Il passaggio di consegne è avvenuto lo scorso 1 marzo.
La concessione ha carattere provvisorio, nelle more della definizione della procedura di gara, per l’affidamento del servizio e dell’intero immobile (anche l’ala la cui ristrutturazione è, ormai, in fase di completamento), indetta dal Comune di Latiano e gestita dalla stazione unica appaltante (SUA) della Provincia di Brindisi.
L’Amministrazione Comunale latianese è, così, riuscita ad interrompere la fallimentare esperienza dell’Azienda Speciale, dopo aver tentato, in ogni modo, di rilanciarne le sorti.
Grazie all’intervento della Fondazione Opera Beato Bartolo Longo, non solo non è stato chiuso lo storico Istituto, che si annovera tra le opere di carità volute e realizzate dal fondatore della nuova Pompei, ma ne è stato intrapreso il rilancio, contando sul grande bagaglio di esperienza, di professionalità e di umanità della nota onlus latianese attiva ormai da quarant’anni in ambito regionale.
Dallo scorso 1 marzo, dunque, l’attività dei commissari liquidatori dell’Azienda Speciale può finalmente entrare nel vivo.
Lo staff della Fondazione - con in testa il suo fondatore, don Franco Galiano, ed il direttore generale, avv. Alessandro Nocco - d’intesa con l’Ufficio Servizi Sociali del Comune, è già al lavoro per un riordino dell’Istituto “Caterina Scazzeri” e quindi per proiettare la storica residenza verso il futuro mediante una complessiva riqualificazione e l’estensione delle prestazioni ad una platea più ampia di cittadini anziani che versano in condizioni di fragilità e di disagio.
L’antico Istituto, restituito alla Città, potrebbe così concorrere a costruire quella “Latiano dei Servizi”, quella “Latiano Solidale” di cui sempre con maggiore insistenza si parla: speculare, per molti versi, alla Città Bartoliana, gemellata, di Pompei, con cui questa Amministrazione Comunale ha da subito ripreso e rilanciato i rapporti.
Comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale di Latiano".
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