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domenica 3 gennaio 2021

Riemergono gli Ecopacifisti, per parlare di “bellezza”

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato con cui il gruppo “Ecopacifisti” rompe il lungo silenzio parlando di bellezza, architettura e verde pubblico:



“RICOMINCIAMO DALLA BELLEZZA?

In questo tempo sospeso, in cui gran parte delle nostre sicurezze sono crollate sotto il peso delle paure e delle incertezze di cui siamo pervasi   per effetto della pandemia che ha stravolto la nostra vita, Latiano, dal punto di vista amministrativo, sembra essere uno specchio fedele di quanto accade. Dopo una durissima campagna elettorale, l’esito uscito dalle urne ci riporta pienamente in una situazione incerta per la quale sarà necessaria una decisione del Tribunale Amministrativo per conoscere in maniera definitiva chi sarà il sindaco e la maggioranza che governerà il nostro comune per i prossimi 5 anni. Intanto si è insediato il sindaco Maiorano vincitore, in prima istanza, con due voti di scarto e la sua giunta composta da assessori, la gran parte dei quali, alla loro prima esperienza politico-amministrativa. 

Il   gruppo degli Ecopacifisti non ha partecipato a quest’ultima campagna elettorale dopo decenni di presenza costante sul panorama politico-amministrativo del nostro comune. Scontiamo la difficoltà di trovare interlocuzioni convincenti rispetto alle grandi sfide che, anche nel nostro piccolo contesto,  il tempo che viviamo  ci mette di fronte. Cogliamo, comunque, con un certo interesse l’affacciarsi di un buon numero di giovani  nelle diverse liste presenti nella competizione elettorale ed eletti nel consiglio comunale che speriamo apportino nuova linfa in un dibattito politico fin troppo legato a vecchi schemi e interessi consolidati. Tra le altre cose cogliamo con interesse quella che sembra essere al momento una semplice provocazione e cioè l’istituzione di un assessorato che dovrebbe curare anche la “ gentilezza” e la “bellezza”. Un altro segnale importante è dato dal fatto che le risultanze del voto hanno bocciato coloro che nell’ultimo triennio erano stati i principali artefici di scelte amministrative, dal nostro punto di vista, deleterie per il futuro del nostro territorio.

Noi auspichiamo che si possa ripartire proprio dai tanti errori che sono stati fatti negli ultimi anni dalla precedente amministrazione e, per effetto anche delle grandi sfide che ci pone la situazione contingente, ci sia veramente un cambio di passo e una vera svolta nelle scelte da compiere. Sono sotto gli occhi di tutti gli elementi di degrado nel quale la nostra città e la sua campagna continua a sprofondare. La campagna devastata dalla xilella e deturpata dall’abbandono indiscriminato di rifiuti. Il centro abitato con sempre più case vuote anche  quelle che una volta erano case signorili e ancora ostentano il loro pregio architettonico. Interventi edilizi senza una chiara visione armonica di sviluppo del contesto urbano ma spesso legati ad esigenze contingenti e particolari. In particolare, vorremmo porre l’attenzione su due provvedimenti che sono stati approvati dall’ultima amministrazione: un regolamento che permette di ampliare i chioschi insistenti nei nostri spazi verdi fino ad un massimo di 150 mq e un altro regolamento che permette di intervenire, senza variante urbanistica, sugli insediamenti produttivi dismessi per creare nuove attività senza che queste possano rispondere a requisiti e criteri che solo una nuova progettazione dell’intero territorio ( che  può avvenire con l’adozione di un nuovo strumento urbanistico) può armonicamente stabilire. Crediamo che i nostri già miseri spazi verdi non possano ulteriormente essere ridotti per dar spazio ad insediamenti che, come avvenuto nei giardini pubblici, sono anche inguardabili dal punto di  vista estetico, per il pesante impatto che comportano sul contesto in cui sono inseriti. Ci chiediamo cosa ha a che fare quel mega-chiosco con una qualsiasi concezione di “bellezza”!

Aver voluto abbandonare il percorso del nuovo PUG, non aver voluto prendere in considerazione possibili spazi chiusi alla circolazione veicolare, non avere cura del verde, non mettere fine a varianti urbanistiche in zona agricola che modificano irrimediabilmente il nostro paesaggio senza avere una visione d’insieme dello sviluppo del territorio, non avere regole che tutelino le nostre evidenze architettoniche nelle campagne (muretti a secco, masserie, ville nobiliari ecc.) e nel centro abitato (tutela delle volte a stella, utilizzo di materiali e colori che si armonizzano col contesto), tutto questo non risponde certamente ad un’idea di bellezza alla quale vorremmo fare riferimento per fare della nostra Latiano un centro (così come auspicato dal sindaco Maiorano nelle sue dichiarazione programmatiche nell’ultimo consiglio comunale) che può essere annoverato tra i “Borghi d’Italia”. Se allora, nel governare la cosa pubblica, vogliamo veramente utilizzare il parametro della “bellezza” ci piacerebbe che si iniziasse a  rivedere i regolamenti a cui si faceva riferimento. Ci piacerebbe che si iniziasse da subito ad aprire un  confronto sulle scelte da perseguire per una nuova progettazione del nostro territorio. Chiediamo che, dopo i tanti proclami e le buone intenzioni sbandierate in campagna elettorale, si torni a fare politica, quella vera, tesa alla buona gestione della casa comune con una visione che vada oltre il contingente. Noi ci siamo. Anche se non presenti in consiglio comunale non smettiamo di pensare e siamo pronti al confronto con chiunque, come semplici cittadini che continuano ad avere a cuore le sorti della nostra comunità e del suo territorio.

Latiano, 2 gennaio 2021.

f.to Il gruppo degli Ecopacifisti”. 


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