Riceviamo e pubblichiamo:
"MOZIONE AI SENSI DELL’ART. 15 DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Oggetto: Azienda Speciale Istituto Caterina Scazzeri.
I sottoscritti Consiglieri Comunali Damiano Edmondo Caniglia e Claudio Ruggiero
espongono che
1) Con deliberazione n. 15 del 6.11.2016 il Consiglio Comunale di
Latiano, nel prendere atto delle difficoltà e della impossibilità che l’azienda potesse conseguire il proprio oggetto sociale (la tutela dell’anziano all’interno della residenza socio-sanitaria ), nonché di affrontare tutte le spese di gestione attestatesi in diverse centinaia di migliaia di euro, manifestava la volontà di procedere alla liquidazione dell’aziena speciale. Lo squilibrio finanziario e la carenze amministrative erano di entità tali che inducevano il direttore dell’azienda, giusta nota del 31.07.2014, a segnalare la impossibilità di proseguire oltre nella gestione dell’azienda pena l’aggravarsi, in maniera irreparabile, della situazione economico-finanziaria dell’azienda e soggiunto come, sempre per quanto recitato con la medesima nota, l’assistenza degli anziani risultava essere solo di base, scarsa e lontana da quegli interventi educativi, assistenziali e riabilitativi rispondenti al regolamento regionale n. 4/2007, veniva suggerito di avviare le procedure per indire gara per la gestione a titolo oneroso del servizio, prevedendo una anticipazione di canoni a copertura del debito;
2) Con deliberazione della Giunta Comunale n. 91/2015
l’amministrazione De Giorgi, nel prendere atto della situazione passiva e debitorea in cui versava l’azienda speciale, al fine di contenere l’aggravio di spese in danno del bilancio comunale, demandava al responsabile del settore servizi sociali la predisposizione di tutti gli atti amministrativi volti alla individuazione del contraente cui affidare in locazione l’immobile oggetto del servizio RSSA nonché dell’annesso centro diurno per anziani per un importo a base d’asta pari a 22.000 euro annui, con offerte in aumento;
3) La Giunta Municipale con deliberazione n. 35/2016 datata 11.03.2016 disponeva la sospensione della efficacia giuridica del deliberato n. 91/2015 al fine, fra gli altri, di avere contezza dei vai bilanci di esercizio succedutesi nel tempo e quindi di porre il Consiglio Comunale nelle condizioni di meglio decidere la sorte del Pio Istituto Caterina Scazzeri.
4) Nelle more amministrative veniva decisa non solo la messa in liquidazione dell’azienda speciale, con la conseguenziale nomina dell’organo di liquidazione, ma addirittura la chiusura della struttura così privando la comunità di una struttura socio-assistenziale pubblicata vocata alla tutela dei nostri anziani;
5) La giunta municipale, con atto deliberativo n. 144 dell’ottobre 2016, in attuazione del deliberato n. 15/2016 del Consiglio Comunale con cui si decideva di individuare un privato cui affidare la gestione della struttura al fine anche di garantire continuità occupazionale al personale dipendente, procedeva all’approvazione del capitolato speciale d’appalto e le condizioni da osservare per la individuazione del soggetto privato cui affidare la gestione della struttura. Il dirigente, con determina a contrarre n. 50/2016, incaricava la SUA della Proviuncia di Brindisi di provvedere agli adempimenti relativi alla indizione della gara;
6) Con deliberazione della Giunta Municipale n. 111 del luglio scorso l’amministrazione comunale, con una motivazione apodittica ed insoddisfacente quale l’addotta circostanza secondo la quale la “…messa in liquidazione richiede di interrompere qualunque attività stante che il perdurare dell’operatività oltre a produrre giornalmente debito, non consente l’inizio delle operazioni di liquidazione …” disponeva la revoca della delibera n. 144/2016 avente ad oggetto la messa in gara e la individuazione del soggetto privato cui affidare a titolo onerosio la gestione della struttura.
7) A distanza di mesi di tale decisione nulla ci è dato sapere in ordine alla destinazione futura della struttura e dell’annesso servizio
Tanto esposto i sottoscritti preoccupati dello stato di inerzia dell’amministrazione comunale dinanzi a tale complessa e delicata, chiedendo di essere notiziati prima del prossimo consiglio in via documentale sulle circostanze inerenti:
-l’avvenuta o meno predisposizione ed approvazione dei diversi bilanci preventivi e consuntivi a far data dall’esercizio sociale 2015 in poi, in uno alle relazioni dei preposti amministrativi;
-lo stato in cui versa la fase di liquidazione e quali attività risulta avere posto in essere l’organo di liquidazione;
-lo stato in cui versa la opera di ristrutturazione della intera struttura;
-lo stato in cui versa la richiesta della Regione Puglia di restituzione del finanziamento a fondo perduto concesso stante il grave inadempimento in cui risulta essee incorso il Comune di Latiano a far data dall’anno 2016.
Alla stregua di quanto innanzi si propone al
Consiglio Comunale
di approntare una soluzione amministrativa, mediante rituale atto di indirizzo, conforme
-alla legittima aspettativa della comunità latianese di vedersi restituita una struttura pubblica di natura socio-assistenziale vocata alla tutela dei nostri anziani e secondo standard di legge,
-alla tutela delle casse comunali ponendo in essere qualunque necessaria azione volta a scongiurare il dissesto finanziario ritenendo ingiustificato ed ingiustificabile il comportamento dilatorio tenuto dai diversi organi amministrativi deputati agli adempimenti statutari e di legge.
f.to: Claudio Ruggiero, Damiano Edmondo Caniglia".
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