"QUALE FUTURO PER LATIANO?
LETTERA APERTA A GABRIELE ARGENTIERI
Qualche mese fa ho annunciato la mia decisione di candidarmi a SINDACO di Latiano, dopo l'esperienza fatta da consigliere comunale prima e da assessore poi durante la Giunta guidata dal Sindaco De Giorgi.
In questi ultimi anni ho visto il nostro paese regredire sotto tutti i punti di vista, mentre accanto a noi tutti corrono, crescono, progrediscono. Noi, invece e purtroppo, siamo fermi. Immobili, quasi rassegnati.
È il motivo fondamentale della mia scelta. Sono in campo più che mai, convinto della mia decisione, convinto anche delle enormi potenzialità del nostro paese, e lo sono insieme a tanti amici, a tante donne e tanti uomini che vogliono dare una svolta radicale al quadro politico cittadino, per costruire una idea di governo contrapposta e alternativa a quella della Amministrazione comunale uscente, guidata dal Sindaco Maiorano, ma tenuta in piedi da un ribaltone che ha in Salvatore De Punzio il dominus indiscusso, e che ha tradito violentemente il voto dei cittadini latianesi.
Noi siamo e saremo alternativi a tutto questo, pur nel rispetto delle persone, nell'eleganza dei rapporti umani, nel riconoscimento dell'altro come avversario e mai come nemico.
C'è una persona, però, in quella compagine, che gode della mia stima politica oltre che umana, che gode della mia considerazione, e a alla quale oggi faccio un pubblico appello, per farsi promotore, insieme a me e accanto a me, di un vero e proprio ricambio generazionale della classe politica e dirigente di questo paese.
È al Presidente del consiglio comunale, Dott. GABRIELE ARGENTIERI, che mi rivolgo, per costruire insieme una trama intensa di relazioni.
Un NOI appunto.
Perché io credo che, con la forza di rompere gli schemi e di andare in mare aperto, si possono scrivere INSIEME le migliori pagine di cambiamento e di rinnovamento.
Sarà un viaggio. C'è una partenza. Soprattutto, c'è un approdo: una rigenerazione totale della classe dirigente di Latiano, un radicale e irreversibile cambio generazionale, un modo nuovo, appassionato e disinteressato di fare politica e di amministrare la cosa pubblica, mettendo al centro del nostro agire unicamente i cittadini, i giovani, le donne e gli uomini di Latiano finora sempre ai margini, i commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori, tanti professionisti. E non sempre i soliti noti, le solite famiglie che dominano il paese da decenni.
Questa campagna elettorale, caro Gabriele, la dobbiamo colmare di senso.
Vogliamo restare indietro, ancorati a vecchie logiche di potere, a tatticismi che hanno portato il nostro paese a un declino pressoché inarrestabile, o vogliamo finalmente costruire il futuro di Latiano?
Vogliamo continuare a gestire stancamente l'ordinario, o vogliamo finalmente avere una visione, una prospettiva di crescita e di sviluppo economico, sociale, culturale da lasciare in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti?
Io ho il sogno di un paese nettamente migliore, che non abbia nulla da invidiare ai paesi limitrofi, che inizi a correre, a crescere, che regali una speranza alle nuove generazioni. È il tempo di crederci davvero.
Sarebbe una rivoluzione. Gentile, garbata, elegante. Ma sempre di rivoluzione parleremmo.
Facciamola insieme. Un politico lo vedi dal coraggio....
f.to: Tommaso Cavallo
Candidato sindaco-città di Latiano".
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