"Le recenti critiche sono forme di politica senza contenuti
Latiano da molto tempo vive la sua fase di stallo politico, almeno così pare. Non si può negare, tuttavia, che le critiche (post, manifesti, brevi editoriali) stiano divenendo gratuite. Di quella facilità tipica del nostro periodo. Alle critiche devono seguire proposte sane e concrete. Molto semplice parlare per luoghi comuni, senza un briciolo di conoscenza circa gli argomenti tradotti in vuota polemica. La politica non è polemica. Criticare significa costruire un pensiero diverso, facendo prevalere la propria idea.
A ciò si aggiunga l’esempio che, involontariamente, si ripercuote su noi giovani e sui giovani di domani. Insomma che sia chiaro per tutti: la storia ci chiederà il conto. Dobbiamo essere all’altezza di ciò che diciamo, senza mirare solo ed esclusivamente a quei pochi giorni di campagna elettorale, che portano ad elezioni inaspettate di chi si candida per riempire la lista, ma è avulso da ogni logica giuridica, economica e, soprattutto, sociale, che richiede un minimo di preparazione, finalizzata a governare una piccola comunità come la nostra.
Ciò che servirebbe meno al nostro paese, oggi, sarebbero proprio delle elezioni. Il primo motivo è legato ai costi soliti dovuti all’allestimento dei seggi, al pagamento degli straordinari per il personale di vigilanza e via dicendo.
Secondo motivo, non ce lo nascondiamo, è che non siamo pronti politicamente. Sarebbe intellettualmente onesto ammetterlo senza mezzi termini. Da anni si effettua un vero e proprio “arrivismo” politico. Cosa intendo? Nasce un partito e in massa le solite schiere di “noti” vi giungono tra le sue fila senza sapere il perché… Forse il simbolo nuovo, il volto del nuovo segretario… Si sbanda senza coerenza e senza idee. Pertanto un partito andrebbe organizzato da subito per mirare alle elezioni, che si avranno da qui ai prossimi due, tre anni, ma con criterio e conoscenze circa il peso di ogni singola parola che si utilizzerà di fronte alla comunità. Sono sotto gli occhi di tutti gli inasprimenti delle tasse, legati ai vari momenti di commissariamento del paese.
Veniamo al motivo più serio. Ad oggi ci sono delle opportunità da valorizzare obbligatoriamente (es. il microcredito d’impresa della Regione Puglia, che è il vero salva imprese dedicato ai piccoli imprenditori. I futuri ecoincentivi per la rivalutazione degli immobili), che non vengono colte, forse a causa di un’eccessiva ambizione di apparire in foto e profili “istituzionali”.
Latiano è al collasso sotto questo punto di vista. Pensare ai nostri prodotti tipici per eccellenza, vino e olio, e non avere un minimo di ambizione o di incoraggiamento da parte delle istituzioni nel creare un consorzio per riuscire nell’intento di “piazzare” il nostro prodotto sul mercato e farlo conoscere nei grandi ipermercati limitrofi. Tanti avranno notato come gli ipermercati siano pieni di prodotti tipici.
Pensare agli ecoincentivi del nostro attuale Governo dovrebbe riportare automaticamente all’idea di creare una rete dei nostri piccoli imprenditori (edilizia, impianti termo-idraulici, di sanificazione ambienti ecc.) sotto la guida di professionisti validi (ingegneri, giuristi d’impresa ecc.), per riqualificare l’edilizia popolare, gli edifici scolastici.
Altro aspetto fondamentale, in tempi di chiusure e riordini ospedalieri, sarebbe quello di impegnarsi in uno studio di fattibilità da sottoporre all’approvazione della Regione Puglia, per partecipare al bando annuale per il potenziamento delle risorse economiche, attribuite alla Protezione Civile. Sarebbe un aiuto straordinario a coloro che spendono il loro tempo, per salvare le nostre vite presso la stazione comunale del 118.
Senza tralasciare, ormai sono anni che peggiora la situazione, le nostre strade e i nostri marciapiedi al di fuori da ogni più rosea immaginazione di sviluppo sostenibile delle infrastrutture. Sarebbe bello pensare per un attimo a dei marciapiedi senza barriere architettoniche, con qualche scivolo in più e qualche palo della luce in meno, piantato al centro del loro piano di calpestio.
Solo così potremo non essere più il fanalino di coda della provincia. Solo così si possono sbloccare gli ingranaggi dello sviluppo e rendere la nostra comunità più apprezzabile.
F.to: Pierpaolo Volpe".
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