Riceviamo e pubblichiamo:
DIMISSIONI DELL’ASSESSORE SPINELLI
Siccome si vuol far passare tutto sotto silenzio sento la necessità di esprimere un giudizio politico sulle dimissioni dell’Assessore ai Lavori Pubblici Maria Spinelli che ha motivato il suo gesto dicendo: “la genesi di tale decisione risiede nella infelice constatazione della inesistenza delle condizioni politiche che consentono di esercitare in modo sereno le funzioni delegatemi” e come se non bastasse aggiunge: “I muri di gomma contro i quali ho sbattuto, i palesi dinieghi accumulati, oggi hanno assunto un peso insostenibile per me; pertanto la mia indiscutibile onestà intellettuale mi impone tale atto.” Parole queste pesantissime che però non spiegano da chi e da dove è scaturita la inesistenza delle condizioni politiche che non le hanno permesso di esercitare le sue funzioni e soprattutto quali sono i muri di gomma sui quali è andata a sbattere. Il popolo, quale giudice sovrano, ritengo che avrebbe avuto il diritto di essere informato magari anche con un approfondito e franco dibattito nel consiglio comunale; invece le dimissioni dell’ex assessore Spinelli sono passate come una cosa normale, cosa questa che è normale solo per i tanti “yes man” della politica latianese ma non per chi “yes man non è” e dice di amministrare per difendere gli interessi dei latianesi. All’assessore Maria Spinelli con la quale ho avuto modo di scambiare alcune idee sugli interventi necessari per la difesa del territorio latianese, idraulicamente molto vulnerabile, auguro che possa ritrovare la serenità e le ricordo che i muri di gomma contro i quali lei insieme a tanti altri prima di lei è andata a sbattere si sgonfieranno allorquando il popolo, con il voto, provvederà a far loro mancare l’aria spazzandoli via.
Le dimissioni dell’assessore Spinelli annunciate nel consiglio comunale da Ruggiero e l’intervento dello stesso molto pesante per le criticità evidenziate sul rendiconto finanziario relativo all’anno 2022 testimonierebbero in sostanza che la maggioranza è morta. Ma ciò purtroppo non ha suscitato nessuna reazione nei consiglieri comunali e tanto meno nel Presidente del Consiglio Argentieri al quale gli ricordo che all’atto della costituzione della maggioranza “di tutti insieme appassionatamente” ebbe a dichiarare che se i gruppi facenti capo a De Punzio e Ruggiero non avessero fatto parte, insieme, della maggioranza il suo gruppo non ne avrebbe avallato la costituzione. Ma dopo quanto accaduto quelle erano solo promesse di marinaio; ora invece governerà con il gruppo di De Punzio con il quale ha governato nella scorsa legislatura e gli ricordo che è riuscito a prevalere per solo due voti e sarà costretto insieme a Maiorano a tenersi il gruppo di Ruggiero come riserva se, beninteso, sarà loro consentito.
Per il Presidente del consiglio Argentieri e per i consiglieri comunali della maggioranza delle larghe intese le dimissioni di un assessore ed il voto contrario di Ruggiero sul rendiconto finanziario del 2022 sono normale amministrazione e non un fatto politico rilevante. Ormai scivola il tutto addosso a tutti! E allora cosa pensare se non che: il consigliere Ruggiero non è dato ancora sapere se è dentro o fuori la maggioranza, il consigliere De Punzio continuerà ad essere l’ago della bilancia pronto, dice lui, a sacrificarsi per il bene dei latianesi, il Presidente del Consiglio Argentieri continuerà, smentendo perfino le sue stesse dichiarazioni, a lavarsi le mani, Maiorano continuerà a ricoprire la carica di sindaco di questo Paese e, ahimè, a farne le spese è stato solo il sacrificio dell’assessore Spinelli che è andata a sbattere come tanti altri contro i muri di gomma. Allora viene spontaneo e lecito chiedersi: “quale è l’interesse che li unisce?”
Latiano, lì 28 maggio 2023
f.to VITTORIO MADAMA".
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