"Alla cortese attenzione dell’Assessore alla politiche del territorio dott.ssa Angela Barbanente.
Gentilissima assessore,
come probabilmente ricorderà, il comune di Latiano (BR), ha avviato le procedure per dotarsi del nuovo strumento urbanistico (PUG), ma nell’attesa del loro completamento (siamo ancora nella fase dell’approvazione del Documento Preliminare e Programmatico), assistiamo alla corsa alle lottizzazioni in attuazione delle previsioni del Programma di Fabbricazione risalente agli inizi degli anni ’70.
E’ al vaglio dell’Amministrazione Comunale una lottizzazione di una zona a ville con la volontà di approvarla con un atto di Giunta senza il passaggio in Consiglio Comunale, per un confronto e approfondimento, nonostante la richiesta formale supportata da tutti i consiglieri di opposizione. Intanto ci giunge voce che altre lottizzazioni sono pronte per essere presentate, tutte quelle previste dal P.d.F. vigente.
Il tentativo dei lottizzanti, dopo trentacinque anni di immobilismo, è di non rinunziare alle potenziali rendite fondiarie che derivano dalle previsioni di uno strumento datato; rendite che, con molta probabilità, non saranno confermate con l’attuazione del PUG. Gli effetti diretti e indiretti di questi tentativi non possono che essere nefasti per la nostra comunità sia per le trasformazioni che producono, in quanto non sono aderenti alle reali necessità del paese (in progressivo decremento demografico e con la presenza diffusa di immobili non utilizzati) sia perché svuotano il PUG delle sue potenzialità di riqualificazione urbana e territoriale.
In questo quadro riponiamo fiducia nelle procedure di VAS (Valutazione ambientale strategica) che prevedono intanto una verifica di assoggettabilità e poi l’opportunità, a seguito di valutazione dell’Autorità competente, di sottoporre o meno i piani di lottizzazione a VAS; ma temiamo anche che, nelle maglie larghe delle norme di riferimento, vengano considerati solo gli effetti ambientali relativi al singolo Piano di Lottizzazione escludendo gli effetti cumulativi che deriverebbero dall’attuazione di tutte le previsioni di espansione di uno strumento che non è stato, ovviamente, sottoposto a VAS, aggravando una situazione di scarsa qualità urbana.
Ci chiediamo, dunque, fatte salve le procedure rispondenti alla normativa, se sia plausibile che nel caso specifico non siano da sottoporre a VAS degli strumenti che siano attuativi di uno strumento più “generale” che non è stato mai sottoposto a VAS e che non è aderente alle esigenze del nostro territorio ed agli obiettivi dei piani e programmi sovraordinati.
Latiano 20 giugno 2013
Il consigliere comunale del gruppo degli “Ecopacifisti”
Giovanni Calcagno".
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