La stessa volta della sala intitolatagli, presso Palazzo Imperiali, è opera dell’artista (nato a Latiano nel 1863).
Agesilao, discendente di una famiglia di artisti, si dedicò principalmente alle decorazioni, i paesaggi e anche alla cartapesta.
Tra le sue opere più apprezzate, si ricorda l’affresco su Giovanna d’Arco presente nella Cattedrale di Gallipoli. Dopo l’esperienza romana, sotto la guida di Gerolamo Savorelli e al fianco di Domenico Bruschi e Cesare Maccari, a partire dal 1891 Agesilao Flora si dedicò a eseguire, con linguaggi tra classicismo e liberty, decorazioni di case private e istituzioni pubbliche, nonché in varie chiese del Salento.
Nel primo decennio del Novecento fu istitutore della Scuola d’Arte di Gallipoli.
Nella mostra inaugurata a Latiano, vengono presentati alcuni bozzetti di Agesilao, sculture in cera di Abramo Flora, e alcune opere pittoriche dei discendenti: Alfonso, Rolando, Francesco, oltre a pannelli illustrativi sulla produzione di Enzo e dei figli Rebecca, Alessia e Francesco.
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