Riceviamo e pubblichiamo:
"LA VICENDA DEL “CATERINA SCAZZERI” E LA DECADENZA DELLA POLITICA A LATIANO
Negli ultimi mesi, come è noto, sono emerse notevoli irregolarità relative alla situazione finanziaria dell’Istituto “C. Scazzeri” di Latiano. A fronte degli elementi evidenziati dal lavoro del Revisore dei conti e, successivamente, dalle prime relazioni dei due commissari nominati dall’A.C. per la verifica di tale situazione, da parte della stessa Amministrazione Comunale non vi è stata nessuna comunicazione ufficiale tesa a spiegare con chiarezza la realtà dei fatti, in particolare quelli relativi all’operato del Direttore dell’Azienda Speciale. Inoltre, ai cittadini di Latiano, non è dato sapere cosa pensa questa maggioranza delle dimissioni dell’assessore ai Servizi Sociali determinatasi dal fatto di non essere stata supportata nel lavoro di ricerca di chiarezza in merito a quanto è avvenuto nel “C. Scazzeri”.
I fatti emersi ci sono sembrati gravi fin dall’inizio: nel “C. Scazzeri” si è sperperato denaro pubblico a danno della stessa Azienda, degli anziani ospiti e dell’intera comunità latianese, e le conseguenze di tutto ciò saranno a carico del Bilancio Comunale.
Noi responsabilmente, abbiamo cercato il confronto con la maggioranza, chiedendo di affrontare assieme l’intera problematica, ma non abbiamo avuto risposte. Per questa ragione, oltre che per ragioni di autotutela, responsabilmente, abbiamo ritenuto, assieme ad altri consiglieri comunali, di depositare tutti gli atti a nostra disposizione presso la Procura della Repubblica di Brindisi. Noi non vogliamo che la magistratura si sostituisca alla politica, ma è grave il fatto che la politica si chiuda in se stessa evitando il confronto pubblico e chiudendo gli spazi di partecipazione democratica. Crediamo che debba essere un dovere di qualsiasi cittadino, oltre che dei consiglieri comunali, denunciare uno stato di cose che gli stessi organi nominati dall’Amministrazione Comunale hanno messo in evidenza. Nel chiedere chiarezza non siamo spinti da alcun interesse di parte e agiamo solo allo scopo di tutelare la dignità delle istituzioni e gli interessi della collettività.
Il gruppo degli ECOPACIFISTI-A SINISTRA".
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