sarebbero stati irreparabili . Adesso se i cittadini dovessero avanzare richiesta di danni chi li pagherà? Non certamente la ditta che non ha ancora firmato il verbale di inizio lavori e tanto meno il direttore dei lavori che ancora non ha redatto LA PERIZIA DI VARIANTE E SUPPLETIVA la Giunta solo alla fine dei lavori ( pochi giorni fa )ha approvato una bozza di perizia di variante. Credo che a pagare dovrebbero essere gli amministratori che hanno dato l’autorizzazione ad effettuare senza progetto i lavori.
Il primo rifacimento di via Roma (ricordate con le mattonelle) fu regolarmente collaudato; ha presentato subito dei grossi difetti di costruzione già dopo la fine dei lavori e con il passar del tempo è diventata via Roma una strada colabrodo. Nessuno però ha pagato per questi errori.
Come ho già avuto modo di evidenziare nella mia lettera “ le incompiute “ a qualche amministratore è venuto in mente di rifare via Roma utilizzando i fondi che erano destinati al rifacimento di Piazza Umberto e verbalmente dico e ripeto verbalmente ha dato disposizione all’impresa di procedere (senza progetto) alla sistemazione di via Roma. L’impresa ha dato inizio ai lavori e si è fermata solo quando ha constatato che senza progetto non poteva pagarsi. Insomma la illegalità più assoluta. Ma vedrete che nessuno si interesserà di quanto è successo, i lavori continueranno e il direttore dei lavori (nominato post-fine lavori) EMETTERA’ IL CERTIFICATO DI ULTIMAZIONE DEI LAVORI e il collaudatore procederà al collaudo dell’opera.
Cosa deve più accadere per fermare queste illegalità?
Speriamo che anche questa opera non sia una incompiuta e che non sia un colabrodo come la precedente. Allora proporrò al consiglio comunale di denominarla: VIA ROMA COLOABRODO BIS.
E’ di pochi giorni infine la notizia che l’amministrazione comunale ha concesso in comodato (a privati senza canone di fitto) alcuni locali della scuola. Mesi fa era successa analoga cosa per alcuni locali di un altro istituto scolastico. Insomma corre voce che chiunque abbia bisogno di locali in comodato ( cioè senza pagare) deve rivolgersi a qualche amministratore che con solerzia provvederà alla concessione. Bella fine sta facendo il patrimonio del Comune.
Purtroppo questa Amministrazione , che pure abbiamo contribuito ad eleggere, non finirà mai di stupirci.
Cordiali saluti
Latiano,lì 14.10.2012
F.to: VITTORIO MADAMA".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Come volevasi dimostrare. Purtroppo eravamo stati dei profeti quando giorni orsono abbiamo parlato di via Roma e delle illegalità diffuse.
Il forte acquazzone del pomeriggio del 13 ottobre scorso ha evidenziato, anche se non ce ne fosse stato bisogno, che i lavori di rifacimento di via Roma fanno acqua prima di essere ultimati. Infatti molte abitazioni e negozi di via Roma sono stati completamenti invasi dalle acque e per fortuna che l’acquazzone è durato solo quindici minuti altrimenti i danni sarebbero stati irreparabili . Adesso se i cittadini dovessero avanzare richiesta di danni chi li pagherà? Non certamente la ditta che non ha ancora firmato il verbale di inizio lavori e tanto meno il direttore dei lavori che ancora non ha redatto LA PERIZIA DI VARIANTE E SUPPLETIVA la Giunta solo alla fine dei lavori ( pochi giorni fa )ha approvato una bozza di perizia di variante. Credo che a pagare dovrebbero essere gli amministratori che hanno dato l’autorizzazione ad effettuare senza progetto i lavori.
Il primo rifacimento di via Roma (ricordate con le mattonelle) fu regolarmente collaudato; ha presentato subito dei grossi difetti di costruzione già dopo la fine dei lavori e con il passar del tempo è diventata via Roma una strada colabrodo. Nessuno però ha pagato per questi errori.
Come ho già avuto modo di evidenziare nella mia lettera “ le incompiute “ a qualche amministratore è venuto in mente di rifare via Roma utilizzando i fondi che erano destinati al rifacimento di Piazza Umberto e verbalmente dico e ripeto verbalmente ha dato disposizione all’impresa di procedere (senza progetto) alla sistemazione di via Roma. L’impresa ha dato inizio ai lavori e si è fermata solo quando ha constatato che senza progetto non poteva pagarsi. Insomma la illegalità più assoluta. Ma vedrete che nessuno si interesserà di quanto è successo, i lavori continueranno e il direttore dei lavori (nominato post-fine lavori) EMETTERA’ IL CERTIFICATO DI ULTIMAZIONE DEI LAVORI e il collaudatore procederà al collaudo dell’opera.
Cosa deve più accadere per fermare queste illegalità?
Speriamo che anche questa opera non sia una incompiuta e che non sia un colabrodo come la precedente. Allora proporrò al consiglio comunale di denominarla: VIA ROMA COLOABRODO BIS.
E’ di pochi giorni infine la notizia che l’amministrazione comunale ha concesso in comodato (a privati senza canone di fitto) alcuni locali della scuola. Mesi fa era successa analoga cosa per alcuni locali di un altro istituto scolastico. Insomma corre voce che chiunque abbia bisogno di locali in comodato ( cioè senza pagare) deve rivolgersi a qualche amministratore che con solerzia provvederà alla concessione. Bella fine sta facendo il patrimonio del Comune.
Purtroppo questa Amministrazione , che pure abbiamo contribuito ad eleggere, non finirà mai di stupirci.
Cordiali saluti
Latiano,lì 14.10.2012
F.to: VITTORIO MADAMA".
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PER COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
venerdì 12 ottobre 2012
Si inaugura la mostra di Cosimo Di Salvatore
Riceviamo e pubblichiamo:
"COMUNICATO STAMPA
INAUGURAZIONE MOSTRA DEL MAESTRO COSIMO DI SALVATORE
Sarà inaugurata domenica 14 Ottobre alle ore 18:00 nel Salone Flora di Palazzo Imperali, in Piazza Umberto Primo Latiano, la mostra d'arte: “Puglia, cultura e tradizione ed altro”; mostra personale di pittura di Cosimo Di Salvatore.
Cosimo Di Salvatore, amico del Maestro Carmelo Conte, è nato a Latiano l'8 agosto del 1937. Ha vissuto a Torino per cinquant'anni dove si era trasferito nel lontano 1960 e dove si è formato artisticamente.
Pittore figurativo meticoloso, autodidatta, nasce come paesaggista e nella sua evoluzione artistica, passa attraverso la rappresentazione di ritratti e scene del quotidiano.
La sua pittura, con tecnica olio su tela, è caratterizzata da una luminosità cromatica che va oltre la realtà contingente, colorando le superfici e rendendole presenti quasi in modo irreale.
La sua lunga esperienza artistica lo ha portato ad ottenere ottimi risultati con il conseguimento di attestati e premi speciali da giurie nazionali ed internazionali nelle molteplici mostre alle quali ha partecipato
Le sue opere e la sua attività artistica sono menzionate sull'undicesimo volume di “Arte Italiana per il Mondo”, “Il Mondo di Cosimo Di Salvatore”, opera di divulgazione internazionale delle figure artistiche nel mondo dell'arte italiana, del CELIT Centro Librario Italiano.
Nel 1982 partecipa alla 14ª Mostra di Pittura “25 Aprile” della Città di Grugliasco.
Nel 1988 vince il premio “Segnalazione Speciale Giuria” alla 15ª Edizione del “Concorso Internazionale di Pittura Epifania” presso la rinomata Galleria d'Arte Eustachi di Milano;
Sempre nel 1988, presso l'Accademia Internazionale “Il Marzocco” di Firenze, gli vengono assegnati: la Prima “Medaglia d'oro Città di Vienna” ed il Primo Trofeo “Regione Toscana” per la sua lodevole attività.
Anche il 1997 è un anno ricco di riconoscimenti per il Maestro che riceve il diploma di merito al “Premio Città di Bassignana” ed il diploma di merito al Premio “Il Centenario dell'Associazione Italiana Cultura e Sport a Torino.
Tornato a Latiano da circa due anni, dopo varie vicissitudini personali, ha deciso di condividere con amici e conterranei la propria esperienza artistica; da qui nasce il progetto di realizzare questa mostra d'arte “Puglia, cultura e tradizione ed altro” che resterà aperta tutti i giorni dal 14 al 21 ottobre la mattina dalle 10:00 alle 12:00; ed il pomeriggio dalle 17:00 alle 20:00 nel Salone Flora di Palazzo Imperiali".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
"COMUNICATO STAMPA
INAUGURAZIONE MOSTRA DEL MAESTRO COSIMO DI SALVATORE
Sarà inaugurata domenica 14 Ottobre alle ore 18:00 nel Salone Flora di Palazzo Imperali, in Piazza Umberto Primo Latiano, la mostra d'arte: “Puglia, cultura e tradizione ed altro”; mostra personale di pittura di Cosimo Di Salvatore.
Cosimo Di Salvatore, amico del Maestro Carmelo Conte, è nato a Latiano l'8 agosto del 1937. Ha vissuto a Torino per cinquant'anni dove si era trasferito nel lontano 1960 e dove si è formato artisticamente.
Pittore figurativo meticoloso, autodidatta, nasce come paesaggista e nella sua evoluzione artistica, passa attraverso la rappresentazione di ritratti e scene del quotidiano.
La sua pittura, con tecnica olio su tela, è caratterizzata da una luminosità cromatica che va oltre la realtà contingente, colorando le superfici e rendendole presenti quasi in modo irreale.
La sua lunga esperienza artistica lo ha portato ad ottenere ottimi risultati con il conseguimento di attestati e premi speciali da giurie nazionali ed internazionali nelle molteplici mostre alle quali ha partecipato
Le sue opere e la sua attività artistica sono menzionate sull'undicesimo volume di “Arte Italiana per il Mondo”, “Il Mondo di Cosimo Di Salvatore”, opera di divulgazione internazionale delle figure artistiche nel mondo dell'arte italiana, del CELIT Centro Librario Italiano.
Nel 1982 partecipa alla 14ª Mostra di Pittura “25 Aprile” della Città di Grugliasco.
Nel 1988 vince il premio “Segnalazione Speciale Giuria” alla 15ª Edizione del “Concorso Internazionale di Pittura Epifania” presso la rinomata Galleria d'Arte Eustachi di Milano;
Sempre nel 1988, presso l'Accademia Internazionale “Il Marzocco” di Firenze, gli vengono assegnati: la Prima “Medaglia d'oro Città di Vienna” ed il Primo Trofeo “Regione Toscana” per la sua lodevole attività.
Anche il 1997 è un anno ricco di riconoscimenti per il Maestro che riceve il diploma di merito al “Premio Città di Bassignana” ed il diploma di merito al Premio “Il Centenario dell'Associazione Italiana Cultura e Sport a Torino.
Tornato a Latiano da circa due anni, dopo varie vicissitudini personali, ha deciso di condividere con amici e conterranei la propria esperienza artistica; da qui nasce il progetto di realizzare questa mostra d'arte “Puglia, cultura e tradizione ed altro” che resterà aperta tutti i giorni dal 14 al 21 ottobre la mattina dalle 10:00 alle 12:00; ed il pomeriggio dalle 17:00 alle 20:00 nel Salone Flora di Palazzo Imperiali".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
FLI propone di stipulare un regolare contratto di locazione con l'associazione "A. Franco"
Riceviamo e pubblichiamo:
"Da circa una settimana, nella nostra città non si sente parlare d’altro se non della decisone dell’Amministrazione Comunale di aver concesso in comodato d’uso alcune aule della Scuola Primaria sita in Viale Fosse Ardeatine alla Scuola Paritaria Mons. Armando Franco.
Tale provvedimento, è stato adottato in assenza qualsivoglia confronto politico evitando volutamente una discussione all’interno dell’assise comunale.
Diversamente non si riescono a cogliere le reali motivazioni per le quali l’istanza viene protocollata in data 20 Settembre u.s. e la decisone di concedere i locali in comodato d’uso viene approvata con delibera del 24 Settembre 2012 solo 4 giorni dopo (forse per evidenziare l’efficienza dei nostri amministratori?????), nonché anche in assenza di un incontro con la Segreteria Didattica ed i docenti.
Ora, senza scendere nel merito del comportamento poco lineare dell’Amministrazione Comunale, e al di là di ogni discussione che potrebbe nascere, sarebbe stato opportuno, da parte del Sindaco, ascoltare tutti i rappresentanti al fine di individuare una sintesi comune a tutti.
Pertanto, per onestà intellettuale e politica, che ci contraddistingue, noi non siamo contrari a priori a concedere le nostre aule all’Istituto Professionale Paritario per i Servizi Turistici – Aziendali e Sociali, ma, chiediamo al Sindaco di revocare la delibera n. 144 del 24 Settembre 2012 e procedere a stipulare con l’Associazione Mons. Armando Franco un regolare contratto di locazione, con l’impegno sempre da parte del Sindaco, che il ricavato venga investito per opere di ristrutturazione delle nostre scuole primarie.
F.to: CIRCOLO FLI LATIANO".
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COMUNICATI E INTERVENTI ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
"Da circa una settimana, nella nostra città non si sente parlare d’altro se non della decisone dell’Amministrazione Comunale di aver concesso in comodato d’uso alcune aule della Scuola Primaria sita in Viale Fosse Ardeatine alla Scuola Paritaria Mons. Armando Franco.
Tale provvedimento, è stato adottato in assenza qualsivoglia confronto politico evitando volutamente una discussione all’interno dell’assise comunale.
Diversamente non si riescono a cogliere le reali motivazioni per le quali l’istanza viene protocollata in data 20 Settembre u.s. e la decisone di concedere i locali in comodato d’uso viene approvata con delibera del 24 Settembre 2012 solo 4 giorni dopo (forse per evidenziare l’efficienza dei nostri amministratori?????), nonché anche in assenza di un incontro con la Segreteria Didattica ed i docenti.
Ora, senza scendere nel merito del comportamento poco lineare dell’Amministrazione Comunale, e al di là di ogni discussione che potrebbe nascere, sarebbe stato opportuno, da parte del Sindaco, ascoltare tutti i rappresentanti al fine di individuare una sintesi comune a tutti.
Pertanto, per onestà intellettuale e politica, che ci contraddistingue, noi non siamo contrari a priori a concedere le nostre aule all’Istituto Professionale Paritario per i Servizi Turistici – Aziendali e Sociali, ma, chiediamo al Sindaco di revocare la delibera n. 144 del 24 Settembre 2012 e procedere a stipulare con l’Associazione Mons. Armando Franco un regolare contratto di locazione, con l’impegno sempre da parte del Sindaco, che il ricavato venga investito per opere di ristrutturazione delle nostre scuole primarie.
F.to: CIRCOLO FLI LATIANO".
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COMUNICATI E INTERVENTI ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
Madama scrive al Presidente del Consiglio Mario Monti
Riceviamo e pubblichiamo:
"Egregio PRESIDENTE,
su tutti i giornali del 2 0tt0bre trovo che Lei, a proposito dei continui scandali, ha evidenziato che il tutto è il retaggio della “ vecchia politica. “ Ebbene lo scrivente che ha fatto il Sindaco di un paese di circa 16 mila abitanti dal 1985 al 1988 e dal 1992 al 1994, quando Lei era professore e non impegnato politicamente, può affermare senza ombra di smentite che nella “vecchia politica” i comuni,le province e per certi versi anche le regioni erano soggette ad una serie di controlli. Per i Comuni c’era il CO .RE.CO. che vigilava sia sulle spese che sulla legittimità delle delibere adottate dalla Giunta, la irrisoria indennità di cui il Sindaco godeva era onnicomprensiva; i consiglieri comunali nelle commissioni non venivano retribuiti, analogamente i componenti delle vecchie commissioni edilizie che tanto hanno lavorato nel periodo del boom edilizio. Voglio rammentarLe inoltre che il semplice cittadino quando riteneva illegittima una delibera adottata dalla Giunta presentava ricorso al CO.RE.CO sia per la legittimità che anche per la mancata copertura finanziaria (chi scrive ne ha fatto parecchi ricorsi) ora invece il cittadino che ritiene che una delibera della Giunta è illegittima deve rivolgersi ad un legale che per presentare un semplice ricorso al TAR chiederà non meno di 2.000 euro.
Questo accadeva “ nella vecchia politica”. Dopo nel recente passato in nome della libertà e della semplificazione ( complice le varie leggi BASSANINI) sono stati eliminati tutti i controlli perfino quello del cittadino per poter ricorrere( dal momento che il ricorso al TAR è esoso). Offendere quindi come fa Lei la “ vecchia politica “ mi sembra un tantino, diciamolo, esagerato. Piuttosto tutto ciò accade sia per la mancanza totale dei controlli e sia soprattutto per la mancanza di valori
Tanto volevo rappresentarLe per amore di verità e per dare un riconoscimento a tutti gli amministratori che nel passato hanno onorato la politica.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Latiano,lì 08.10.2012
F.to: VITTORIO MADAMA".
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"Egregio PRESIDENTE,
su tutti i giornali del 2 0tt0bre trovo che Lei, a proposito dei continui scandali, ha evidenziato che il tutto è il retaggio della “ vecchia politica. “ Ebbene lo scrivente che ha fatto il Sindaco di un paese di circa 16 mila abitanti dal 1985 al 1988 e dal 1992 al 1994, quando Lei era professore e non impegnato politicamente, può affermare senza ombra di smentite che nella “vecchia politica” i comuni,le province e per certi versi anche le regioni erano soggette ad una serie di controlli. Per i Comuni c’era il CO .RE.CO. che vigilava sia sulle spese che sulla legittimità delle delibere adottate dalla Giunta, la irrisoria indennità di cui il Sindaco godeva era onnicomprensiva; i consiglieri comunali nelle commissioni non venivano retribuiti, analogamente i componenti delle vecchie commissioni edilizie che tanto hanno lavorato nel periodo del boom edilizio. Voglio rammentarLe inoltre che il semplice cittadino quando riteneva illegittima una delibera adottata dalla Giunta presentava ricorso al CO.RE.CO sia per la legittimità che anche per la mancata copertura finanziaria (chi scrive ne ha fatto parecchi ricorsi) ora invece il cittadino che ritiene che una delibera della Giunta è illegittima deve rivolgersi ad un legale che per presentare un semplice ricorso al TAR chiederà non meno di 2.000 euro.
Questo accadeva “ nella vecchia politica”. Dopo nel recente passato in nome della libertà e della semplificazione ( complice le varie leggi BASSANINI) sono stati eliminati tutti i controlli perfino quello del cittadino per poter ricorrere( dal momento che il ricorso al TAR è esoso). Offendere quindi come fa Lei la “ vecchia politica “ mi sembra un tantino, diciamolo, esagerato. Piuttosto tutto ciò accade sia per la mancanza totale dei controlli e sia soprattutto per la mancanza di valori
Tanto volevo rappresentarLe per amore di verità e per dare un riconoscimento a tutti gli amministratori che nel passato hanno onorato la politica.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Latiano,lì 08.10.2012
F.to: VITTORIO MADAMA".
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giovedì 11 ottobre 2012
Venerdì 12 ottobre consiglio comunale, già prevista una seconda convocazione
Riceviamo e pubblichiamo:
"Venerdì 12 Ottobre alle ore 16:30, presso la Sala Auditorium di Palazzo Imperiali con ingresso in via Attilio Spinelli, si riunirà il Consiglio Comunale di Latiano.
E' prevista una seconda convocazione per il 15 Ottobre alle ore 16:30.
I lavori consiliari saranno trasmessi in diretta su IDEA RADIO e su www.idearadionelmondo.it
ORDINE DEL GIORNO
1.Lettura ed approvazione verbali precedenti sedute del 11.05.2012 e 25.05.2012.
2.Approvazione Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (IMU).
3.Approvazione aliquote e detrazioni dell’Imposta municipale propria (IMU) – Anno 2012.
4.Bilancio di previsione 2012 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e presa d'atto degli equilibri di bilancio.
5.Approvazione rendiconto reso dall'Economo Comunale - Esercizio 2011.
6.Esercizio finanziario 2011 - Riaccertamento dei Residui attivi e passivi.
7.Esercizio finanziario 2011 - Approvazione Rendiconto.
8.Registro Tumori dell'ASL di Brindisi - Conferma attività e sostegno del Comune di Latiano.
9.Proposta del cons. G. Bruno in merito alla intitolazione del Cinema Teatro Olmi.
10.Interrogazione presentata dal cons. Calcagno in merito alla raccolta dei rifiuti ingombranti e all'abbandono dei rifiuti nelle campagne.
11.Interrogazione presentata dal gruppo P.D.L. in merito ai lavori di rifacimento di Via Roma e alla rimozione delle "chianche" depositate presso l'area dell'ex biblioteca comunale.
12.Mozione presentata dal cons. Calcagno per la revoca della deliberazione di G.C. n. 143 del 24.09.2012 avente ad oggetto: Comodato Istituto Professionale Paritario per i Servizi Turistici Aziendali "Mons. Armando Franco".
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COMUNICATI E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"Venerdì 12 Ottobre alle ore 16:30, presso la Sala Auditorium di Palazzo Imperiali con ingresso in via Attilio Spinelli, si riunirà il Consiglio Comunale di Latiano.
E' prevista una seconda convocazione per il 15 Ottobre alle ore 16:30.
I lavori consiliari saranno trasmessi in diretta su IDEA RADIO e su www.idearadionelmondo.it
ORDINE DEL GIORNO
1.Lettura ed approvazione verbali precedenti sedute del 11.05.2012 e 25.05.2012.
2.Approvazione Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (IMU).
3.Approvazione aliquote e detrazioni dell’Imposta municipale propria (IMU) – Anno 2012.
4.Bilancio di previsione 2012 - Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e presa d'atto degli equilibri di bilancio.
5.Approvazione rendiconto reso dall'Economo Comunale - Esercizio 2011.
6.Esercizio finanziario 2011 - Riaccertamento dei Residui attivi e passivi.
7.Esercizio finanziario 2011 - Approvazione Rendiconto.
8.Registro Tumori dell'ASL di Brindisi - Conferma attività e sostegno del Comune di Latiano.
9.Proposta del cons. G. Bruno in merito alla intitolazione del Cinema Teatro Olmi.
10.Interrogazione presentata dal cons. Calcagno in merito alla raccolta dei rifiuti ingombranti e all'abbandono dei rifiuti nelle campagne.
11.Interrogazione presentata dal gruppo P.D.L. in merito ai lavori di rifacimento di Via Roma e alla rimozione delle "chianche" depositate presso l'area dell'ex biblioteca comunale.
12.Mozione presentata dal cons. Calcagno per la revoca della deliberazione di G.C. n. 143 del 24.09.2012 avente ad oggetto: Comodato Istituto Professionale Paritario per i Servizi Turistici Aziendali "Mons. Armando Franco".
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mercoledì 10 ottobre 2012
Anno della Fede: Idea Radio ospita i Vescovi Pisanello e Talucci
Riceviamo e pubblichiamo:
"In occasione dell'inizio dell'anno della Fede, giovedì 11 ottobre, Idea Radio trasmetterà alle ore 14:30 un'intervista a Monsignor Rocco Talucci, Arcivescovo della diocesi di Brindisi ed Ostuni, realizzata dalla Vicarìa di Mesagne. Alle ore 18:00, in collaborazione con il GRIS di Oria, in diretta dalla Chiesa Madre di Francavilla Fontana, apertura dell'anno della Fede con Monsignor Vincenzo Pisanello Vescovo della diocesi di Oria. Ricordiamo che entrambi gli appuntamenti si possono ascoltare sulle frequenze Fm di Idea Radio e su www.idearadionelmondo.it".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
"In occasione dell'inizio dell'anno della Fede, giovedì 11 ottobre, Idea Radio trasmetterà alle ore 14:30 un'intervista a Monsignor Rocco Talucci, Arcivescovo della diocesi di Brindisi ed Ostuni, realizzata dalla Vicarìa di Mesagne. Alle ore 18:00, in collaborazione con il GRIS di Oria, in diretta dalla Chiesa Madre di Francavilla Fontana, apertura dell'anno della Fede con Monsignor Vincenzo Pisanello Vescovo della diocesi di Oria. Ricordiamo che entrambi gli appuntamenti si possono ascoltare sulle frequenze Fm di Idea Radio e su www.idearadionelmondo.it".
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martedì 9 ottobre 2012
La terza edizione di "Expolibri": Leggo per legittima difesa
Riceviamo e pubblichiamo:
"LEGGO PER LEGITTIMA DIFESA. Da un pensiero di Woody Allen nasce l'ispirazione per la terza edizione di Expolibri, l'appuntamento con la lettura e la cultura organizzato dal Comune di Torre Santa Susanna e dall’Associazione Ecomuseo del Limitone dei Greci con la direzione artistica di Gino Cesaria.
Diverse le novità di questa terza edizione.
Innanzitutto la struttura: non una fiera ma una vera e propria rassegna delocalizzata nel tempo e nello spazio, un palinsesto di eventi suddiviso in due parti (ottobre – dicembre; gennaio – aprile) e ambientato nei principali punti di interesse del centro storico di Torre Santa Susanna.
Poi il contenuto: ai tradizionali incontri con l’autore, con la presentazione di novità editoriali, si affiancano convegni su tematiche socio-culturali di stretta attualità e letture a domicilio, generando momenti di condivisione culturale in cui si alternano, si intrecciano e si rafforzano vicendevolmente pubblico e privato, dimensioni collettive e atmosfere domestiche, con il comune intento di difendersi legalmente dall’ignoranza e dall’inciviltà che sembrano dominare la società odierna.
Sembrano…
Ma parafrasando L’eccezione e la regola di Bertold Brecht, in un Paese che legge sempre meno e in cui ristagna il senso civico, un accento può modificare il significato di una frase, come l’amore e l’onestà possono diventare beni comuni, come un lettore può contagiare la collettività…
La rassegna si apre giovedì 11 ottobre alle ore 19,00 in Largo Chiesa Madre (in caso di maltempo presso il Teatro parrocchiale Chiesa Madre) con la presentazione del libro Eutopia. La civiltà dell’amore di Francesco Colizzi.
Medico specialista in Psichiatria e psicoterapeuta, direttore del Centro di salute mentale di Brindisi - San Vito dei Normanni, componente del consiglio di amministrazione dell'Associazione Italiana amici di Raul Follerau - AIFO, presidente e direttore della rivista “Amici dei Lebbrosi” dal 2005 al 2011, membro del Consiglio direttivo della Federazione «Volontari nel mondo - FOCSIV» e responsabile per l'Italia della ricerca Paneuropea «Quality 4 children», nel suo ultimo libro Francesco Colizzi descrive l’esperienza estatica del dono nella sua continua tensione tra dovere e libertà e invita il lettore a ritrovare la bellezza e la felicità nell’agire sociale, confrontandosi con la sofferenza e l’emarginazione e aspirando a quel luogo della speranza e del sogno che don Tonino Bello chiama “Eutopia”.
“Nessuno ha il diritto di essere felice da solo”: il pensiero di Raul Follerau traspare dall’opera di Colizzi così come dall’attività di Francesco Spada, interior designer, art director e autore, insieme a Gilda Novelli, del libro Hell and paradise, India 2010-2011. Diario di viaggio dal Rajasthan a Calcutta: un contributo di cronaca e attualità per descrivere il bene e il male che coabita nel “colosso asiatico” e per sostenere la Ong OFFER di Calcutta.
Due opere, dunque, accomunate dalla volontà di dar voce agli “ultimi” e di trasformare in azioni concrete il frutto di un’elaborazione interiore.
Dopo i saluti dell’assessore alla Pubblica Istruzione, ins. Marcello Petarra, e del sindaco, dott. Costantino Galasso, Francesco Spada relazionerà sul progetto umanitario e informativo che è alla base del viaggio in Asia. Seguirà la presentazione del libro Eutopia. La civiltà dell’amore con l’intervento dell’autore e la lettura drammatizzata di passi dell’opera a cura del regista e attore Gino Cesaria. La serata sarà moderata dal prof. Antonio Fazzi.
Al termine dell’incontro sarà offerto un rinfresco.
EXPOLIBRI 2013
L’eccezione è la regola
PROGRAMMA PRIMA PARTE (Ottobre – Dicembre 2012)
Giovedì 11 ottobre, h. 19,00 – Largo Chiesa Madre
Eutopia. La civiltà dell’amore
Incontro con l’autore Francesco COLIZZI
Venerdì 26 ottobre, h. 18,30 – Frantoi ipogei
La voce della storia
Documentario – Reading letterario
(“La storia del gusto”, 26-27 ottobre)
Giovedì 22 novembre, h. 18,30 – Teatro comunale
Lo stato di salute dell’istruzione
Incontro con il prof. Salvatore GIULIANO e il prof. Francesco CAPOBIANCO
Giovedì 6 dicembre, h. 18,30 – Teatro comunale
Sacra Corona Unita
Incontro con l’autore Mara CHIARELLI
LETTURE A DOMICILIO
Il piacere della lettura e della cultura (locale) da vivere in casa
18 ottobre
8 novembre
29 novembre
14 dicembre
info: ecomuseotorre@libero.it - 3394964127".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
"LEGGO PER LEGITTIMA DIFESA. Da un pensiero di Woody Allen nasce l'ispirazione per la terza edizione di Expolibri, l'appuntamento con la lettura e la cultura organizzato dal Comune di Torre Santa Susanna e dall’Associazione Ecomuseo del Limitone dei Greci con la direzione artistica di Gino Cesaria.
Diverse le novità di questa terza edizione.
Innanzitutto la struttura: non una fiera ma una vera e propria rassegna delocalizzata nel tempo e nello spazio, un palinsesto di eventi suddiviso in due parti (ottobre – dicembre; gennaio – aprile) e ambientato nei principali punti di interesse del centro storico di Torre Santa Susanna.
Poi il contenuto: ai tradizionali incontri con l’autore, con la presentazione di novità editoriali, si affiancano convegni su tematiche socio-culturali di stretta attualità e letture a domicilio, generando momenti di condivisione culturale in cui si alternano, si intrecciano e si rafforzano vicendevolmente pubblico e privato, dimensioni collettive e atmosfere domestiche, con il comune intento di difendersi legalmente dall’ignoranza e dall’inciviltà che sembrano dominare la società odierna.
Sembrano…
Ma parafrasando L’eccezione e la regola di Bertold Brecht, in un Paese che legge sempre meno e in cui ristagna il senso civico, un accento può modificare il significato di una frase, come l’amore e l’onestà possono diventare beni comuni, come un lettore può contagiare la collettività…
La rassegna si apre giovedì 11 ottobre alle ore 19,00 in Largo Chiesa Madre (in caso di maltempo presso il Teatro parrocchiale Chiesa Madre) con la presentazione del libro Eutopia. La civiltà dell’amore di Francesco Colizzi.
Medico specialista in Psichiatria e psicoterapeuta, direttore del Centro di salute mentale di Brindisi - San Vito dei Normanni, componente del consiglio di amministrazione dell'Associazione Italiana amici di Raul Follerau - AIFO, presidente e direttore della rivista “Amici dei Lebbrosi” dal 2005 al 2011, membro del Consiglio direttivo della Federazione «Volontari nel mondo - FOCSIV» e responsabile per l'Italia della ricerca Paneuropea «Quality 4 children», nel suo ultimo libro Francesco Colizzi descrive l’esperienza estatica del dono nella sua continua tensione tra dovere e libertà e invita il lettore a ritrovare la bellezza e la felicità nell’agire sociale, confrontandosi con la sofferenza e l’emarginazione e aspirando a quel luogo della speranza e del sogno che don Tonino Bello chiama “Eutopia”.
“Nessuno ha il diritto di essere felice da solo”: il pensiero di Raul Follerau traspare dall’opera di Colizzi così come dall’attività di Francesco Spada, interior designer, art director e autore, insieme a Gilda Novelli, del libro Hell and paradise, India 2010-2011. Diario di viaggio dal Rajasthan a Calcutta: un contributo di cronaca e attualità per descrivere il bene e il male che coabita nel “colosso asiatico” e per sostenere la Ong OFFER di Calcutta.
Due opere, dunque, accomunate dalla volontà di dar voce agli “ultimi” e di trasformare in azioni concrete il frutto di un’elaborazione interiore.
Dopo i saluti dell’assessore alla Pubblica Istruzione, ins. Marcello Petarra, e del sindaco, dott. Costantino Galasso, Francesco Spada relazionerà sul progetto umanitario e informativo che è alla base del viaggio in Asia. Seguirà la presentazione del libro Eutopia. La civiltà dell’amore con l’intervento dell’autore e la lettura drammatizzata di passi dell’opera a cura del regista e attore Gino Cesaria. La serata sarà moderata dal prof. Antonio Fazzi.
Al termine dell’incontro sarà offerto un rinfresco.
EXPOLIBRI 2013
L’eccezione è la regola
PROGRAMMA PRIMA PARTE (Ottobre – Dicembre 2012)
Giovedì 11 ottobre, h. 19,00 – Largo Chiesa Madre
Eutopia. La civiltà dell’amore
Incontro con l’autore Francesco COLIZZI
Venerdì 26 ottobre, h. 18,30 – Frantoi ipogei
La voce della storia
Documentario – Reading letterario
(“La storia del gusto”, 26-27 ottobre)
Giovedì 22 novembre, h. 18,30 – Teatro comunale
Lo stato di salute dell’istruzione
Incontro con il prof. Salvatore GIULIANO e il prof. Francesco CAPOBIANCO
Giovedì 6 dicembre, h. 18,30 – Teatro comunale
Sacra Corona Unita
Incontro con l’autore Mara CHIARELLI
LETTURE A DOMICILIO
Il piacere della lettura e della cultura (locale) da vivere in casa
18 ottobre
8 novembre
29 novembre
14 dicembre
info: ecomuseotorre@libero.it - 3394964127".
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venerdì 5 ottobre 2012
L'intervento del sen. Caforio (IdV) in Aula sul caso ILVA
Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del sen. Giuseppe Caforio (Italia del Valori) sul caso Ilva di Taranto, tenuto in occasione della discussione in Aula del decreto legge 129 (risanamento ambientale territorio di Taranto):
"02/10/2012
Discussione Generale ddl. 3290
Onorevole Presidente, Colleghi,
vorrei innanzitutto aprire il mio intervento esortandovi a riflettere sul contenuto, sui modi e sui tempi di questo decreto, dunque sulle effettive capacità di quest'ultimo di risolvere la drammatica situazione ambientale - e non solo - che affligge la città di Taranto.
Il decreto in oggetto interviene, infatti, in notevole ritardo - direi... a disastro ormai quasi irreversibile -, con medicine palliative e non curative, ovvero con misure che nemmeno in una situazione di ordinario inquinamento sarebbero state sufficienti a compiere quella necessaria opera di risanamento.
Il decreto in oggetto, impropriamente definito "decreto Ilva", rimanda al Protocollo d'Intesa firmato il 26 luglio scorso tra i Ministeri dell'Ambiente, delle infrastrutture, dello sviluppo economico e della coesione territoriale, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto, nonché il Commissario straordinario del porto di Taranto e si occupa soltanto in minima parte della delicata questione dell'Ilva, avendo incentrato la propria attenzione, soprattutto, nell'opera di bonifica del Sito di Interesse nazionale di Taranto.
Tale decreto, dunque, in questo delicatissimo momento, non affronta, come invece avrebbe dovuto fare, la spinosa questione del polo industriale Tarantino.
Dall'ultima volta che questo emiciclo ha discusso, in presenza del Ministro Clini, dell'Ilva, nulla o poco è cambiato. Il vergognoso braccio di ferro tra Governo e gruppo Riva da una parte e Magistratura dall'altra, sta proseguendo, arrivando a delle degenerazioni che fanno tremare le ginocchia e accapponare la pelle.
Caro Ministro Clini, mi rivolgo a lei, seppur in sua assenza, anzi.. a tal proposito ci avrebbe stupito il contrario visto che lei da sempre, anche quando era un super burocrate al Ministero dell'ambiente, ha cercato di fuggire e nascondere sotto il tappeto la questione Ilva.... Ministro, lei ha ragione quando afferma che la politica industriale del Paese non deve essere decisa dal magistrati. Le diamo ragione perché di ambiente e lavoro dovrebbe occuparsene chi ha la responsabilità di gestire la cosa pubblica, chi, per volontà dei cittadini o per mandato presidenziale, è chiamato a gestire il sistema paese. Ma purtroppo, caro Ministro, in Italia questo non avviene. Nel nostro Paese, l'esecutivo troppo spesso è sceso e scende tutt'ora a compromessi, assumendo decisioni in favore di pochi e a scapito di molti, tutelando interessi di alcuni a scapito di quelli generali.
Vede Ministro.... se l'attuale governo e quelli precedenti avessero controllato e quindi imposto alla famiglia Riva l'adeguamento degli impianti e il rispetto delle norme esistenti, forse, oggi, i lavoratori tarantini non avrebbero dovuto scegliere tra salute e lavoro e la magistratura non sarebbe intervenuta con una decisione, lo riconosciamo anche noi, che rischia di mettere in ginocchio la politica industriale del nostro Paese. La legalità... e noi ne siamo sempre stati convinti.... è l'unica soluzione che esiste per garantire l'equilibrio tra il diritto alla salute e quello al lavoro, costituzionalmente riconosciuti.
Un governo tecnico, quale il vostro, si presumeva dovesse rimediare ai macroscopici errori del governo passato. Purtroppo questa speranza è stata ampiamente smentita dai fatti e non abbiamo potuto far altro che constatare una continuità nelle politiche e nei comportamenti attuali, rispetto a quelle precedenti. Il 4 luglio 2011, tre mesi prima dell'insediamento del governo Monti, una inchiesta, dal titolo: "Taranto, regno della diossina protetto dalla Prestigiacomo", evidenziava come, sebbene il Sig. Riva e altri 29 dirigenti fossero già stati rinviati a giudizio per la morte di quindici operai e la città di Taranto risultasse una delle più inquinate in tutta Europa, l'onorevole Prestigiacomo, allora a capo del Suo dicastero, avesse dato il via libera alla concessione dell'autorizzazione integrata ambientale per l'Ilva che garantiva altri 6 anni di produzione e certificava la conformità degli impianti alle norme ambientali. Non solo; con tale accordo si è allora data l'autorizzazione alla famiglia Riva di aumentare del 15% la produzione, con il consequenziale aumento delle sostanze inquinanti prodotte ed emesse: benzene, anidride solforosa, e biossido d'azoto. Dunque quote di emissione raddoppiate rispetto a quelle consentite nel 2005. Non solo Ministro; alla data di approvazione dell'AIA di cui sopra, a Taranto erano state già abbattute oltre 2.275 pecore allevate in Masserie limitrofe allo stabilimento siderurgico e mandati al macero chili e chili di formaggi perché latte e carni risultavano essere sensibilmente inquinati dalla diossina.
Caro ministro la mia domanda è semplice: come ha inteso, dopo aver giurato davanti al Presidente della Repubblica, porre rimedio a quella Autorizzazione integrata ambientale che i fatti, si badi bene i fatti e non dei giudizi di parte, hanno dimostrato essere oltre che vergognosa, lesiva e pericolosa?
A noi non risulta, Ministro Clini, che lei abbia inteso andare a verificare con terzietà i dati relativi alle emissioni; non risulta che lei abbia inteso imporre un alt all'aumento di produzione concesso al gruppo Riva dall'allora ministro Prestigiacomo. Anzi, di fronte a dei dati e delle stime, anziché rispondere con pacatezza e istituzionale serietà, ha preferito ricorrere al più inflazionato e meno nobile strumento della querela. Non solo. Da quando la questione Ilva si è ripresentata sul suo tavolo con tutta la sua drammaticità e tossicità, le sue azioni non sono state caratterizzate dalla dovuta chiarezza e coerenza. Sono state prese e dette cose che hanno destato ambiguità. Basti pensare, infatti, come inizialmente Lei abbia ipotizzato di sollevare il conflitto di attribuzioni, per poi, questi ultimi giorni, volersi costituire come parte civile. Lei ha smentito (ansa 20 settembre 2012) l'esistenza di un rapporto causa - effetto tra le attività dell'Ilva e lo stato di salute della popolazione.
Pensare oggi di concedere l' Autorizzazione integrata ambientale senza assicurarsi che l'azienda porti a termine quella necessaria conversione degli impianti, rispettando il criterio di eco compatibilità, significa continuare da una parte a concedere alla famiglia riva il diritto di inquinare e, dall'altra, di uccidere e allo stesso tempo di sprecare tutte quelle risorse che verranno destinate alla bonifica. A cosa serve bonificare se poi gli impianti produttivi rimangono quelli di sempre che hanno portato al verificarsi e al registrarsi di questi elevatissimi livelli di inquinamento?
Il governo non può nascondere il disastro sociale ed economico sotto il tappeto, portando avanti una mera operazione di facciata, altrimenti sarà responsabile di una nuova ondata di veleni e, quindi, dell'inevitabile chiusura dello stabilimento. È necessario cambiare subito rotta, cominciando a rafforzare le leggi contro i reati ambientali costringendo le tante Ilva d'Italia a non mettere il profitto al di sopra di tutto. Quella di Taranto deve continuare ad essere una delle più grandi acciaierie d'Europa, una fonte di lavoro e sviluppo, non un mostro che distrugge l'ambiente e attenta alla salute dei cittadini. Non accetteremo mai il ricatto che è stato imposto ai lavoratori, chiudere l'azienda o lasciare che continui ad inquinare. Gli stabilimenti devono continuare a produrre ma in modo compatibile con le esigenze di tutela del territorio e degli stessi lavoratori, che hanno trovato nella magistratura e non nelle istituzioni i loro migliori alleati. Noi siamo al loro fianco, sosteniamo l'azione della Procura di Taranto e chiediamo al Governo di smetterla di fare il cameriere dei poteri forti. L'azienda ha foraggiato la politica per anni, ottenendo la libertà di avvelenare Taranto, e ora il Ministro Clini non può permettersi di rilasciarle un salvacondotto: la concessione dell'Aia deve essere legata a forti investimenti per eliminare i fattori di inquinamento contrari alle normative vigenti. Con la riconversione eco-compatibile degli stabilimenti, non soltanto sarà possibile produrre nel rispetto dell'ambiente e della salute, ma si potranno creare nuovi posti di lavoro.
Sen. Giuseppe Caforio".
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COMUNICATI STAMPA E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
"02/10/2012
Discussione Generale ddl. 3290
Onorevole Presidente, Colleghi,
vorrei innanzitutto aprire il mio intervento esortandovi a riflettere sul contenuto, sui modi e sui tempi di questo decreto, dunque sulle effettive capacità di quest'ultimo di risolvere la drammatica situazione ambientale - e non solo - che affligge la città di Taranto.
Il decreto in oggetto interviene, infatti, in notevole ritardo - direi... a disastro ormai quasi irreversibile -, con medicine palliative e non curative, ovvero con misure che nemmeno in una situazione di ordinario inquinamento sarebbero state sufficienti a compiere quella necessaria opera di risanamento.
Il decreto in oggetto, impropriamente definito "decreto Ilva", rimanda al Protocollo d'Intesa firmato il 26 luglio scorso tra i Ministeri dell'Ambiente, delle infrastrutture, dello sviluppo economico e della coesione territoriale, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto, nonché il Commissario straordinario del porto di Taranto e si occupa soltanto in minima parte della delicata questione dell'Ilva, avendo incentrato la propria attenzione, soprattutto, nell'opera di bonifica del Sito di Interesse nazionale di Taranto.
Tale decreto, dunque, in questo delicatissimo momento, non affronta, come invece avrebbe dovuto fare, la spinosa questione del polo industriale Tarantino.
Dall'ultima volta che questo emiciclo ha discusso, in presenza del Ministro Clini, dell'Ilva, nulla o poco è cambiato. Il vergognoso braccio di ferro tra Governo e gruppo Riva da una parte e Magistratura dall'altra, sta proseguendo, arrivando a delle degenerazioni che fanno tremare le ginocchia e accapponare la pelle.
Caro Ministro Clini, mi rivolgo a lei, seppur in sua assenza, anzi.. a tal proposito ci avrebbe stupito il contrario visto che lei da sempre, anche quando era un super burocrate al Ministero dell'ambiente, ha cercato di fuggire e nascondere sotto il tappeto la questione Ilva.... Ministro, lei ha ragione quando afferma che la politica industriale del Paese non deve essere decisa dal magistrati. Le diamo ragione perché di ambiente e lavoro dovrebbe occuparsene chi ha la responsabilità di gestire la cosa pubblica, chi, per volontà dei cittadini o per mandato presidenziale, è chiamato a gestire il sistema paese. Ma purtroppo, caro Ministro, in Italia questo non avviene. Nel nostro Paese, l'esecutivo troppo spesso è sceso e scende tutt'ora a compromessi, assumendo decisioni in favore di pochi e a scapito di molti, tutelando interessi di alcuni a scapito di quelli generali.
Vede Ministro.... se l'attuale governo e quelli precedenti avessero controllato e quindi imposto alla famiglia Riva l'adeguamento degli impianti e il rispetto delle norme esistenti, forse, oggi, i lavoratori tarantini non avrebbero dovuto scegliere tra salute e lavoro e la magistratura non sarebbe intervenuta con una decisione, lo riconosciamo anche noi, che rischia di mettere in ginocchio la politica industriale del nostro Paese. La legalità... e noi ne siamo sempre stati convinti.... è l'unica soluzione che esiste per garantire l'equilibrio tra il diritto alla salute e quello al lavoro, costituzionalmente riconosciuti.
Un governo tecnico, quale il vostro, si presumeva dovesse rimediare ai macroscopici errori del governo passato. Purtroppo questa speranza è stata ampiamente smentita dai fatti e non abbiamo potuto far altro che constatare una continuità nelle politiche e nei comportamenti attuali, rispetto a quelle precedenti. Il 4 luglio 2011, tre mesi prima dell'insediamento del governo Monti, una inchiesta, dal titolo: "Taranto, regno della diossina protetto dalla Prestigiacomo", evidenziava come, sebbene il Sig. Riva e altri 29 dirigenti fossero già stati rinviati a giudizio per la morte di quindici operai e la città di Taranto risultasse una delle più inquinate in tutta Europa, l'onorevole Prestigiacomo, allora a capo del Suo dicastero, avesse dato il via libera alla concessione dell'autorizzazione integrata ambientale per l'Ilva che garantiva altri 6 anni di produzione e certificava la conformità degli impianti alle norme ambientali. Non solo; con tale accordo si è allora data l'autorizzazione alla famiglia Riva di aumentare del 15% la produzione, con il consequenziale aumento delle sostanze inquinanti prodotte ed emesse: benzene, anidride solforosa, e biossido d'azoto. Dunque quote di emissione raddoppiate rispetto a quelle consentite nel 2005. Non solo Ministro; alla data di approvazione dell'AIA di cui sopra, a Taranto erano state già abbattute oltre 2.275 pecore allevate in Masserie limitrofe allo stabilimento siderurgico e mandati al macero chili e chili di formaggi perché latte e carni risultavano essere sensibilmente inquinati dalla diossina.
Caro ministro la mia domanda è semplice: come ha inteso, dopo aver giurato davanti al Presidente della Repubblica, porre rimedio a quella Autorizzazione integrata ambientale che i fatti, si badi bene i fatti e non dei giudizi di parte, hanno dimostrato essere oltre che vergognosa, lesiva e pericolosa?
A noi non risulta, Ministro Clini, che lei abbia inteso andare a verificare con terzietà i dati relativi alle emissioni; non risulta che lei abbia inteso imporre un alt all'aumento di produzione concesso al gruppo Riva dall'allora ministro Prestigiacomo. Anzi, di fronte a dei dati e delle stime, anziché rispondere con pacatezza e istituzionale serietà, ha preferito ricorrere al più inflazionato e meno nobile strumento della querela. Non solo. Da quando la questione Ilva si è ripresentata sul suo tavolo con tutta la sua drammaticità e tossicità, le sue azioni non sono state caratterizzate dalla dovuta chiarezza e coerenza. Sono state prese e dette cose che hanno destato ambiguità. Basti pensare, infatti, come inizialmente Lei abbia ipotizzato di sollevare il conflitto di attribuzioni, per poi, questi ultimi giorni, volersi costituire come parte civile. Lei ha smentito (ansa 20 settembre 2012) l'esistenza di un rapporto causa - effetto tra le attività dell'Ilva e lo stato di salute della popolazione.
Pensare oggi di concedere l' Autorizzazione integrata ambientale senza assicurarsi che l'azienda porti a termine quella necessaria conversione degli impianti, rispettando il criterio di eco compatibilità, significa continuare da una parte a concedere alla famiglia riva il diritto di inquinare e, dall'altra, di uccidere e allo stesso tempo di sprecare tutte quelle risorse che verranno destinate alla bonifica. A cosa serve bonificare se poi gli impianti produttivi rimangono quelli di sempre che hanno portato al verificarsi e al registrarsi di questi elevatissimi livelli di inquinamento?
Il governo non può nascondere il disastro sociale ed economico sotto il tappeto, portando avanti una mera operazione di facciata, altrimenti sarà responsabile di una nuova ondata di veleni e, quindi, dell'inevitabile chiusura dello stabilimento. È necessario cambiare subito rotta, cominciando a rafforzare le leggi contro i reati ambientali costringendo le tante Ilva d'Italia a non mettere il profitto al di sopra di tutto. Quella di Taranto deve continuare ad essere una delle più grandi acciaierie d'Europa, una fonte di lavoro e sviluppo, non un mostro che distrugge l'ambiente e attenta alla salute dei cittadini. Non accetteremo mai il ricatto che è stato imposto ai lavoratori, chiudere l'azienda o lasciare che continui ad inquinare. Gli stabilimenti devono continuare a produrre ma in modo compatibile con le esigenze di tutela del territorio e degli stessi lavoratori, che hanno trovato nella magistratura e non nelle istituzioni i loro migliori alleati. Noi siamo al loro fianco, sosteniamo l'azione della Procura di Taranto e chiediamo al Governo di smetterla di fare il cameriere dei poteri forti. L'azienda ha foraggiato la politica per anni, ottenendo la libertà di avvelenare Taranto, e ora il Ministro Clini non può permettersi di rilasciarle un salvacondotto: la concessione dell'Aia deve essere legata a forti investimenti per eliminare i fattori di inquinamento contrari alle normative vigenti. Con la riconversione eco-compatibile degli stabilimenti, non soltanto sarà possibile produrre nel rispetto dell'ambiente e della salute, ma si potranno creare nuovi posti di lavoro.
Sen. Giuseppe Caforio".
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COMUNICATI STAMPA E INTERVENTI: latiano.splinder@libero.it
Caso "Scuola A. Franco": il segretario generale CGIL Brindisi scrive a Provveditore e Sindaco
Sulla vicenda dei locali concessi dall'Amministrazione comunale di Latiano in comodato gratuito alla scuola paritaria "A. Franco" di Mesagne, interviene anche il segretario generale CGIL Brindisi, con una lettera indirizzata al Provveditore Prof. F. Capobianco, al Sindaco di Latiano dott. A. De Giorgi, e per conoscenza al Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale e al Dirigente scolastico D. Musciagli, lettera che riceviamo e pubblichiamo integralmente:
"Oggetto: destinazione dei locali della scuola primaria “Bartolo Longo” all’Istituto Professionale Paritario “Mons. Armando Franco”.
Nel pomeriggio dell’1 ottobre u.s. vengo informata da alcuni genitori e dai docenti degli alunni frequentanti la scuola primaria “Bartolo Longo” dell’Istituto Comprensivo Statale di Latiano, che alcuni locali che la scuola utilizza per le attività laboratoriali sono stati ceduti dal Comune di Latiano all’Istituto Professionale Paritario “ Mons. Armando Franco” con delibera di Giunta Comunale n.144 del 25/9/2012, che definisce i termini di un contratto di comodato d’uso.(!)
Vengo di seguito informata che per il pomeriggio del 2 ottobre il Prof. Capobianco, Dirigente dell’Ambito Territoriale di Brindisi (Il Provveditore) convoca d’urgenza le docenti che, insieme ai genitori, hanno denunciato il fatto chiedendo l’annullamento della delibera di giunta(!!)
Peplessa dalle anomalie procedurali messe in campo dai due Enti citati ( Comune e Provveditorato) in qualità di Segretario Generale Confederale della Camera del Lavoro della CGIL di Brindisi, decido di accompagnare la Segretaria Provinciale della FLC CGIL Rosa Savoia e le docenti interessate (ed anche iscritte), all’incontro convocato in Provveditorato. Appena presentatami, su mia esplicita richiesta di partecipazione all’incontro ho dovuto prendere atto del diniego del Prof. Capobianco, comportamento alquanto inusuale e “anomalo” da parte del Dirigente Territoriale di un Ente nei confronti di chi, legittimamente, sta svolgendo in pieno il ruolo di rappresentanza e di tutela sociale che le deriva dal mandato sindacale e che, peraltro, contava, di poter dare il proprio contributo sulla vicenda in oggetto.
Per il rifiuto al confronto da parte del Dirigente da un lato e per il carattere di estrema urgenza e trasparenza con cui va affrontata la vicenda con il Sindaco di Latiano vado pubblicamente a porre le seguenti domande:
1) Quale ruolo ha svolto il Dirigente dell’Ambito T. di Brindisi, su tutto l’iter della procedura in oggetto?
2)Come mai il Dirigente dell’Ambito Territoriale di Brindisi convoca le docenti che invece avevano giustamente chiesto un incontro al Sindaco?
3)Con questa iniziativa quale interesse ha inteso tutelare?
4)Come mai il Comune di Latiano considera con tanta urgenza la richiesta della Scuola Secondaria di 2° grado Paritaria quando in tema di edilizia scolastica per questo grado di scuola la competenza è della Provincia?
5)Come mai nella delibera di Giunta del Comune di Latiano non vi è riferimento alcuno a un qualsiasi atto formale di rinuncia alla disponibilità dei locali da parte dell’Istituto Comprensivo Statale di Latiano ( attualmente occupati dalla scuola primaria) invece concessi in comodato d’uso alla scuola paritaria, né altro riferimento al coinvolgimento degli organi collegiali?
6)Perchè l’Ente Locale, in difficoltà economica a causa dei tagli lineari da parte del Governo Centrale, tanto da essere costretto a valutare un aumento dell’aliquota dell’IMU, dà i locali alla scuola privata in comodato d’uso gratuito?
7)Il Comune ha informato almeno i cittadini direttamente interessati, in quanto genitori, del fatto che stava privando la scuola pubblica statale di spazi utili per la qualità dell’Offerta Formativa cedendoli alla scuola paritaria?
8)La scuola primaria, per quanto definito nella delibera di Giunta Comunale, potrà continuare a garantire ai genitori il rispetto del P.O.F. in riferimento a tutte le attività didattiche curriculari ed extracurriculari programmate?
9)Tutti i Soggetti direttamente responsabili hanno accertato che si stiano rispettando tutte le misure, normativamente previste, sul piano igienico-sanitario, della vigilanza e della sicurezza, sia per tutti gli alunni già frequentanti il plesso “Bartolo Longo” (tutti minori) e per tutto il personale interessato, sia per tutti gli studenti e il personale della Scuola Paritaria secondaria di 2° grado che dovrebbe essere eventualmente ospitata?
In attesa di risposte aggiungo alcune considerazioni.
Mi sento intanto di ringraziare quei cittadini, genitori e insegnanti, che hanno denunciato la vicenda perché Il documento, sottoscritto da quasi 300 persone indirizzato al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale e, come dovuto, allo stesso Dirigente Scolastico (purtroppo assente dal servizio per ragioni di salute) è a mio avviso un esempio virtuoso di azione a tutela del bene pubblico e dell’interesse generale oltre che di presa in carico dei bisogni di apprendimento e di cura degli alunni frequentanti la scuola primaria da parte di tutti gli adulti interessati, esercitato attraverso forme di democrazia partecipata.
Nelle more del pronunciamento del Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Latiano, preoccupata per quanto evidenziato, come Segretario Generale della CGIL di Brindisi auspico che tale vicenda sia approfondita e valutata in tutti i suoi aspetti dai Soggetti Istituzionali competenti, recuperando in pieno il senso del principio di sussidiarietà tra scuole pubbliche statali e scuole private paritarie che svolgono un servizio pubblico (L.62/2000). Principio che non può in alcun modo veder mortificato l’offerta formativa e le conseguenti esigenze didattico-organizzative delle scuole pubbliche statali per favorire le esigenze di locazione delle scuole paritarie, che dovrebbero, peraltro, avere come requisito normativo una propria sede.
Brindisi, 4 ottobre 2012
F.to: Il Segretario Generale, Michela Almiento".
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COMUNICATI STAMPA E INTERVENTI AL SEGUENTE INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
"Oggetto: destinazione dei locali della scuola primaria “Bartolo Longo” all’Istituto Professionale Paritario “Mons. Armando Franco”.
Nel pomeriggio dell’1 ottobre u.s. vengo informata da alcuni genitori e dai docenti degli alunni frequentanti la scuola primaria “Bartolo Longo” dell’Istituto Comprensivo Statale di Latiano, che alcuni locali che la scuola utilizza per le attività laboratoriali sono stati ceduti dal Comune di Latiano all’Istituto Professionale Paritario “ Mons. Armando Franco” con delibera di Giunta Comunale n.144 del 25/9/2012, che definisce i termini di un contratto di comodato d’uso.(!)
Vengo di seguito informata che per il pomeriggio del 2 ottobre il Prof. Capobianco, Dirigente dell’Ambito Territoriale di Brindisi (Il Provveditore) convoca d’urgenza le docenti che, insieme ai genitori, hanno denunciato il fatto chiedendo l’annullamento della delibera di giunta(!!)
Peplessa dalle anomalie procedurali messe in campo dai due Enti citati ( Comune e Provveditorato) in qualità di Segretario Generale Confederale della Camera del Lavoro della CGIL di Brindisi, decido di accompagnare la Segretaria Provinciale della FLC CGIL Rosa Savoia e le docenti interessate (ed anche iscritte), all’incontro convocato in Provveditorato. Appena presentatami, su mia esplicita richiesta di partecipazione all’incontro ho dovuto prendere atto del diniego del Prof. Capobianco, comportamento alquanto inusuale e “anomalo” da parte del Dirigente Territoriale di un Ente nei confronti di chi, legittimamente, sta svolgendo in pieno il ruolo di rappresentanza e di tutela sociale che le deriva dal mandato sindacale e che, peraltro, contava, di poter dare il proprio contributo sulla vicenda in oggetto.
Per il rifiuto al confronto da parte del Dirigente da un lato e per il carattere di estrema urgenza e trasparenza con cui va affrontata la vicenda con il Sindaco di Latiano vado pubblicamente a porre le seguenti domande:
1) Quale ruolo ha svolto il Dirigente dell’Ambito T. di Brindisi, su tutto l’iter della procedura in oggetto?
2)Come mai il Dirigente dell’Ambito Territoriale di Brindisi convoca le docenti che invece avevano giustamente chiesto un incontro al Sindaco?
3)Con questa iniziativa quale interesse ha inteso tutelare?
4)Come mai il Comune di Latiano considera con tanta urgenza la richiesta della Scuola Secondaria di 2° grado Paritaria quando in tema di edilizia scolastica per questo grado di scuola la competenza è della Provincia?
5)Come mai nella delibera di Giunta del Comune di Latiano non vi è riferimento alcuno a un qualsiasi atto formale di rinuncia alla disponibilità dei locali da parte dell’Istituto Comprensivo Statale di Latiano ( attualmente occupati dalla scuola primaria) invece concessi in comodato d’uso alla scuola paritaria, né altro riferimento al coinvolgimento degli organi collegiali?
6)Perchè l’Ente Locale, in difficoltà economica a causa dei tagli lineari da parte del Governo Centrale, tanto da essere costretto a valutare un aumento dell’aliquota dell’IMU, dà i locali alla scuola privata in comodato d’uso gratuito?
7)Il Comune ha informato almeno i cittadini direttamente interessati, in quanto genitori, del fatto che stava privando la scuola pubblica statale di spazi utili per la qualità dell’Offerta Formativa cedendoli alla scuola paritaria?
8)La scuola primaria, per quanto definito nella delibera di Giunta Comunale, potrà continuare a garantire ai genitori il rispetto del P.O.F. in riferimento a tutte le attività didattiche curriculari ed extracurriculari programmate?
9)Tutti i Soggetti direttamente responsabili hanno accertato che si stiano rispettando tutte le misure, normativamente previste, sul piano igienico-sanitario, della vigilanza e della sicurezza, sia per tutti gli alunni già frequentanti il plesso “Bartolo Longo” (tutti minori) e per tutto il personale interessato, sia per tutti gli studenti e il personale della Scuola Paritaria secondaria di 2° grado che dovrebbe essere eventualmente ospitata?
In attesa di risposte aggiungo alcune considerazioni.
Mi sento intanto di ringraziare quei cittadini, genitori e insegnanti, che hanno denunciato la vicenda perché Il documento, sottoscritto da quasi 300 persone indirizzato al Sindaco, ai componenti della Giunta Comunale e, come dovuto, allo stesso Dirigente Scolastico (purtroppo assente dal servizio per ragioni di salute) è a mio avviso un esempio virtuoso di azione a tutela del bene pubblico e dell’interesse generale oltre che di presa in carico dei bisogni di apprendimento e di cura degli alunni frequentanti la scuola primaria da parte di tutti gli adulti interessati, esercitato attraverso forme di democrazia partecipata.
Nelle more del pronunciamento del Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo Statale di Latiano, preoccupata per quanto evidenziato, come Segretario Generale della CGIL di Brindisi auspico che tale vicenda sia approfondita e valutata in tutti i suoi aspetti dai Soggetti Istituzionali competenti, recuperando in pieno il senso del principio di sussidiarietà tra scuole pubbliche statali e scuole private paritarie che svolgono un servizio pubblico (L.62/2000). Principio che non può in alcun modo veder mortificato l’offerta formativa e le conseguenti esigenze didattico-organizzative delle scuole pubbliche statali per favorire le esigenze di locazione delle scuole paritarie, che dovrebbero, peraltro, avere come requisito normativo una propria sede.
Brindisi, 4 ottobre 2012
F.to: Il Segretario Generale, Michela Almiento".
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Concerto di Simone Cristicchi in Piazza Umberto I, intervista su Idea Radio
COSA: Concerto di Simone Cristicchi
QUANDO: Sabato 6 ottobre, ore 21,30
DOVE: Latiano (Br), Piazza Umberto I (ingresso libero)
Riceviamo e pubblichiamo:
"Cantante, scrittore, attore teatrale... parliamo di Simone Cristicchi un artista poliedrico, autentico, sensibile e bravo.
L'artista romano sarà in concerto domani sera a Latiano in piazza Umberto I°; un concerto totalmente gratuito offerto dall'amministrazione comunale della città in occasione delle iniziative che anticipano la “Fera 2012” di domenica 7 ottobre.
Idea Radio ospita l'artista sabato mattina alle 10:30 cercando di strappargli qualche anticipazione del concerto attesissimo da tutti i fans, non solo giovanissimi, che seguono con assiduità tutti gli eventi che lo riguardano.
Oltre a Simone Cristicchi, sarà ospite dell'emittente radiofonica anche l'assessore alle attività produttive di Latiano Maurizio Chionna che presenterà i dettagli della due giorni di Fiera che, tradizionalmente, attira numerosi visitatori da tutto il circondario e che Idea Radio seguirà con collegamenti in diretta.
Non perdete, quindi, l'estro di Simone Cristicchi in diretta sulle frequenze in Fm di Idea Radio e su www.idearadionelmondo.it".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
QUANDO: Sabato 6 ottobre, ore 21,30
DOVE: Latiano (Br), Piazza Umberto I (ingresso libero)
Riceviamo e pubblichiamo:
"Cantante, scrittore, attore teatrale... parliamo di Simone Cristicchi un artista poliedrico, autentico, sensibile e bravo.
L'artista romano sarà in concerto domani sera a Latiano in piazza Umberto I°; un concerto totalmente gratuito offerto dall'amministrazione comunale della città in occasione delle iniziative che anticipano la “Fera 2012” di domenica 7 ottobre.
Idea Radio ospita l'artista sabato mattina alle 10:30 cercando di strappargli qualche anticipazione del concerto attesissimo da tutti i fans, non solo giovanissimi, che seguono con assiduità tutti gli eventi che lo riguardano.
Oltre a Simone Cristicchi, sarà ospite dell'emittente radiofonica anche l'assessore alle attività produttive di Latiano Maurizio Chionna che presenterà i dettagli della due giorni di Fiera che, tradizionalmente, attira numerosi visitatori da tutto il circondario e che Idea Radio seguirà con collegamenti in diretta.
Non perdete, quindi, l'estro di Simone Cristicchi in diretta sulle frequenze in Fm di Idea Radio e su www.idearadionelmondo.it".
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giovedì 4 ottobre 2012
"Le Incompiute": ecco le nuove considerazioni di Vittorio Madama
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, a firma dell'ex sindaco Vittorio Madama:
"LE…………INCOMPIUTE
Nel nostro comune continuano a crescere le opere incompiute frutto della incapacità e, diciamolo, a volte anche della illegalità.
Ma andiamo con ordine.
La prima grande incompiuta è il Palazzetto dello Sport che da più di tre anni vive nel più completo abbandono nonostante le continue assicurazioni dell’Assessore ai LL.PP. e dell’Assessore allo Sport che davano per ultimati i lavori nel più breve tempo possibile (sono passarti più di un anno da queste dichiarazioni).
La seconda incompiuta è l’ampliamento del Cimitero Comunale per il quale a causa della incompetenza ne è nato un enorme contenzioso.
La terza incompiuta è l’ampliamento della zona industriale prevista in un primo tempo sulla strada statale Latiano-Mesagne., per poi dopo molte critiche si è ripiegati sulla ex discarica della zona Mariano sulla quale scelta è dovuta intervenire l’autorità preposta che considera tale zona non idonea. La Regione Puglia pertanto ha chiesto il rimborso delle somme impiegate per l’installazione di alcuni servizi per cui invitiamo il Presidente del Consiglio, il Sindaco e la Giunta a predisporre gli atti consequenziali perché a pagare non siano sempre e solo i cittadini ma chi invece ha sbagliato (solo nel 1993 la Giunta cominciò a predisporre gli atti per la bonifica della discarica) dopo invece scopriamo che nessuno si è più interessato anzi sono stati realizzati i servizi per cui si richiede ora il rimborso delle somme..
La quarta incompiuta è la costruzione di negozi su parte della ex Biblioteca Comunale. A suo tempo criticammo tale scelta anche in considerazione del fatto che il Comune non poteva diventare imprenditore e soprattutto perché ritenevamo che dopo aver speso più di un milione di euro per l’esproprio la zona doveva essere rivalutata diversamente .
La quinta incompiuta è il rifacimento della pavimentazione in via Roma. A dire il vero il rifacimento della pavimentazione di via Roma doveva essere a carico di chi collaudò l’opera e di tutti coloro che sono stati conniventi. Già dopo i primi giorni della sua realizzazione cominciarono i primi dissesti e nessuno mai prese i provvedimenti necessari tanto pagava “papà pantalone”. Ma andiamo con ordine . Si doveva rifare la pavimentazione di Piazza Umbero I° e fu redatto un progetto approvato e finanziato. Ebbene si dice che alcuni Amministratori hanno deciso che era meglio rifare con quella somma la pavimentazione di via Roma anziché Piazza Umberto I° e hanno dato ordine alla ditta( senza nessuna deliberazione in merito) di procedere alla pavimentazione di Via Roma senza l’approvazione almeno di una perizia di variante e suppletiva . Nemmeno ai tempi del Podestà succedevano queste cose! Ebbene la ditta ha cominciato a lavorare in via Roma e della perizia suppletiva e di variante nessuna traccia fino a quando la ditta non ha deciso, per tutelarsi ,di sospendere i lavori e andare via. A questo punto non so con quali strumenti è intervenuta l’Amministrazione Comunale e la ditta ha ripreso i lavori. Si sussurra che anche questa sarà una incompiuta in quanto i soldi non basteranno per farla tutta. Siamo credetemi alla farsa. LAVORI CHE VENGONO FATTI senza un progetto,credo che nemmeno un padre di famiglia agisce in questo modo.
VORREMMO SAPERE:
Chi è il Direttore dei Lavori( come ha controllato i lavori pur sapendo che non c’era nessun progetto né perizia);
Chi ha dato disposizione di non pavimentare piazza Umberto e di procedere invece alla pavimentazione di via Roma senza un regolare progetto;
Se è vero che i soldi non basteranno e i lavori si fermeranno in via De Franco;
Per la verità ci sono tante altre incompiute che avremo modo di raccontarvi nella prossima.
Tanto non per………rompere ma per informare i cittadini.
Latiano lì 03.10.2012
F.to: VITTORIO MADAMA".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
"LE…………INCOMPIUTE
Nel nostro comune continuano a crescere le opere incompiute frutto della incapacità e, diciamolo, a volte anche della illegalità.
Ma andiamo con ordine.
La prima grande incompiuta è il Palazzetto dello Sport che da più di tre anni vive nel più completo abbandono nonostante le continue assicurazioni dell’Assessore ai LL.PP. e dell’Assessore allo Sport che davano per ultimati i lavori nel più breve tempo possibile (sono passarti più di un anno da queste dichiarazioni).
La seconda incompiuta è l’ampliamento del Cimitero Comunale per il quale a causa della incompetenza ne è nato un enorme contenzioso.
La terza incompiuta è l’ampliamento della zona industriale prevista in un primo tempo sulla strada statale Latiano-Mesagne., per poi dopo molte critiche si è ripiegati sulla ex discarica della zona Mariano sulla quale scelta è dovuta intervenire l’autorità preposta che considera tale zona non idonea. La Regione Puglia pertanto ha chiesto il rimborso delle somme impiegate per l’installazione di alcuni servizi per cui invitiamo il Presidente del Consiglio, il Sindaco e la Giunta a predisporre gli atti consequenziali perché a pagare non siano sempre e solo i cittadini ma chi invece ha sbagliato (solo nel 1993 la Giunta cominciò a predisporre gli atti per la bonifica della discarica) dopo invece scopriamo che nessuno si è più interessato anzi sono stati realizzati i servizi per cui si richiede ora il rimborso delle somme..
La quarta incompiuta è la costruzione di negozi su parte della ex Biblioteca Comunale. A suo tempo criticammo tale scelta anche in considerazione del fatto che il Comune non poteva diventare imprenditore e soprattutto perché ritenevamo che dopo aver speso più di un milione di euro per l’esproprio la zona doveva essere rivalutata diversamente .
La quinta incompiuta è il rifacimento della pavimentazione in via Roma. A dire il vero il rifacimento della pavimentazione di via Roma doveva essere a carico di chi collaudò l’opera e di tutti coloro che sono stati conniventi. Già dopo i primi giorni della sua realizzazione cominciarono i primi dissesti e nessuno mai prese i provvedimenti necessari tanto pagava “papà pantalone”. Ma andiamo con ordine . Si doveva rifare la pavimentazione di Piazza Umbero I° e fu redatto un progetto approvato e finanziato. Ebbene si dice che alcuni Amministratori hanno deciso che era meglio rifare con quella somma la pavimentazione di via Roma anziché Piazza Umberto I° e hanno dato ordine alla ditta( senza nessuna deliberazione in merito) di procedere alla pavimentazione di Via Roma senza l’approvazione almeno di una perizia di variante e suppletiva . Nemmeno ai tempi del Podestà succedevano queste cose! Ebbene la ditta ha cominciato a lavorare in via Roma e della perizia suppletiva e di variante nessuna traccia fino a quando la ditta non ha deciso, per tutelarsi ,di sospendere i lavori e andare via. A questo punto non so con quali strumenti è intervenuta l’Amministrazione Comunale e la ditta ha ripreso i lavori. Si sussurra che anche questa sarà una incompiuta in quanto i soldi non basteranno per farla tutta. Siamo credetemi alla farsa. LAVORI CHE VENGONO FATTI senza un progetto,credo che nemmeno un padre di famiglia agisce in questo modo.
VORREMMO SAPERE:
Chi è il Direttore dei Lavori( come ha controllato i lavori pur sapendo che non c’era nessun progetto né perizia);
Chi ha dato disposizione di non pavimentare piazza Umberto e di procedere invece alla pavimentazione di via Roma senza un regolare progetto;
Se è vero che i soldi non basteranno e i lavori si fermeranno in via De Franco;
Per la verità ci sono tante altre incompiute che avremo modo di raccontarvi nella prossima.
Tanto non per………rompere ma per informare i cittadini.
Latiano lì 03.10.2012
F.to: VITTORIO MADAMA".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
martedì 2 ottobre 2012
Domani "La Notte dei libri narranti"
Riceviamo e pubblichiamo:
"Mercoledì 3 ottobre 2012, alle 19,00, presso il giardino retrostante il Palazzo Imperiali della Città di Latiano (Br), si terrà la 4° edizione de "La Notte dei Libri Narranti" dedicata alla "Luna", a cura dell'Associazione Culturale
"Vivi la Tua Città". Come si evince già dal titolo, quella di quest'anno, sarà una serata che vedrà come protagonista assoluta la luna, musa ispiratrice di molti artisti, tanto decantata non solo nei diversi generi letterari di tutti i tempi, ma anche nella musica. Condurrà la serata il giornalista Maurizio Distante. I brani scelti verranno letti e interpretati da Ada Acquaviva, Palma Caliandro, Claudio Santoro e Giuseppe D'Angelo, coadiuvati dall'accompagnamento musicale eseguito dai maestri Giuseppe Di Potenza e Gianni Fitto. La lettura dei brani sarà intramezzata dalla cantante Anita Book e dalla proiezione di filmati ad opera di Gabriele Zullo. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Latiano".
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"Mercoledì 3 ottobre 2012, alle 19,00, presso il giardino retrostante il Palazzo Imperiali della Città di Latiano (Br), si terrà la 4° edizione de "La Notte dei Libri Narranti" dedicata alla "Luna", a cura dell'Associazione Culturale
"Vivi la Tua Città". Come si evince già dal titolo, quella di quest'anno, sarà una serata che vedrà come protagonista assoluta la luna, musa ispiratrice di molti artisti, tanto decantata non solo nei diversi generi letterari di tutti i tempi, ma anche nella musica. Condurrà la serata il giornalista Maurizio Distante. I brani scelti verranno letti e interpretati da Ada Acquaviva, Palma Caliandro, Claudio Santoro e Giuseppe D'Angelo, coadiuvati dall'accompagnamento musicale eseguito dai maestri Giuseppe Di Potenza e Gianni Fitto. La lettura dei brani sarà intramezzata dalla cantante Anita Book e dalla proiezione di filmati ad opera di Gabriele Zullo. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Latiano".
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lunedì 1 ottobre 2012
Locali concessi in comodato a una scuola di Mesagne: chiesta la revoca della delibera di giunta
Riceviamo e pubblichiamo la seguente mozione, proposta dal gruppo "Ecopacifisti":
"Con riferimento a quanto previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale e dal D.L. 267/2000, si chiede l’inserimento urgente all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale della seguente
MOZIONE
“REVOCA DELLA DELIBERA DI G.M. N° 143 DEL 24.09.2012: COMODATO CON L’ISTITUTO PROFESSIONALE PARITARIO PER I SERVIZI TURISTICI AZIENDALI ‘MONS. ARMANDO FRANCO“.
PREMESSO:
-che con lettera protocollata in data 20.09.2012 l’Istituto professionale paritario per i servizi turistici aziendali “Mons. A. Franco” di Mesagne faceva richiesta dell’utilizzo di 8 aule per una nuova sede scolastica presso la città di Latiano;
-che con delibera di G.M. n° 143 del 24.09.2012, l’Amministrazione Comunale ha proceduto alla concessione per 2 anni di otto aule del plesso “B. Longo” della scuola elementare con contratto di comodato all’Istituto paritario “Mons. A. Franco”.
CONSIDERATO:
-che tale richiesta non risulta essere stata posta all’attenzione degli Organi Collegiali della scuola per stabilire l’opportunità di tale decisione in relazione alle attività didattiche, sia curriculari che riguardanti il Piano dell’Offerta Formativa attivato dal Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo di Latiano;
-che risulta invece che, le aule oggetto di concessione, vengono regolarmente utilizzate, anche in attività pomeridiane, per i progetti inerenti il Piano dell’Offerta Formativa e progetti P.O.N;
-che il comune di Latiano lamenta una cronica mancanza di strutture da destinare alle attività che le numerose associazioni culturali svolgono meritoriamente sul territorio, per le quali da tempo esistono richieste di utilizzo di strutture comunali puntualmente rimaste inevase, così come risulta da diversi verbali della “Consulta Cultura e Sport” di questo Comune;
-che presumibilmente, la concessione in oggetto comporterà ulteriori spese che graveranno sul bilancio comunale già in forte difficoltà anche in relazione alla messa in sicurezza delle strutture interessate;
-che, in generale, questa scelta operata dall’amministrazione comunale, poiché dà spazio all’espansione sul territorio delle scuole private, appare ancor più grave sul piano politico in un momento, come quello attuale, in cui il governo centrale taglia finanziamenti e risorse alla scuola pubblica dirottandole verso le scuole private. In questo modo si lede gravemente il pluralismo delle idee e si viola il dettato costituzionale di cui all’art. 33 che recita testualmente” Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato”.
RITENUTO OPPORTUNO
-che laddove esiste la possibilità di disponibilità di locali comunali, si privilegi una destinazione che potenzi servizi sociali estremamente carenti sul territorio rivolti in particolare ai minori, quali servizi per la prima infanzia ( per i quali, tra l’altro, la Regione Puglia in questi ultimi anni eroga contributi per ristrutturare locali e adibirli ad asili-nido pubblici) o servizi destinati agli alunni frequentanti i diversi ordini di scuola, integrativi a quelli esistenti (dopo-scuola, laboratori ecc.).
PER TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO SI PROPONE
Di revocare con effetto immediato la delibera di G. M. n° 143 del 24.09.2012 e di utilizzare quelle strutture per gli scopi di pubblico interesse che la comunità scolastica di Latiano e l’intero territorio richiedono fortemente!
Il Consigliere Comunale, Giovanni Calcagno".
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COMUNICATI E INTERVENTI ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
"Con riferimento a quanto previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale e dal D.L. 267/2000, si chiede l’inserimento urgente all’o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale della seguente
MOZIONE
“REVOCA DELLA DELIBERA DI G.M. N° 143 DEL 24.09.2012: COMODATO CON L’ISTITUTO PROFESSIONALE PARITARIO PER I SERVIZI TURISTICI AZIENDALI ‘MONS. ARMANDO FRANCO“.
PREMESSO:
-che con lettera protocollata in data 20.09.2012 l’Istituto professionale paritario per i servizi turistici aziendali “Mons. A. Franco” di Mesagne faceva richiesta dell’utilizzo di 8 aule per una nuova sede scolastica presso la città di Latiano;
-che con delibera di G.M. n° 143 del 24.09.2012, l’Amministrazione Comunale ha proceduto alla concessione per 2 anni di otto aule del plesso “B. Longo” della scuola elementare con contratto di comodato all’Istituto paritario “Mons. A. Franco”.
CONSIDERATO:
-che tale richiesta non risulta essere stata posta all’attenzione degli Organi Collegiali della scuola per stabilire l’opportunità di tale decisione in relazione alle attività didattiche, sia curriculari che riguardanti il Piano dell’Offerta Formativa attivato dal Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo di Latiano;
-che risulta invece che, le aule oggetto di concessione, vengono regolarmente utilizzate, anche in attività pomeridiane, per i progetti inerenti il Piano dell’Offerta Formativa e progetti P.O.N;
-che il comune di Latiano lamenta una cronica mancanza di strutture da destinare alle attività che le numerose associazioni culturali svolgono meritoriamente sul territorio, per le quali da tempo esistono richieste di utilizzo di strutture comunali puntualmente rimaste inevase, così come risulta da diversi verbali della “Consulta Cultura e Sport” di questo Comune;
-che presumibilmente, la concessione in oggetto comporterà ulteriori spese che graveranno sul bilancio comunale già in forte difficoltà anche in relazione alla messa in sicurezza delle strutture interessate;
-che, in generale, questa scelta operata dall’amministrazione comunale, poiché dà spazio all’espansione sul territorio delle scuole private, appare ancor più grave sul piano politico in un momento, come quello attuale, in cui il governo centrale taglia finanziamenti e risorse alla scuola pubblica dirottandole verso le scuole private. In questo modo si lede gravemente il pluralismo delle idee e si viola il dettato costituzionale di cui all’art. 33 che recita testualmente” Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo stato”.
RITENUTO OPPORTUNO
-che laddove esiste la possibilità di disponibilità di locali comunali, si privilegi una destinazione che potenzi servizi sociali estremamente carenti sul territorio rivolti in particolare ai minori, quali servizi per la prima infanzia ( per i quali, tra l’altro, la Regione Puglia in questi ultimi anni eroga contributi per ristrutturare locali e adibirli ad asili-nido pubblici) o servizi destinati agli alunni frequentanti i diversi ordini di scuola, integrativi a quelli esistenti (dopo-scuola, laboratori ecc.).
PER TUTTO QUANTO SOPRA ESPOSTO SI PROPONE
Di revocare con effetto immediato la delibera di G. M. n° 143 del 24.09.2012 e di utilizzare quelle strutture per gli scopi di pubblico interesse che la comunità scolastica di Latiano e l’intero territorio richiedono fortemente!
Il Consigliere Comunale, Giovanni Calcagno".
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