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sabato 18 marzo 2017

Il manifesto di Albanese, vicesindaco dimissionario

Riceviamo e pubblichiamo:

"Immagini che lasciano il segno

Sig. Sindaco,
ho ancora lucido il ricordo di lei che, nell’atrio di Palazzo Imperiali, orgoglioso della coalizione che
era riuscito a comporre, alzandosi in piedi con atteggiamento solenne, giurò fedeltà a quei cittadini
che stavano per eleggerla Sindaco di Latiano.
In ognuno di noi ci fu un sussulto di orgoglio per la scelta dell’uomo, del politico e di quel
candidato Sindaco che rappresentava la svolta della politica latianese e la centralità di quei valori in
cui tutti ci riconoscevamo.
Sono trascorsi meno di due anni da quel momento, un periodo in cui alcuni dei suoi sostenitori
hanno avuto per la prima volta l’occasione di familiarizzare con la politica, di innamorarsi della
Città e di ricoprire ruoli istituzionali che hanno permesso loro di conoscere la complessa macchina
amministrativa. Questo, però, è stato anche un periodo segnato dall’allontanamento dalla sua Giunta
di esponenti, legittimamente eletti e indicati dai cittadini, prima ancora che designati quali membri
dell’organo esecutivo.
Sig. Sindaco, avendo vissuto in prima persona questo doloroso distacco, in questi mesi di vacanza
istituzionale ho molto riflettuto e, da attento osservatore delle dinamiche politiche, ho maturato la
convinzione che quel momento solenne non sia stato altro che la classica “sceneggiata elettorale”.
Essere l’autore della formazione di una nuova compagine amministrativa diversa da quella che i
latianesi hanno votato e voluto non significa solo tradire la loro fiducia ma vuol dire rendersi
responsabile dello smarrimento dei nostri concittadini e della desertificazione della politica.
La fiducia è un valore prezioso che va custodito e salvaguardato e del quale proprio lei nella sua
qualità di primo cittadino avrebbe dovuto essere garante. Da uomo nuovo designato per il
cambiamento ha deciso di diventare, invece, uomo di “sistema”, deludendo migliaia di cittadini e
tutti coloro che, mettendoci la faccia, hanno voluto sostenerla e permetterle di occupare la
prestigiosa poltrona di Sindaco della nostra Città. Ho scelto di andare via dalla sua Giunta per le
motivazioni di natura amministrativa già espresse in precedenza, ma sono andato via anche perché,
nella mia lunga esperienza, ho maturato la convinzione che le dimissioni rappresentano l’atto più
nobile quando vengono meno le condizioni per poter adempiere degnamente e nel rispetto del
proprio elettorato al mandato da esso ricevuto.
Sig. Sindaco quando entrerà nella Massima Assise cittadina la invito a guardarsi intorno, osservi
quanto la circonda e vi sovrapponga la bellissima foto di quella manifestazione a Palazzo Imperiali.
Se non dovesse provare alcun imbarazzo le auguro buona fortuna, se invece le dovessero tornare in
mente le bellissime parole da lei pronunciate in quella circostanza abbia il coraggio di compiere
quel nobile gesto, darà così un significato più alto e vero alla politica.
f.to Cosimino Albanese".

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LA VOCE DI LATIANO: il blog dei latianesi