Riceviamo e pubblichiamo:
"Comunicato politico del 07-04-2014 – La strada verso una nuova era nella politica locale
Non è il simbolo di un partito che fa grandi gli uomini, ma sono proprio questi ultimi a far diventare grande ed importante un simbolo e quindi un partito. Il simbolo può rappresentare graficamente provenienza, ideali, elettori oppure obiettivi da raggiungere. E’ capace di tenere unito con la forza dei contenuti un gruppo di persone, pronte a lottare per preservare i valori in cui credono e si rispecchiano. Quando questo simbolo si svuota, anche di una sola parte dei suoi contenuti essenziali, comincia a perdere la sua forza e la sua attendibilità, seguendo la strada del declino poiché diviene, agli occhi degli elettori e non solo, modello di un fallimento non solo politico ma anche morale. Abbiamo deciso, per chi fosse rimasto con questo dubbio, di ripartire proponendo Il nostro vecchio e grande simbolo che in passato ha rappresentato i più elevati ideali della tradizione socialista, portati avanti nel tempo da grandi personaggi politici che hanno lottato tutta la loro vita per la libertà, la democrazia, il lavoro, i diritti da diffondere e difendere ad ogni costo, per tutelare la dignità dell’essere umano. Attorno a questo simbolo, tutti noi intendiamo costruire un ambiente politico integro e favorevole, assieme a coloro che sono pronti a combattere per la difesa di questi valori fondamentali. La politica è sì una scienza astratta, ma è un grande contenitore di valori importanti, sui quali costruire modelli di società e “popoli”. La politica quindi, pur partendo da concetti astratti, arriva a interagire con ogni aspetto della vita umana e del mondo, tracciando pensieri politici che si trasformano in scelte e successivamente in azioni. I silenzi e la mancanza d’interazione non possono essere dunque definiti politica.
Dopo mesi durante i quali abbiamo assistito a lunghi periodi di silenzio (a parte qualche movimento che ha lanciato diversi sassi nello stagno), finalmente la situazione politica latianese comincia a dare qualche lieve segno di risveglio e questo non può che darci ragione su quanto pubblicato in precedenza. L’aumento del numero di interazioni politiche tende a crescere, a dimostrazione che c’è comunque interesse a ricucire lo strappo con l’elettorato. L’obiettivo concreto da raggiungere, deve essere esclusivamente quello di ricominciare a fare politica vera, quella fatta tra la gente e per la gente. Sappiamo bene che la strada è molto lunga ma nessuna impresa può essere definita impossibile.
Alcuni esponenti locali, costretti da una situazione insopportabile e forse spinti ulteriormente a reagire dalle nostre precedenti riflessioni aperte, hanno deciso di dare un segnale forte al proprio partito e ai propri elettori, autosospendendosi e diventando di fatto liberi ed indipendenti, uscendo a testa alta da una situazione senza via d’uscita. Un partito che non ascolta i propri eletti, non può definirsi rispettoso né degli eletti né degli elettori. Un gesto politico molto rilevante che può anche essere interpretato come segno di forza interiore, di lealtà verso l’elettorato e di volontà di cambiamento. Non aggiungiamo alcuna malevolenza al riguardo e qualunque sia la futura destinazione politica degli auto-sospesi, possiamo affermare che essa è stata una buona decisione, a dimostrazione del fatto che quando si vuole, si possono cambiare alcune delle situazioni insoddisfacenti. Ovviamente osserveremo con attenzione gli sviluppi. Tutti noi della politica locale dovremmo essere preoccupati di fare introspezione per esaminare il nostro operato, l’impegno, e i nostri sforzi atti a migliorare. Una vera e propria auto-critica ed auto-verifica, per valutare il valore reale del nostro apporto, se all’altezza della situazione. L’elettore per noi è sacro, come la democrazia, come il bene collettivo, come lo Stato e le Sue Istituzioni. Noi non siamo altro che portavoce dei nostri stessi cittadini, delegati per discutere e risolvere i problemi di tutti.
Ora quindi si affrontino in maniera aperta e costruttiva i problemi della città che sono tanti, e si apra discussione sugli argomenti di interesse generale. Dobbiamo prepararci per affrontare l’inizio di una nuova era politica, fatta di maggioranze forti, di opposizioni altrettanto efficaci e reattive e soprattutto di programmi ampiamente discussi, condivisi e portati avanti nell’interesse di tutti.
f.to: Cristian Parabita - Psi Latiano".
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