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giovedì 7 febbraio 2013
On. Vico (Pd): contraffazione, mercato sommerso e illegale che danneggia lo Stato
Riceviamo e pubblichiamo:
"NOTA STAMPA
Relazione della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulla contraffazione
Il vice presidente on. Ludovico Vico “mercato sommerso e illegale che danneggia Stato, mercato e consumatori”.
La frontiera italiana e' costantemente monitorata dalla Guardia di Finanza che nel solo 2012 ha sequestrato oltre 105 milioni di prodotti contraffatti e pericolosi. Un fenomeno che crea danni all ’ erario, ai consumatori finali e al sistema economico-produttivo legale che oltre alla perdita di immagine e credibilit à vede ridurre i numeri delle vendite e del suo fatturato.
E ’ un passaggio dell'intervento dell ’ on. Ludovico Vico, vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione e la pirateria commerciale, al convegno di presentazione della relazione finale della Commissione d'inchiesta, tenutosi ieri a Roma nella sede del Comando Generale della Guardia di Finanza.
All'appuntamento erano presenti il presidente della Commissione Parlamentare d'inchiesta Giovanni Fava, il generale Saverio Capolupo, comandante generale della Guardia di Finanza e Loredana Gulino del MISE.
La contraffazione alimenta un sistema produttivo illegale, parallelo, procura profitti illeciti che ricicla nell ’ economia legale o sempre pi ù spesso per finanziare attivit à delinquenziali – dice Vico – per questo occorre una azione di contrasto affidata ad una intelligence dedicata ed è urgente una convergente iniziativa dell ’ Unione Europea alle frontiere doganali, portuali, aeroportuali e terrestri per la tracciabilit à di merci e prodotti.
Un tema che pi ù volte affrontato nell ’ ambito della Commissione d’inchiesta parlamentare ora sfocia in una agenda di interventi impellenti che servono per preservare il mercato ma anche la salute pubblica.
Avevamo denunciato con forza – afferma l ’ on. Ludovico Vico – la nuova frontiera della contraffazione che nel solo 2012 dopo aver invaso il mercato dell ’ abbigliamento e della moda (23 milioni di prodotti sequestrati - ndr), dei giocattoli e dei cosmetici (21,5 milioni), dell ’ high-tech (22 milioni) dei casalinghi, scolastici e componentistica (38milioni), e' approdata pericolosamente anche nel settore dei farmaci dove le garanzie di sicurezza e salute dovrebbero essere pi ù alte.
La stima di ingresso illegale diffusa ieri è ingente: 700milioni di prodotti per un valore che oscilla tra i 7 e i 10 miliardi di euro.
Un fenomeno di proporzioni mondiali se si considera, inoltre, che la Direzione Investigativa Antimafia e la Procura Nazionale Antimafia definiscono il mercato internazionale dei prodotti contraffatti "una vera e propria “ nuova frontiera ” delle attivit à illecite, con sodalizi di matrice mafiosa tra il livello nazionale e quello straniero capaci di creare con complicita' di clan mafiosi e camorristi e tramite il controllo delle imprese commerciali, operato per mezzo della mimetizzazione in attivit à imprenditoriali in Italia e in molteplici paesi stranieri ( Europa occidentale, Usa, Brasile, Canada e Australia) una articolata rete economica e finanziaria.
Economia sommersa e illegale, controllata nel paese da organizzazioni criminali e che sottrae all'economia legale parte dei proventi dell'industria del falso che finiscono in altri paesi come ad esempio la Cina.
I canali finanziari prescelti sono quelli dei Money Tansfer: circuito alternativo alle banche, pi ù costoso ma per questo non soggetto ai presidi di controllo antiriciclaggio e di origine dei fondi, che consente di trasferire danaro contante in tutte le parti del mondo.
Nell'ultimo triennio, in Italia , operano 16mila sportelli Money transfert di gran lunga superiore alla intera rete delle Poste Italiane che contano 14mila agenzie - ha spiegato l'onorevole Vico - e secondo le stime fornite alla Commissione parlamentare , le rimesse convogliate dall ’ Italia verso l ’ estero (prevalentemente Cina ) attraverso il sistema Money T. hanno raggiunto nel 2009, l’ammontare di 5,3 miliardi di euro.
Un triste primato che vede l’Italia, tra i paesi europei, seconda solo alla Spagna".
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