"VERSO LE AMMINISTRATIVE 2015.
Il contenuto del comunicato stampa a firma dell’amico Giovanni Calcagno per il gruppo degli Ecopacifisti pubblicato sui vari mezzi di informazione il 16.12.2014, dà sicuramente la possibilità a tutti colori che sono indicati come candidati sindaco per la prossima tornata elettorale in vista del rinnovo del Consiglio Comunale nella nostra città, di manifestare il proprio pensiero, le proprie convinzioni e intenzioni. Preliminarmente ritengo di non condividere il titolo di apertura dato al comunicato: “Lo sconsolante quadro attuale”. Se allo stato attuale vi sono una pluralità di persone che offrono o a cui è stato chiesto con insistenza di offrire disponibilità, professionalità, competenza e umanità per impegnarsi ad amministrare il paese, allora dobbiamo ritenere di non trovarci affatto di fronte ad un quadro sconsolante bensì dinanzi ad una ricchezza che, sicuramente, genererà confronto, dialogo, elaborazioni di differenti idee e programmi preziosi per la nostra comunità. In tempi in cui la politica è screditata trovare chi regala la propria disponibilità per cercare di migliorare le condizione della comunità è una cosa bellissima. Necessita partire dal presupposto che le cose possono essere viste in una luce diversa da quella in cui le vedono i nostri occhi, perché questo ci obbliga a riconsiderarle e ad approfondirle. Ben vengano, pertanto, in questa fase, i contributi di più persone perché il fine della società civile è universale ed è quello che riguarda il bene comune, a cui tutti i cittadini hanno il diritto di contribuire con la propria capacità di progetto, orientata a favorire una convivenza sociale più libera e più giusta. Detto questo, mi corre l’obbligo di evidenziare come la mia persona si trova a rivestire il ruolo di potenziale candidato sindaco di Latiano. Sicuramente ciò non è scaturito dalla voglia di apparire, di accrescere la propria visibilità e a tal fine imporre a tutti i costi la propria candidatura. Come ho già avuto modo di informare i cittadini, in data 29.08.2014 si riuniva il direttivo del PD di Latiano e all’UNANIMITA’, deliberava testualmente: “di programmare una serie di incontri con i partiti e movimenti del centro sinistra esistenti in Latiano per verificare la possibilità di arrivare uniti alle elezioni amministrative; di individuare il candidato sindaco del PD nella persona dell’Avv. Cosimo Maiorano, figura di indiscussa appartenenza al centrosinistra, affermato e stimato professionista, persona di grande impegno civico, radicata sul territorio e che risponde alla necessità di cambiamento, utile a ridare impulso alla città di Latiano; la disponibilità a percorrere la strada delle primarie interne e/o di coalizione in caso di più canditati”. Il contenuto di tale delibera, non gradito al consigliere Antonio Gioiello, unico rappresentante del PD in consiglio comunale, ha determinato il commissariamento del circolo del PD di Latiano. MISTERI DELLA BASSA politica !!! Tale consigliere, trionfante del risultato conquistato, è rimasto “possessore” del logo del PD del circolo di Latiano, mentre tutti i membri del direttivo commissariato e tanti tesserati si sono stretti intorno alla mia persona invitandomi a continuare il percorso politico intrapreso. Nelle more, Gioiello, ha portato il logo del PD a sostenere il candidato sindaco De Giorgi, mentre in consiglio comunale, ad oggi, si dichiara essere all’opposizione della medesima amministrazione presieduta dallo stesso De Giorgi. Di contro, i consiglieri comunali Gabriele Argentieri, Mauro Vitale, tutti i dissidenti del circolo del PD commissariato, alcuni movimenti politici presenti sul territorio e numerosi amici della società civile, mi hanno chiesto di essere il loro candidato per offrire alla comunità di Latiano un progetto politico differente. Come correttamente evidenziato dall’amico Giovanni Calcagno, in questi ultimi mesi si sono susseguiti una pluralità di incontri tra i movimenti del fronte democratico e progressista per cercare di fare sintesi, di superare eventuali divisioni e quindi per verificare la possibilità di arrivare con un unico candidato sindaco dell’area di centro sinistra in contrapposizione all’attuale maggioranza e a quello espressione della destra. In uno di tali incontri, io manifestai apertamente, in modo chiaro ed univoco, la mia incondizionata disponibilità a celebrare le primarie, proprio nella convinzione che l’individuazione del candidato sindaco – ruolo bellissimo ma difficile in una città che andrebbe rivoltata come un calzino – non deve essere espressione di un’ambizione personale ma il frutto della volontà popolare. L’altro candidato presente, Claudio Ruggiero e gli amici e lui vicino dichiararono, altrettanto chiaramente, di non essere interessati a questa ipotesi. Eppure le primarie non dovrebbero costituire un problema; sono infatti un utilissimo strumento democratico di selezione e sono necessarie per aprirsi alla società e recepirne i segnali di gradimento, di vicinanza e di condivisione della propria offerta politica. La selezione e la scrematura la fa il cittadino allorquando esprime democraticamente e liberamente il suo voto nel seggio delle primarie. Per quanto mi riguarda, dal che mi è stato chiesto di offrire la mia esperienza umana, professionale e questa volta anche politica, al servizio della città, ribadisco pubblicamente la mia disponibilità ad affrontare le primarie, se questo può servire a creare una sola e grande coalizione di persone che abbiano la finalità di essere alternative sia rispetto all’attuale Amministrazione sia rispetto alla destra e che abbiano come riferimento i seguenti valori: impegnarsi in politica ossequiando i principi di trasparenza di imparzialità previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione; essere dalla parte di chi ha meno, di chi è in ginocchio e vuole rialzarsi, di chi chiede dignità nel lavoro e nella giusta retribuzione, di chi chiede equità nella qualità della vita e nella ripartizione delle risorse; spendersi per la tutela dell’ambiente e per la salute come beni pubblici primari costituzionalmente garantiti; avere un’avversione istintiva per l’ingiustizia e lo sfruttamento, un’affinità elettiva con la democrazia diretta; considerare la libertà d’espressione, nell’arte, nella ricerca, nella cultura, l’architrave di qualsiasi sistema che aspiri a equità e giustizia per le persone, non importa quale sia il loro credo, la loro provenienza sociale, il loro genere. Questi sono alcuni dei valori cha appartengono o quantomeno dovrebbero appartenere a tutti coloro che ritengono di militare nell’area democratica e progressista della quale io faccio parte. Dichiaro altresì di condividere integralmente le priorità etiche, politiche e programmatiche che Gianni Calcagno ha enucleato nel suo ultimo comunicato anche perché corrispondono quasi totalmente al contenuto del mio programma elettorale in fase di elaborazione.
Latiano lì, 18.12.2014
f.to Mino Maiorano".
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