Riceviamo e pubblichiamo la seguente intervista di Fabio Carbone:
"Per il Latiano squadra rivelazione del campionato, aggrappato alla
zona play-off sin dalle prime giornate nonostante l'obiettivo
dichiarato sia sempre stato la salvezza, è il periodo della stagione
nel quale si delineano le reali ambizioni.
Abbiamo affrontato l'argomento con il Direttore Generale rossoblu
Fabio Carbone, del quale vi proponiamo l'intervista.
E' la prima volta da inizio campionato che ci troviamo a
commentare due sconfitte del Latiano col Parabita prima e con il Taviano domenica scorsa in casa, poi pareggio col Porto Cesareo e vittoria a tavolino col Surbo.
"Venivamo da cinque vittorie consecutive e quella che noi abbiamo
definito una mini-crisi è da considerare un calo fisiologico.
I giocatori stessi dopo la sconfitta di domenica hanno sentito il
bisogno di scusarsi con il pubblico latianese e con la società.
Tuttavia è normale accusare un calo quando si schierano sempre
gli stessi giocatori a causa di infortuni e squalifiche varie.
Queste situazioni hanno condizionato le ultime due uscite della
stagione. Anche se bisognerebbe analizzare le due partite con le
dovute distinzioni. A Parabita ad esempio siamo stati condizionati
da alcuni episodi sfavorevoli come un rigore mancato ed un
fuorigioco non segnalato che magari potevano mutare il corso
dell'incontro. Col Taviano invece un 2-3 che lascia spazio a poche
interpretazioni. Il Taviano ha disputato una bella partita ha
concretizzato le occasioni avute, mentre noi orfani anche di
Panico, abbiamo sprecato un po' troppo ed abbiamo avuto qualche
svista di troppo in difesa. Due sconfitte e il pareggio col Porto Cesareo che non ci demoralizzano assolutamente.
La vittoria a tavolino col Surbo ovviamente non fa testo.
Nonostante questa piccola flessione il Latiano conserva il quarto posto
in classifica con 38punti ed un bomber Panico a
contendersi la testa della classifica marcatori, lei ci sperava o
ci credeva?
Il nostro obiettivo è la salvezza, ed a inizio campionato non ci
aspettavamo di certo che in questo punto della stagione l'obiettivo
potesse essere distante solo 6 punti. Quindi il nostro traguardo da
raggiungere entro questo mese è la salvezza. Dopo di che noi non
ci rilasseremo. Abbiamo fatto tanto in questa stagione e se siamo
in zona play-off è perchè abbiamo espresso ottimi valori in campo
che hanno fruttato dei risultati che sarebbe un peccato gettare al
vento. Ed il merito di ciò va a tutto lo staff di mister Ribezzi ed
alla dirigenza avendo ottenuto col minimo delle risorse un
campionato di alto livello.
Panico, invece, meriterebbe un discorso a parte. E' stato voluto
fortemente dal direttore sportivo Salvatore Peluso, ma ha presto
convinto anche mister Ribezzi dopo il primo provino. E' un
giocatore dalle grandi potenzialità che ha trovato nella nostra
società l'ambiente ideale per esprimersi al meglio. Spero che possa
continuare così sia per la società sia per se stesso perchè lo merita
davvero.
A proposito di Panico, Panico dipendenti?
Panico, come detto, è un giocatore importante, capocannoniere del
campionato non a caso. Ma non siamo Panico dipendenti, i nostri
risultati li abbiamo ottenuti perchè giochiamo come squadra ed
ognuno quando chiamato in causa fa bene il proprio dovere.
Con i risultati raggiunti sino ad ora avete viziato i tifosi e
riacceso l'entusiasmo calcistico che mancava in paese da
tempo. Un merito già importante direi.
Latiano è un paese "calciofilo". Nonostante la domenica ci sia il
grande palcoscenico della serieA a Latiano abbiamo avuto sempre
un pubblico fisso che tiene ed è legato ai colori rossoblu.
Quest'anno siamo orgogliosi di aver diffuso l'entusiasmo per i
nostri colori, riportando in piazza la chiacchiera sportiva, con
gente che discute delle nostre vittorie, delle nostre sconfitte, che
conosce i nostri giocatori, che al bar parla di un fuorigioco non
visto o di un goal mangiato dal nostro attaccante. La società è
orgogliosa di aver riportato il calcio che conta in paese, ed il
nostro obiettivo è quello di dare seguito a questo progetto.
E' sufficente un uomo come il presidente Pierpaolo Gemma ed
una società ben strutturata come la vostra a ridare lustro ad
un settore sportivo trascurato in paese da qualche tempo?
Il presidente Gemma è un uomo di sport, che opera nel calcio con
ruoli istituzionali anche nella Figc da oltre venti anni. Tuttavia il
presidente e la società per crescere di categoria devono essere
coadiuvati e sostenuti dall'amministrazione comunale. Non parlo
di un sostegno economico, ma di un sostegno progettuale e
collaborativo in grado di rilanciare l'immagine di Latiano e nello sport il calcio potrebbe essere uno dei tramiti più efficaci:
organizzare tavole rotonde coinvolgendo aziende e varie realtà che il mondo calcistico può
abbracciare. Per ora abbiamo intrapreso con l'amministrazione
comunale un buon dialogo che dovrebbe fruttare a breve dei
risultati a lungo termine e di cui ne daremo cominicazione insieme tra non molto credo,
e siamo fiduciosi su future collaborazioni insieme. Le premesse
per fare bene sembra ci siano. Per il resto il presidente Gemma è
di larghe vedute, è favorevole all'ingresso di nuovi soci e a nuove
situazioni societarie consapevole del fatto che se si vuole crescere
di categorie è necessario un allargamento societario.
Tornando al calcio giocato, domenica super derby col Mesagne:
Grande partita, grande pubblico, grande tradizione per questa classica del calcio brindisino che non è pronosticabile. Sono solo convinto, come all'andata
che sarà una grande domenica di sport e di Fair Play con gli amici di Mesagne e colgo già l'occasione di salutare tutta la Società mesagnese!".
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COMUNICATI STAMPA ALL'INDIRIZZO: latiano.splinder@libero.it
