Riceviamo e pubblichiamo:
"IdV chiede spiegazioni sul blocco al Polo universitario di Brindisi
L’Italia dei Valori brindisina esprime forti perplessità e chiede delucidazioni sulla situazione del Polo Universitario di Brindisi che, da ambito punto di riferimento per le professioni sanitarie non mediche, sarebbe oggi ad alto rischio chiusura.
Già negli anni scorsi, l'IdV aveva fortemente sostenuto l’utilità di un polo universitario in loco, richiamando più volte l’attenzione degli organi istituzionali provinciali e regionali su un programma che disponeva di tutte le condizioni perché fosse realizzato entro breve tempo.
A nostro avviso, molteplici sarebbero i vantaggi che ne deriverebbero: più opportunità formative ai giovani nati nella provincia e una migliore prestazione sanitaria ai pazienti, anche alla luce della prevista "clinicizzazione" di alcune Unità Operative, con conseguente direzione dei reparti da parte di Docenti Universitari e il prezioso apporto di ricercatori universitari.
La facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bari, a fronte di una già definita garanzia finanziaria, si era impegnata ad allocare docenti per l'attività didattica da espletarsi nella sede di Brindisi, con particolare riferimento al mantenimento dei corsi di infermieristica e di fisioterapia.
Non si riesce a comprendere come mai si sarebbe deciso di non portare avanti il programma, considerando che, sino ad un recentissimo passato, Brindisi ha rappresentato un eccellente punto di formazione in campo medico grazie all'organizzazione di numerosi corsi regionali per Infermieri professionali, per la fisiokinesiterapia, per i tecnici di laboratorio e per i tecnici radiologi. Oggi, invece, sarebbe a rischio anche il corso universitario di fisioterapia, e questa è una mancanza che non può passare inosservata.
L’Italia dei Valori brindisina chiede, pertanto, agli organi di competenza di fornire gli opportuni chiarimenti sulla questione, penalizzante ed incresciosa per l’intero territorio provinciale".
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