Riceviamo e pubblichiamo:
"LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI E PUBBLICA ISTRUZIONE DOTT.SSA RIZZO.
Non siamo abituati ad entrare nelle polemiche che viaggiano sui social per parlare di cose che hanno una certa rilevanza dal punto di vista politico e amministrativo perché gli stessi social non permettono, in genere, di poter esprimere compiutamente un punto di vista. Vorremmo che si desse per scontato che la nostra critica non riguarda minimamente gli aspetti personali, e nemmeno la semplice disponibilità del nuovo assessore a parlare dei problemi. Quello che invece appare evidente è il fatto che, nonostante siano trascorsi sei mesi dall’insediamento di questa “nuova compagine amministrativa” , nel settore delle Politiche Sociali assistiamo solo a proclami di disponibilità, ma riscontriamo un vuoto totale nella programmazione e nel coordinamento delle attività e di tutte quelle azioni di intervento sociale che il l nostro territorio, con tutte le sue problematiche a volte scottanti, richiederebbe.
Assistiamo, invece, al proliferare di convegni e prese di posizione- sulla bontà delle quali avanzanziamo serie riserve-, ma niente di concreto rispetto a situazioni che presentano problematicità piuttosto serie. Per prima cosa, crediamo quantomeno inopportuno che una rappresentante di una istituzione pubblica ritenga di instaurare un rapporto esclusivo con una scuola privata per attività di “progettazione pedagogica innovativa”, come la stessa assessora ha affermato in un manifesto pubblico, venendo meno al ruolo istituzionale che ella ricopre. Inoltre, riteniamo del tutto fuorviante e fuori luogo il suo “appello” al ministro alla P.I., da poco comparso su facebook, affinché si rinvii l’inizio dell’anno scolastico ad ottobre a “causa dei cambiamenti climatici” (sic!) . Sembra più una boutade estiva che una proposta seria, che, se dovesse essere presa in considerazione, credo, dovrebbe avere ben altri canali e luoghi di discussione con i soggetti realmente interessati. Ben altri, invece, sono i problemi e le urgenze di cui soffrono le scuole a Latiano, il cui elenco è fin troppo corposo per non essere motivo di preoccupazione continua e di ricerca con tutte le parti politiche e sociali per individuare possibili soluzioni. Ricordiamo che, dal momento del suo insediamento, l ’Assessore non ha mai convocato ne’ la Consulta di riferimento ne’ la Commissione consiliare, anche con il solo scopo di condividere le problematiche sul tavolo. E che dire del fatto che non ha sentito la necessità di spendere nemmeno due parole sugli accadimenti che hanno fatto rimbalzare Latiano agli onori della cronaca per una triste vicenda di sfruttamento sessuale di minori? Su questa triste vicenda ha lucidamente scritto l’ex procuratore della Repubblica di Brindisi, G. Di Napoli, e su di essa ci sarebbe da fare una seria riflessione per chiederci come mai al proliferare di strutture che operano nel sociale, in accordo con i Servizi Sociali del Comune, non sempre corrisponde qualità di intervento e capacità di prevenzione rispetto a fenomeni di estremo degrado.
E’ forse lecito pensare che è proprio la incapacità a fungere da coordinamento , da indirizzo e da supporto da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali che rende spesso limitata al quotidiano l’azione dell’Ufficio dei Servizi Sociali e dei suoi operatori. Prendiamo atto, invece, del fatto che ben altra solerzia si è dimostrata da parte dell’intera amministrazione nel garantire una soluzione al problema di una sede confacente per i Carabinieri ( di per sé importante e giusta), ma niente si è mosso nella direzione della ricerca di risposte per le problematiche proprie dei minori a rischio, a cominciare da quella della dispersione scolastica per finire con i fenomeni di sfruttamento di ogni tipo.
Tutto ciò avviene peraltro in una fase nella quale ci si è “sollevati “ dalla gestione dell’Istituto C. Scazzeri, in fase di liquidazione, sulla cui questione, nel momento in cui fu deciso il trasferimento degli ospiti in altre strutture,qualcuno ebbe ad affermare che” finalmente gli anziani avevano trovato sistemazione adeguata!”
Allora gentile assessora, forse è il caso di chiudere la stagione delle dichiarazioni ad effetto per cominciare a parlare di cose serie. Di carne a cuocere ne abbiamo in abbondanza. Facciamo in modo che di Latiano non si riportino solo cronache di violenza sui minori e sulle donne . E facciamo in modo che le tante realtà del terzo settore che operano sul nostro territorio non siano considerati una anomalia ( come legittimamente può pensare qualcuno), ma un elemento propulsore di interventi di qualità sulle tante marginalità di cui forse non sempre conosciamo chiaramente i contorni.
f.to: I consiglieri comunali Ecopacifisti
Maria Paola Pizzi, Giovanni Calcagno".
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