Va in pensione oggi, per raggiunti limiti d'età, l'ispettore della Polizia di Stato Luigi Camassa, appartenente alla Squadra Mobile della questura del capoluogo brindisino. Il latianese Luigi Camassa si é arruolato nel Corpo ex Guardie di Pubblica Sicurezza, nel 1981. Dopo aver superato il corso di formazione presso la scuola di Trieste, è stato assegnato al Commissariato di Roma - Trastevere, in pieno periodo operativo del terrorismo rosso delle "Brigate Rosse", partecipando a numerosi risultati di servizio di primo piano ed assicurando alla giustizia innumerevoli autori di reati contro il patrimonio e la sicurezza pubblica. Nel 1990, é stato trasferito presso la Questura di Taranto, ove dapprima é stato assegnato al Reparto "celere" del capoluogo ionico e, successivamente, é stato uno dei componenti fondatori - per volere dell'allora dirigente della Squadra Mobile - della mitica Sezione "Falchi", l'unità della polizia in borghese altamente specializzata nella repressione dei crimini di strada, grazie all'utilizzo di moto di grossa cilindrata in contesti urbani ad alto tasso di criminalità. Vincitore di concorso interno, Luigi Camassa viene promosso Ispettore nel 1995.
Nel 2000, giunge presso la Questura di Brindisi ed in particolare nella Sezione Antidroga della Squadra Mobile. Nell'ultimo ventennale della sua carriera, ha partecipato e diretto delicate ed importanti indagini di polizia giudiziaria nei più svariati settori istituzionali, che vanno: dal contrasto al traffico internazionale di stupefacenti, dalle associazioni criminali dedite alle rapine ai porta valori, agli omicidi di stampo mafioso, sino alla repressione di bande armate anche minorenni preposte alla commissione dei crimini più efferati. Tra queste si ricordano, per citarne solo alcune, "operazione Bollicine" contro la locale S.C.U., l'arresto dell'autore dell'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, individuato grazie al lavoro straordinario effettuato senza sosta dalla squadra investigativa di cui l'ispettore Camassa ha fatto parte. La sua carriera pluridecennale, è stata sempre su strada e senza sosta contro ogni forma di criminalità, caratterizzata da importanti risultati di servizio e riconoscenze anche di ordine morale tra cui: innumerevoli encomi semplici ed encomi con lode rilasciati dai vari Capi della Polizia, n. 3 medaglie per meriti straordinari di servizio. L'ispettore Camassa é sposato ed ha due figli, Martina ed Antonio, rispettivamente di 28 e 33 anni, con quest'ultimo che ha seguito le orme paterne, arruolandosi nel 2011 nel Corpo della Guardia di Finanza (nella seconda foto, del 2014, l'Ispettore Camassa unitamente al figlio Antonio, appena promosso in tale occasione Maresciallo della Guardia di Finanza). Nella vita privata, l’ispettore Luigi Camassa è particolarmente attivo nel sociale, come Presidente della “Caritas” della Chiesa Madre - Parrocchia S. Maria della Neve di Latiano.
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