Come contattarci:

L'indirizzo di posta elettronica cui inviare comunicati stampa e interventi è il seguente: latiano.splinder@libero.it

I gestori del blog declinano ogni responsabilità in merito a testi inviati dai lettori. In particolare apponendo la propria firma sui comunicati e/o interventi, l'autore si assume ogni responsabilità riguardo al contenuto degli stessi.

martedì 19 giugno 2012

Per l'on. Vico (Pd) nel Decreto Sviluppo il Sud non c'è

Riceviamo e pubblichiamo:

"DICHIARAZIONE STAMPA dell’on. Ludovico VICO (PD)
Nel Decreto Sviluppo il Sud non c’è.
Ma andiamo per gradi:
-Viene costituito un Fondo Unico per gli aiuti alle imprese cancellando 43 norme esistenti per gli incentivi. Questo contenitore viene alimentato  per  600milioni di euro da risorse finanziarie esistenti ( 118milioni delle aree depresse del sud, 144milioni dei contratti d’area del sud, 330milioni del Fondo imprese e Fondo innovazione), in esso confluiranno, poi, 1,2miliardi di euro provenienti dal Fondo rotativo per il sostegno alle imprese della Cassa Depositi e Prestiti. Infine si aggiungeranno circa 850milioni di euro della legge 488/92. Il Fondo Unico interverrà in tre direzioni, il rilancio delle aree industriali in crisi, innovazione, l’internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti;
-Nel Fondo andrà una quota rilevante di risorse finanziarie del sud  per circa 1miliardo e 112milioni di euro ( dalla 488 ai contratti di programma, dai contratti di localizzazione ai contratti d’area), risorse che il Ministero dello Sviluppo economico ha tenuto bloccate fin dal 2009;
-D’altro canto restano bloccati alcuni Piani Operativi approvati come  i Contratti di Sviluppo (400milioni di euro  rivenienti da Ue e risorse liberate) e soprattutto il l PON Ricerca e Competitività 2007-2013 , circa 3miliardi destinanti alle regioni della Convergenza sul quale la UE ha avviato una procedure di sospensione dei pagamenti per carenza del sistema di  gestione da parte di Invitalia;
-Infine il Decreto Sviluppo,sempre in relazione agli aiuti all’industria,  mentre cancella il “fondo perduto” non attiva il Credito d’Imposta Innovazione ovvero lo strumento automatico.
Insomma il Mezzogiorno non c’è e non c’è alcuna  misura puntuale per il Sud.
Gli aiuti e gli incentivi alle imprese e all’industria, oggi più che mai,  dovrebbero servire  a promuovere la domanda (così sarebbe  politica industriale). Se il Mezzogiorno continuasse ad essere considerato una macro-area di consumo, ebbene, ciò sarebbe un errore politico, economico e sociale. A tal proposito vorrei rammentare la recente fotografia del mezzogiorno che ci consegna il Rapporto ISTAT: ampliamento del gap tra nord e sud, il peggioramento delle condizioni delle fasce più deboli, indebolimento del tessuto sociale e diradamento delle prospettive di sviluppo.
Stimo che sarà necessario prevedere, in Commissione e in Aula, una serie di indicazioni precise e indirizzi più consoni al provvedimento.
F.to: on. Ludovico Vico,
Taranto 18 giugno 2012".

-----------------------
COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it