Riceviamo e pubblichiamo:
Sono quasi 10 anni che il Sindaco Maiorano governa Latiano e non si vedono ancora realizzati gli obiettivi definiti nel suo programma.
Tante le buone intenzioni ma pochi ed insignificanti i risultati raggiunti. Per come si presenta oggi la situazione, è possibile prevedere che il Comune di Latiano è destinato a collocarsi, per i prossimi anni, in coda alla graduatoria dei Comuni della provincia di Brindisi.
Quali le ragioni di questo arretramento? Di certo la responsabilità deve ricadere su coloro che in questi anni hanno amministrato il Comune. Se non sono stati capaci, allora, la responsabilità e tutta loro, compromettendo il futuro di sviluppo del paese. Questi contraffatti amministratori si sono persi in chiacchiere ed in piccoli interessi di bottega senza mai adottare un controllo di gestione delle risorse.
Una gestione amministrativa del giorno dopo giorno che ha continuato nel tempo a sperperare le poche risorse finanziarie a disposizione.
Citiamo solo alcune importanti questioni che rappresentano i punti di debolezza della gestione del governo locale:
- L’assenza di un controllo delle Entrate comunali (tributarie ed extratributarie), sia in fase di accertamento che in fase di riscossione;
- Le scelte politiche futili ed economicamente dispendiose, rivolte a favorire interessi dei pochi e non della collettività;
- Il patrimonio immobiliare disponibile del Comune, che è stato “concesso” alle Associazioni con dei semplici contratti di comodato (ad uso gratuito) per trent’anni, senza garanzie a tutela dell’Amministrazione e senza oneri a carico dei beneficiari;
- chi ha amministrato non è stato capace di recuperare i crediti pregressi del valore di circa due milioni di euro, nonostante la sentenza della Corte di Cassazione che riconosceva al Comune il diritto di rivalsa sugli eredi.
L’Amministrazione Comunale avrebbe potuto assicurarsi maggiori Entrate adottando una diversa e sana politica di gestione. Con i fondi europei del PNRR avrebbe potuto raggiungere dei risultati importanti (ne citiamo alcuni ): costruzioni di impianti sportivi, piano di edilizia pubblica, riqualificazione del centro e della periferia, strutture socio/assistenziali, manutenzioni ordinarie e straordinarie delle scuole, decoro urbano, strade del centro e periferia. Tutto ciò, lo avrebbe potuto realizzare senza dover ricorrere a mutui con la Cassa Depositi e Prestiti o usare lo strumento bancario delle anticipazioni di cassa, solo se avesse adottato una politica di controllo di gestione delle proprie risorse.
Il DUP (Documento Unico di Programmazione) 2024-2026, appena approvato dal Consiglio Comunale, presenta alcuni dati significativi che attengono le ENTRATE CORRENTI di natura tributaria, contributiva e perequativa ed extratributaria nel quinquennio 2018-2022.
Le SOMME ACCERTATE €. 14.745.718,56
Le SOMME INCASSATE €. 10.083.045,95
L’indice percentuale medio delle somme INCASSATE su quelle ACCERTATE è stato del 68,38%.
Una perdita di circa 4 milioni e settecentomila euro in meno di entrate nelle casse comunali che hanno determinato una minore liquidità di cassa, con un “indicatore di ritardo” annuale dei pagamenti, calcolati sulle fatture ricevute e scadute nell’anno precedente, non rispettoso dei termini di pagamento delle transazioni commerciali.
Al 31/12/2023 la situazione “debito contratto” del Comune è pari ad €. 6.538.274,88.
Ma l’Amministrazione continua a gestire senza un minimo di controllo di gestione, nella speranza che le risorse finanziarie le cascano dal cielo.
E’ stato chiesto al Presidente del Consiglio Comunale di farsi promotore di una dibattito in Consiglio Comunale su: VERIFICA POLITICA E PROGRAMMATICA. Una discussione rivolta ad accertare se gli obiettivi, a suo tempo prefissati di rilancio del paese, siano stati raggiunti. Da questo confronto programmatico potrebbe venire fuori la decisione di scioglimento del Consiglio Comunale.
A loro, l’ardua sentenza.
Latiano 1 aprile 2024
f.to dott. Cosimo Longo".
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