Riceviamo e pubblichiamo:
"Al Sindaco di Latiano, Sua Sede
Al Sig, Presidente del Consiglio Comunale, Sua Sede
Al Sig. Segretario Generale, Sua sede
Oggetto: Mozione di sfiducia ex art 52 d.lgs n. 267/00
I sottoscritti Emilio Errico, Francesco Antonucci, Pasqua Bruno, Antonio De Giorgi, Paola Pizzi;
Giovanni Calcagno, Damiano Edmondo Caniglia; Claudio Ruggiero in qualità di Consiglieri
Comunali della Città di Latiano,
Visto
- L’art. 52 comma 2 del TUEL che così recita: “Il Sindaco, il Presidente della Provincia e le
rispettive Giunte cessano dalla carica in caso di approvazione di una mozione di sfiducia
votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti il consiglio. La
mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno due quinti dei consiglieri
assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco e il Presidente della Provincia, e viene messa
in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se
la mozione viene approvata, si procede allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un
commissario ai sensi dell’articolo 141”.
Premesso
- che in data 31 maggio e 1 giugno 2015 si tenevano le elezioni amministrative nel Comune di
Latiano per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione del nuovo Sindaco, con
ballottaggio svoltosi il 14 e 15 giugno;
- che nuovo Sindaco della Città veniva eletto Cosimo Maiorano, a capo di una coalizione
composta da quattro liste civiche: Insieme con Maiorano, Ecopacifisti a sinistra, Noi ci
siamo e Bene Comune, unico gruppo, quest’ultimo, a non ottenere rappresentanza in
Consiglio Comunale;
- che all’opposizione andavano a collocarsi: il PD e i Democratici e Riformisti, entrambi
rappresentati da due Consiglieri Comunali e le liste Ruggiero Sindaco e Cattolici e
Democratici per Latiano, rappresentate ciascuna da un Consigliere Comunale;
- che nel mese di dicembre u.s., il Sindaco dichiarava conclusa l'esperienza politica della
coalizione che aveva sostenuto la sua candidatura nel 2015 e lo stesso Sindaco, invece che
prendere atto del suo fallimento, scegliendo la strada democratica delle dimissioni, apriva un
giro di consultazioni con le forze di opposizione;
Considerato
- che disattendendo il patto politico-amministrativo stretto con i propri elettori in campagna
elettorale e con tutti i cittadini, il Sindaco ha dato vita ad una nuova maggioranza con il
sostegno di due consiglieri comunali eletti nelle fila dell’opposizione;
- che tale operazione politica ha provocato un diffuso malcontento in tutta la cittadinanza e
rischia di compromettere in modo grave e, ancora di più, la fiducia dei cittadini nella politica
e nelle istituzioni;
- che il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere passivo, solo per tutelare
egoisticamente la propria sopravvivenza, a tale manovra senza farsi complice di una così
grave lesione dei principi fondamentali della democrazia;
tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri Comunali, consapevoli della responsabilità
assunta nel 2015 a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti i cittadini latianesi
Chiedono
l'immediata convocazione del Consiglio Comunale, con l'inserimento nell'Ordine del Giorno del
Consiglio stesso della presente Mozione affinché venga discussa e deliberata, nei modi, nei tempi e
per le finalità previste dalla Legge e dal Regolamento Comunale.
Invitano i Consiglieri Comunali di maggioranza ad assumersi le proprie responsabilità votando
la sfiducia al Sindaco, al fine di recuperare l’autonomia decisionale nel rispetto del mandato
elettorale ricevuto oltre che della propria dignità.
f.to I Consiglieri Firmatari".
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LA VOCE DI LATIANO: diamo voce ai latianesi
