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giovedì 12 luglio 2012

Azienda Speciale "Scazzeri": interviene Ada Spina

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato, gentilmente inviato dalla Sig.ra Irene Catanzaro:

"A proposito del “C. Scazzeri”, parla il Presidente del CdA Ada Spina

Da alcuni giorni il Pio Istituto “Caterina Scazzeri” è al centro di una campagna di stampa enfatica ed eccessiva circa lo stato della RSSA, della quale si enuncia il “degrado”.  In merito, con imprecisione e dilettantismo, alcuni organi di stampa riportano notizie inesatte, a volte distorte o completamente false, ma che contribuiscono a determinare nella pubblica opinione una visione assolutamente diversa  della realtà e al tempo stesso producono un offuscamento dell’immagine dell’Istituto.
Non di secondaria importanza è il ruolo di quanti, attraverso la rete virtuale (Facebook e consimili) o la stampa on line, cercano di cogliere l’occasione buona per indirizzare, con una campagna significativamente mistificatoria, i propri rancori verso l’Amministrazione Comunale e verso il Consiglio di Amministrazione (va ricordato che i componenti del CdA prestano la loro azione gratuitamente).
Secondo il vocabolario comune della lingua italiana il significato della parola “degrado” è deterioramento, decadimento, desolazione, stato di abiezione, stato di abbandono.
Parlare di degrado dell’Istituto è assolutamente fuori luogo: gli ospiti, prevalentemente disabili, in età avanzata e affetti da malattie croniche, spesso non in grado di intendere, sono assistiti in maniera adeguata e puntuale.
Nessun familiare degli ospiti ha potuto constatare una tale condizione, bensì è a tutti noto che gli ospiti, qualunque sia la loro condizione fisica, economica o sociale, vengono assistiti amorevolmente, vivono in condizioni igieniche di alto profilo, il cibo offerto agli anziani è di prima qualità.
In questa struttura sino alla scorsa settimana erano presenti 15 ospiti. Oggi sono 16. La struttura ha subito una considerevole riduzione di ospiti quando la gestione (non è mai stata privata) è tornata ad essere del Comune che ha deciso di istituire una Azienda Speciale per l’erogazione dei servizi socio assistenziali. Essa, infatti, era gestita da un’impresa sociale privata.
Successivamente alla costituzione dell’Azienda Speciale e alla nomina del Consiglio di Amministrazione, è stata la stabilizzazione del personale precario, la predisposizione, la emanazione dei bandi per i profili professionali necessari per una RSSA, con l’urgenza di assicurare i necessari servizi agli ospiti, non chiudere la struttura e non riaffidarli alle famiglie, con tutte le problematiche conseguenti. Sono poi intervenute le dimissioni del Presidente dell’Azienda Speciale e l’individuazione del nuovo Presidente.
Il 2 febbraio 2012 il Sindaco, con proprio decreto, ha nominato il nuovo Presidente, restituendo piena funzionalità e autonomia all’organismo di gestione. Nel giro del primo mese di attività, precisamente l’8 marzo 2012, la Regione Puglia ha autorizzato la struttura al funzionamento, secondo le prescrizioni del Regolamento Regionale.
Il CdA ha poi provveduto, prendendo atto della situazione di fatto, a nominare il Coordinatore Sanitario, a riconvertire parte del personale, trasformando le mansioni di due ausiliari ed internalizzando alcuni servizi con notevoli economie, quali la lavanderia e la mensa (non solo interna ma anche fornita ad alcuni bisognosi esterni), ha assunto il responsabile della gestione amministrativa da affiancare al Direttore, ha perfezionato e approvato le graduatorie per i nuovi profili, a partire dagli infermieri professionali, per proseguire con gli OSS e le altre figure previste dal Regolamento Regionale. Qualche giorno fa si è proceduto all’assunzione di 1 infermiere professionale e 2 OSS.
Ora il Cda sta programmando il futuro dell’Azienda. Tra gli obiettivi più importanti vi è quello dell’ampliamento della struttura, i cui lavori sono già stati appaltati, l’apertura delle porte ai cittadini e alla scuola con un bellissimo progetto che ha coinvolto i bambini, i loro nonni e gli anziani ospiti del C. Scazzeri, l’apertura ed il funzionamento del Centro Diurno per Anziani, la richiesta alla Giunta Comunale di individuare nuovi servizi da affidare in house, il raggiungimento di una dimensione economico – finanziaria direttamente legata al numero di ospiti, che proietterebbe l’Istituto in una dimensione ottimale dal punto di vista gestionale e finanziaria.
In questa fase estremamente delicata, pertanto, il CdA considera estremamente dannoso il tentativo di colpire l’immagine della struttura, determinando una campagna denigratoria che potrebbe produrre effetti disastrosi sul futuro dell’Azienda. Pertanto, di fronte a tale tentativo, il CdA ritiene prioritaria un’azione di chiarezza stabilendo di avviare una campagna di informazione e di dialogo con i cittadini attraverso iniziative che saranno comunicate tempestivamente.
Il CdA valuta che occorre ristabilire un clima di corretto rapporto con la verità, ricordando che ciò che si rischia di mettere in discussione, in caso di regresso della struttura, sono i diritti degli attuali ospiti e le possibilità di nuove ospitalità; inoltre, valuta che questa situazione sta già producendo effetti negativi nella prosecuzione del dialogo, già avviato da tempo, con gli Ambiti Territoriali Sociali e con la stessa ASL di Brindisi, stabilendo che ogni ulteriore azione che possa apportare ulteriori danni all’immagine della struttura, da qualsiasi parte provenga, sarà contrastata in ogni sede, non esclusa quella giudiziaria.
F.to: Ada Spina".
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